La ghiandola pineale, detta anche “terzo occhio”, è una piccola ghiandola endocrina situata al centro del cervello. Produce melatonina, regolando il ciclo sonno-veglia.
Alcune religioni la considerano un ponte tra il mondo fisico e quello spirituale, da cui il soprannome.
Cos’è la ghiandola pineale?
La ghiandola pineale, o epifisi, è una ghiandola endocrina. Il suo nome deriva dalla forma, simile a quella di una pigna, “pinea” in latino, appunto.
Produce principalmente la melatonina, un ormone che deriva dalla serotonina e che è estremamente importante nella regolazione del ciclo sonno-veglia.
Dove si trova?
La ghiandola pineale si trova nel cervello, e più precisamente al centro, più o meno, tra i due emisferi cerebrali. È situata nella parte posteriore del terzo ventricolo, ed è collegata al talamo ottico tramite una serie di fasci di fibre nervose. Misura circa 8 millimetri di lunghezza, per un peso di circa 150 milligrammi, ed è composta da neuroni, cellule neurogliali e pinealociti, cellule il cui compito è produrre e rilasciare ormoni.
Viene anche, colloquialmente, chiamata “terzo occhio”, sia per via della sua posizione all’interno del cervello, sia perché alcune tradizioni spirituali o religiose le attribuiscono dei poteri di “ponte” tra mondo fisico e mondo spirituale.
A cosa serve la ghiandola pineale?
La funzione principale della ghiandola pineale è la produzione e il rilascio di melatonina.
Si tratta dell’ormone che consente di regolare il ciclo sonno-veglia, inducendo il corpo in una condizione di rilassamento, consentendoci di addormentarci e avere una buona qualità del sonno.
La ghiandola pineale riceve “informazioni” dalle retine riguardo il periodo della giornata in cui ci troviamo, venendo indotta a produrre più melatonina durante le ore di buio (la notte), e meno melatonina durante le ore di luce (il giorno).
Non è un caso se spesso ci venga detto di evitare di utilizzare smartphone, tablet e, più in generale, schermi durante le ore serali.
Si suppone infatti che l’emissione di luce blu da parte di questi dispositivi tenda a “trarre in inganno” la ghiandola pineale, riducendo la produzione di melatonina e causando difficoltà nell’addormentarsi e nel rilassarsi.
Produzione di ormoni
Oltre alla produzione di melatonina, essenziale per la regolazione del ciclo sonno-veglia, la ghiandola pineale si occupa anche di regolare l’attività dell’asse gonadi-ipofisi, andando quindi ad agire sulla produzione e regolazione di alcuni ormoni.
Inoltre, la melatonina prodotta non serve solo ai ritmi circadiani, ma può influenzare i livelli di ormone della crescita (GH) e leptina, un ormone che si occupa di aumentare la spesa energetica e diminuire il senso di fame.
Le patologie della ghiandola pineale
La ghiandola pineale può, purtroppo, essere colpita da vari disturbi o patologie.
Tra i più comuni, la cosiddetta calcificazione della ghiandola pineale, che si verifica quando il calcio, soprattutto con l’avanzare dell’età, si accumula all’interno dei tessuti.
Sebbene sia un evento normale, una calcificazione grave può comprometterne il funzionamento. Le conseguenze precise sono, però, ancora oggetto di studi, sebbene sia stato rilevato, ad esempio, che una ghiandola molto calcificata sia presente in molti malati di Alzheimer.
Vi sono poi le lesioni della ghiandola pineale, che possono altrettanto compromettere il suo funzionamento. Possono avvenire a seguito di un trauma.
Infine, ricordiamo le cisti, che tuttavia nella maggior parte dei casi sono asintomatiche e non causano disturbi particolari.
I tumori della ghiandola pineale
I tumori della ghiandola pineale sono generalmente rari, e più frequenti nei giovani adulti (sotto i 40 anni di età) e nei bambini. Si stima costituiscano meno dell’1% della totalità dei tumori cerebrali.
Le cause sono, ad oggi, ignote, ma si suppone possano essere causati, almeno in parte, da alcune alterazioni nei cromosomi.
Vengono classificati in diversi tipi, a seconda del loro comportamento e delle cellule in cui hanno origine:
- I tumori che si originano all’interno della ghiandola stessa. Vengono categorizzati in pineocitomi, tumori del parenchima pineale, pineoblastomi.
- I tumori che non hanno necessariamente origine all’interno della ghiandola. Vengono categorizzati in germinomi, gliomi, tumori papillari della regione pineale.
Fonti:
- Heo, J., Kim, K., Fava, M., Mischoulon, D., Papakostas, G. I., Kim, M., Kim, D. J., Chang, K. J., Oh, Y., Yu, B., & Jeon, H. J. (2016). Effects of smartphone use with and without blue light at night in healthy adults: A randomized, double-blind, cross-over, placebo-controlled comparison. Journal of Psychiatric Research, 87, 61–70. https://doi.org/10.1016/j.jpsychires.2016.12.010
- Calvo-Sanz, J. A., & Tapia-Ayuga, C. E. (2020). Blue light emission spectra of popular mobile devices: The extent of user protection against melatonin suppression by built-in screen technology and light filtering software systems. Chronobiology International, 37(7), 1016–1022. https://doi.org/10.1080/07420528.2020.1781149
- Tumori della ghiandola pineale: Sintomi e prevenzione | AIRC. (n.d.). https://www.airc.it/cancro/informazioni-tumori/guida-ai-tumori/tumori-della-ghiandola-pineale
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.