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Cos’è la peritonite: cause, sintomi e conseguenze

La peritonite è un’infiammazione del peritoneo, ovvero la membrana che riveste la cavità addominale e pelvica al loro interno. 

La peritonite è un’infiammazione del peritoneo, ovvero la membrana che riveste la cavità addominale e pelvica al loro interno. 

Cos’è la peritonite?

La peritonite è un’infiammazione del peritoneo, ovvero la membrana che riveste la cavità addominale e pelvica al loro interno. Il rivestimento esterno del peritoneo viene chiamato peritoneo parietale. Invece, quello che “avvolge” gli organi è detto peritoneo viscerale.

Il peritoneo può infiammarsi per varie ragioni; tendenzialmente a causa di infezioni, danni fisici o malattie preesistenti. Una causa particolarmente comune di peritonite è la cosiddetta dialisi peritoneale: si tratta di un trattamento particolare per l’insufficienza renale, che mira ad eliminare i prodotti “di scarto” presenti nel sangue, dato che i reni non ne sono in grado (Szeto & Li, 2019).

La peritonite richiede attenzione medica immediata e tempestive, poiché potenzialmente pericolosa. Se non trattata, infatti, può causare infezioni che possono potenzialmente diffondersi al resto del corpo.

Tipologie di peritonite

Come accennato, esistono diversi tipi di peritonite, a seconda delle cause che la scatenano.

Normalmente, distinguiamo in:

  • Peritonite primitiva. Viene anche chiamata peritonite spontanea, e si verifica quando il peritoneo si infiamma senza che, tuttavia, sia presente un’infezione riscontrabile in altre zone dell’organismo. Si tratta di una condizione relativamente rara, ed è più comune nelle persone che soffrono di malattie preesistenti, ad esempio la cirrosi (Huang et al., 2022).
  • Peritonite secondaria. Si verifica invece a seguito della diffusione di batteri nel peritoneo a seguito della rottura di un organo, oppure la diffusione di un’infezione evidente in altre zone dell’addome. È la “tipica” peritonite che, ad esempio, rischia di avvenire dopo un attacco di appendicite, a seguito della perforazione dell’appendice. 

Differenze e confronto con l’appendicite

Per comprendere quali sono le differenze tra peritonite e appendicite, dobbiamo chiarire cosa sia esattamente quest’ultima.

L’appendice è un piccolo segmento dell’intestino crasso che non svolge funzioni specifiche nell’organismo. Può capitare che, a seguito di infezioni o, più frequentemente, dell’accumulo di materiale fecale, l’appendice si ostruisca. Con l’accumulo progressivo di batteri all’interno della stessa, il sistema immunitario reagisce dando il via all’infiammazione, che causa disagio e dolore: l’appendicite, appunto.

Poiché la diagnosi di appendicite può risultare tardiva – spesso viene confusa per “comune” mal di pancia, oppure i sintomi risultano estremamente lievi fino a quando non è prossima alla perforazione -, quest’ultima può evolvere in peritonite. Ovvero: l’appendice si perfora, e il peritoneo si infiamma. Anche in questi casi, è necessario tempestivo intervento medico per evitare complicazioni potenzialmente molto gravi per la salute.

Mortalità

Non è semplice constatare con esattezza quale sia la mortalità della peritonite, poiché quest’ultima è fortemente legata alla gravità della condizione e alla tempestività del trattamento. 

Tendenzialmente, la mortalità si attesta intorno al 10% (Zappella et al., 2022), ed è per questo necessario trattarla in maniera adeguata e soprattutto tempestiva, per evitare sfoci in ulteriori complicanze potenzialmente letali.

Cause della peritonite

Come accennavamo, la peritonite nella maggior parte dei casi è dovuta alla rottura o perforazione di organi presenti nell’addome, che causano la fuoriuscita di batteri i quali vanno poi ad infiammare il peritoneo.

