Allergia ai crostacei: come si manifesta e come comportarsi
L’allergia ai crostacei è una condizione comune che colpisce soprattutto gli adulti e richiede attenzione per vivere serenamente.

L’allergia ai crostacei è una delle allergie alimentari più comuni e potenzialmente pericolose. Questa condizione può manifestarsi in diverse forme, e saper riconoscere i sintomi è essenziale per evitare complicazioni.
Allergia ai crostacei: cosa sapere
L’allergia ai crostacei è una reazione comune del sistema immunitario verso alcune proteine contenute in questi alimenti di origine marina che può causare sintomi come reazioni cutanee o problemi respiratori.
In Italia l’ allergia ai crostacei rappresenta la seconda causa di allergia alimentare primaria (13%) e tende a durare tutta la vita. A differenza di latte e uova, che sono i principali responsabili di reazioni allergiche in età pediatrica, i crostacei sono importanti allergeni dell’età adulta (insorge da bambini e poi dura tutta la vita) e possono provocare sintomi cutanei e dell'apparato respiratorio.
La sensibilità può variare da persona a persona, tanto che alcune persone possono essere allergiche a tutti i tipi di crostacei, mentre altre solo a specifiche specie.
Cosa sono i crostacei
I crostacei appartengono al gruppo tassonomico degli artropodi, animali prevalentemente acquatici, invertebrati e caratterizzati dall’avere appendici articolate ossia costituiti da più parti mobili tra di loro. I più comuni sono: gamberi, aragoste, granchi, scampi.
Essi contengono proteine che il sistema immunitario di alcuni individui riconosce come dannose, scatenando così una reazione allergica. In questa risposta immunitaria, l'istamina gioca un ruolo centrale, contribuendo ai sintomi allergici.
È fondamentale evidenziare che l'allergia ai crostacei è provocata dalla reazione a proteine completamente diverse rispetto a quelle del pesce. Di conseguenza, molte persone allergiche ai crostacei possono consumare pesce senza problemi, a patto che non ci sia stata una contaminazione con i crostacei. Tuttavia, in alcuni individui possono coesistere entrambe le allergie, a causa di una doppia sensibilizzazione.

Altri allergeni
Le persone allergiche ai crostacei possono spesso sviluppare reazioni anche ai molluschi e gli acari della polvere con cui condividono alcuni allergeni, tra cui il più rilevante è la tropomiosina, che innescano una risposta simile nel sistema immunitario. Questo fenomeno è noto come cross-reattività.
Quindi, cosa non mangiare in caso di allergia ai crostacei?
- gelatina in forma di colla di pesce;
- cibi fritti al ristorante (che potrebbero essere cotti nello stesso olio dei crostacei);
- surimi, zuppe di pesce e altri prodotti che non contengono esplicitamente crostacei ma potrebbero essere contaminati.
Sintomi dell'allergia ai crostacei: come si manifesta
Le reazioni allergiche ai crostacei possono variare notevolmente in termini di gravità. Alcuni sintomi possono essere lievi, mentre altri possono essere gravi al punto di mettere a rischio la vita della persona. Tra i sintomi più comuni troviamo:
- Eurzioni curanee o orticaria allergica, eczema
- Prurito a naso e occhi
- Gonfiore del viso, della lingua e delle labbra o altre parti del corpo
- Difficoltà respiratorie (asma allergica) respiro sibilante o affannoso o congestione nasale
- Tosse e soffocamento o sensazione di tensione in gola
- Dolori addominali, crampi allo stomaco, nausea, vomito o diarrea
- Reazioni anafilattiche, che possono includere calo della pressione sanguigna e perdita di coscienza
Dopo quanto si manifesta
Nella maggior parte dei casi, le reazioni allergiche tendono a comparire tra i 30 minuti e le 2 ore dal contatto con i crostacei o dopo l’ingestione di prodotti che lo contengono. In casi più rari possono manifestarsi anche dopo alcune ore.
Diagnosi: come capire se si è allergici ai crostacei
Quando si sospetta un'allergia alimentare, come quella ai crostacei, è importante consultare un allergologo. La diagnosi si basa su un’anamnesi approfondita che comprende la descrizione dei sintomi, il tempo trascorso tra l’ingestione e la comparsa delle reazioni, la frequenza di queste ultime e le condizioni in cui si sono verificate. L'allergologo si può avvalere di vari esami, tra cui il test cutaneo, che è spesso il primo strumento utilizzato per rilevare l’ipersensibilità IgE-mediata. In alternativa, si possono effettuare esami del sangue o test di provocazione orale, quest'ultimo considerato il "gold standard" per confermare la presenza dell'allergia.
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Trattamento dell'allergia ai crostacei
Sfortunatamente, al momento non esiste una cura per l’allergia ai crostacei. L’unica strategia efficace è seguire una dieta di esclusione, evitando gli allergeni responsabili della reazione immunitaria, come avviene anche per altre allergie alimentari, ad esempio a fragole o pomodori.
Rimedi per l'allergia ai crostacei
Per gestire l’allergia ai crostacei si possono utilizzare antistaminici per i sintomi lievi, corticosteroidi per le reazioni moderate e adrenalina auto-iniettabile per le emergenze anafilattiche, che chi soffre di allergie gravi dovrebbe sempre portare con sé

Precauzioni: come comportarsi
Se si è allergici ai crostacei, è fondamentale evitare il loro consumo e prestare attenzione alle contaminazioni, soprattutto quando si mangia fuori. Ecco alcune precauzioni:
- Prudenza al ristorante: informare sempre il personale del ristorante sulla propria allergia e assicurarsi che padelle, olio e utensili non siano stati usati per crostacei. Evitare ristoranti di pesce, dove il rischio di contaminazione è maggiore.
- Controllare le etichette: molti prodotti possono contenere tracce di crostacei o essere contaminati durante la lavorazione. Prestare attenzione a ingredienti come brodi di pesce o aromi di mare.
- Evitamento dell’allergene: alcune persone reagiscono anche al contatto o ai vapori di cottura. In questi casi, è importante evitare del tutto i luoghi in cui si preparano crostacei.
Cosa fare se si ingeriscono crostacei essendo allergici
L'allergologo è in grado di fornire indicazioni pratiche su come affrontare un'eventuale ingestione accidentale di crostacei. In generale, è fondamentale:
- Riconoscere i sintomi: in caso di prurito o gonfiore, assumere subito un antistaminico;
- Adrenalina per anafilassi: se compaiono sintomi gravi come difficoltà respiratorie o vertigini, usare immediatamente l’adrenalina auto-iniettabile e chiamare un’ambulanza;
- Andare in pronto soccorso: anche se l’adrenalina migliora i sintomi, è necessario un controllo medico per evitare ricadute.
Fonti:
- Mederos-Luis E, Poza-Guedes P, Pineda F, Sánchez-Machín I, González-Pérez R. Gastropod Allergy: A Comprehensive Narrative Review. Curr Issues Mol Biol. 2024 Jun 13;46(6):5950-5964. doi: 10.3390/cimb46060355
- Ministero della Salute. (2018). Allergie alimentari e sicurezza del consumatore - Documento di indirizzo e stato dell’arte. Italia.