La rottura degli organi può, a sua volta, avvenire per diverse cause:

  • Malattie o condizioni preesistenti. Ad esempio, la già citata  appendicite, oppure la presenza di ulcere gastriche;
  • Infortuni o traumi, anche a seguito di procedure mediche come la dialisi peritoneale;
  • Pancreatiti, ovvero infiammazioni del pancreas a seguito delle quali i batteri potrebbero fuoriuscire;
  • Diverticoliti.

Inoltre, è importante ricordare che aver già avuto una peritonite rappresenta un fattore di rischio, aumentando la probabilità di svilupparla di nuovo.

Sintomi della peritonite

I sintomi della peritonite non sono sempre facilmente riconoscibili, poiché comuni a molte altre malattie o disagi. In particolare, sono simili ai sintomi dell’appendicite, la quale comunque richiede anch’essa veloce intervento medico.

I sintomi più comuni sono:

  • Dolore addominale anche piuttosto elevato, e sensibilità al tocco con sensazione di gonfiore;
  • Nausea e/o vomito, accompagnati da inappetenza;
  • Diarrea;
  • Difficoltà ad urinare, evacuare e/o espellere gas;
  • Senso di malessere e stanchezza;
  • Febbre.

Poiché la peritonite, come detto, può essere molto pericolosa, è fondamentale cercare assistenza medica il prima possibile. I dolori addominali, spesso intensi, possono rendere difficile stare seduti o sdraiati in modo confortevole e rappresentano il segnale principale che potrebbe indicare la presenza di tale condizione.

Dove fa male quando si ha la peritonite?

Dove si sente dolore in caso di peritonite? Generalmente il dolore è localizzato nella zona addominale, e tende a peggiorare qualora ci si muova. 

Chi ha la peritonite, dunque, può apparire irrequieto, e alla costante ricerca di una posizione che faccia sentire il dolore nella maniera meno intensa possibile. Può inoltre essere più intenso, e manifestarsi sotto forma di forti “fitte”, qualora si facciano respiri profondi, starnuti, colpi di tosse o si tocchi l’area interessata, che risulta estremamente sensibile alla palpazione. 

Uno degli strumenti diagnostici più utilizzati dai medici è proprio la palpazione: solitamente il medico tende a premere e poi rilasciare d’improvviso la zona interessata. Di solito, il dolore tende ad aumentare, e peggiorare sensibilmente, al momento del rilascio.

Il dolore in caso di appendicite è invece localizzato in maniera più specifica, tra l’area dell’ombelico e la zona inferiore dell’addome, sul lato destro.

Come avviene la diagnosi?

La diagnosi di peritonite deve avvenire in maniera tempestiva, per evitare possa sfociare in complicazioni anche gravi. Per questo, è necessario allertare il medico non appena si sospetta la presenza della stessa, senza sottovalutare i sintomi.

Oltre alla palpazione, che abbiamo già descritto, altri strumenti per la diagnosi di peritonite sono:

  • Esami del sangue, alla ricerca di un aumento nella presenza dei globuli bianchi, che può evidenziare la presenza di una infezione in corso;
  • Eventuali esami come radiografie, per verificare la presenza di perforazioni agli organi;
  • Emocoltura, a seguito di un prelievo del sangue, per valutare se vi è presenza di batteri all’interno del flusso sanguigno;
  • Analisi del fluido peritoneale. Si tratta del liquido presente nell’addome. Qualora si rilevi un elevata concentrazione di globuli bianchi, ci si trova probabilmente in presenza di un’infezione, e dunque di peritonite.

Trattamento della peritonite

Il trattamento della peritonite dipende dalle cause sottostanti. 

La peritonite primitiva viene solitamente trattata mediante antibiotici specifici.

Anche la peritonite secondaria, essendo anch’essa causata da infezioni, viene solitamente trattata tramite somministrazione di antibiotici.
In alcuni casi può inoltre essere necessario un intervento chirurgico – ad esempio qualora la peritonite sia causata da appendicite -, per rimuovere, qualora possibile, i tessuti infetti.

Qualora la peritonite sia invece causata da dialisi peritoneale, il medico potrebbe ritenere opportuno sostituire il trattamento con altri equivalenti ma meno “a rischio”.

È assolutamente necessario affidarsi ai consigli del medico, evitando trattamenti fai da te o di assumere antibiotici non prescritti, che potrebbero solamente aggravare la situazione.

Alimentazione durante il trattamento della peritonite

Durante le cure per il trattamento della peritonite occorre mantenere una dieta equilibrata, facendo particolarmente attenzione agli alimenti che potrebbero “sollecitare” troppo l’apparato gastrointestinale.

In particolare, sarebbe opportuno evitare:

  • Alimenti eccessivamente grassi;
  • Formaggi e latticini;
  • Cioccolato;
  • Cibi eccessivamente speziati;
  • Alcolici e superalcolici;
  • Bibite gassate e zuccherate;
  • Caffè e bevande contenenti caffeina in generale
  • Dolci.

Occorre inoltre limitare il consumo di legumi, e prediligere cibi “in bianco”, le carni e le cotture magre, senza soffritti. In caso di dubbio, è necessario rivolgersi al proprio medico o ad un professionista della nutrizione, che saprà fornire le indicazioni più adeguate.

Fonti:

  • Huang, C., Lee, C., & Chang, C. (2022). Spontaneous Bacterial Peritonitis in Decompensated Liver Cirrhosis—A Literature Review. Livers, 2(3), 214–232. https://doi.org/10.3390/livers2030018
  • Zappella, N., Depondt, C., Carrara, N., & Montravers, P. (2022). Peritoniti secondarie negli adulti. EMC – Anestesia-Rianimazione, 27(1), 1–16. https://doi.org/10.1016/s1283-0771(21)45997-9 
  • Szeto, C., & Li, P. K. (2019). Peritoneal Dialysis–Associated peritonitis. Clinical Journal of the American Society of Nephrology, 14(7), 1100–1105. https://doi.org/10.2215/cjn.14631218
  • Gadola, L., Poggi, C., Dominguez, P., Poggio, M. V., Lungo, E., & Cardozo, C. (2019). Risk factors and Prevention of Peritoneal Dialysis-Related Peritonitis. Peritoneal Dialysis International, 39(2), 119–125. https://doi.org/10.3747/pdi.2017.00287
  • Andreev, A. A., Glukhov, A. A., Ostroushko, A. P., Boev, S. N., Aralova, M. V., Laptieva, A. Y., Grigor’eva, E. V., Konovalov, P. A., & Mikhailov, N. O. (2023). A model of acute peritonitis. Bulletin of Experimental Biology and Medicine, 175(5), 601–607. https://doi.org/10.1007/s10517-023-05909-9
  • Tochie, J. N., Agbor, N. V., Leonel, T. T. F., Mbonda, A., Abang, D. A., & Danwang, C. (2020). Global epidemiology of acute generalised peritonitis: a protocol for a systematic review and meta-analysis. BMJ Open, 10(1), e034326. https://doi.org/10.1136/bmjopen-2019-034326
  • Biggins, S. W., Angeli, P., Garcia‐Tsao, G., Ginès, P., Ling, S. C., Nadim, M. K., Wong, F., & Kim, W. R. (2021). Diagnosis, evaluation, and management of ascites, Spontaneous Bacterial peritonitis and hepatorenal Syndrome: 2021 Practice Guidance by the American Association for the Study of Liver Diseases. Hepatology, 74(2), 1014–1048. https://doi.org/10.1002/hep.31884
  • Niu, B., Kim, B., Limketkai, B. N., Sun, J., Li, Z., Woreta, T., & Chen, P. (2018). Mortality from Spontaneous Bacterial Peritonitis Among Hospitalized Patients in the USA. Digestive Diseases and Sciences, 63(5), 1327–1333. https://doi.org/10.1007/s10620-018-4990-y

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