Surimi: cos'è e come consumarlo
Il surimi è un prodotto alimentare che si ottiene dalla polpa del pesce, tritata e lavorata. Si tratta di un ingrediente abbastanza versatile, e può essere consumato da solo o all’interno di altre preparazioni.

Il surimi è un prodotto alimentare che si ottiene dalla polpa del pesce, tritata e lavorata. Si tratta di un ingrediente abbastanza versatile, e può essere consumato da solo o all’interno di altre preparazioni.
Cos'è il surimi?
Il surimi è un prodotto alimentare che viene ottenuto dalla polpa di pesce tritata e lavorata.
La parola surimi deriva infatti dal giapponese e significa letteralmente “carne tritata”.
Nonostante venga spesso associato alla polpa di granchio, in realtà non contiene granchio. I cosiddetti bastoncini di granchio che si trovano nei supermercati sono infatti spesso composti da una miscela di pesce bianco, come merluzzo, nasello, sgombro.
Il risultato è una pasta che viene poi aromatizzata e colorata per ricordare il gusto e l’aspetto dei crostacei.
Originariamente il surimi veniva preparato in Giappone con sola polpa di merluzzo ma ad oggi è un prodotto industriale molto diverso dalla versione tradizionale.
Come viene prodotto il surimi?
La produzione moderna del surimi prevede diversi passaggi:
- Si parte dalla pulizia del pesce: le carni vengono private di pelle e lische, poi macinate e risciacquate più volte;
- Si ottiene così una pasta uniforme, a cui poi vengono aggiunti, coloranti, amidi, additivi, sale, zuccheri e aromi. Per dare il caratteristico colore arancione dei bastoncini di surimi, si utilizza spesso estratto di paprika.
- Arrivati a questo punto la pasta viene stesa in uno strato sottile, arrotolata su sé stessa e tagliata;
- Una volta formati, i bastoncini vengono sottoposti ad una serie di trattamenti termici che ne garantiscono la sicurezza alimentare.
È importante sapere che, anche se derivato dal pesce, il surimi contiene in media solo una percentuale ridotta di materia prima ittica, solitamente compresa tra il 30% e il 40%.
Come si usa in cucina?
Il surimi è un ingrediente che viene impiegato soprattutto nella preparazione di piatti freddi o altri piatti della dieta onnivora o della dieta pescetariana.
Ha un sapore delicato e vagamente “marino”, che lo rende ideale per arricchire delle insalate di pasta, di riso o di verdure.
I bastoncini di surimi si possono consumare al naturale, affettati sottilmente, oppure leggermente scottati in padella.
Si abbinano bene a lattuga, olive, tonno, pomodorini, cetrioli, ravanelli e salse come yogurt o maionese.
Inoltre, il surimi viene utilizzato anche nella preparazione di alcuni particolari pezzi di sushi, dove viene solitamente associato ad ingredienti come avocado, riso e alga nori.H2: valori nutrizionali
Le proprietà e le controindicazioni
Il surimi è un alimento tendenzialmente povero di grassi e con un contenuto calorico moderato.
Viene spesso considerato una fonte di proteine magre, anche se in realtà il contenuto proteico non è particolarmente elevato rispetto ad altri prodotti ittici.
Tra i micronutrienti, fornisce fosforo, potassio e sodio, ma risulta piuttosto carente in vitamine. I grassi presenti sono in piccola quantità e in parte costituiti da acidi grassi polinsaturi.
Tuttavia, durante la sua produzione vengono impiegati anche oli vegetali meno pregiati e nutrienti rispetto all’olio d’oliva, come quelli di palma e colza.
Il surimi non fa male “di per sé”, purché consumato nelle quantità e cadenze adeguate. Mangiarlo o usarlo come ingrediente una volta ogni tanto non deve destare preoccupazione.
Tuttavia, se consumato frequentemente e/o in grandi quantità può comunque fare “male”, soprattutto a causa dell’alto contenuto di sodio e della presenza di additivi, aromi e coloranti artificiali.
Non va poi considerato un sostituto del pesce vero e proprio, ma piuttosto un ingrediente da consumare saltuariamente e solo all’interno di una dieta equilibrata nel suo complesso.
Insomma, come sempre la discriminante sta nelle quantità e nella frequenza di consumo. Ad ogni modo, in caso di dubbio è sempre fondamentale chiedere consiglio al proprio nutrizionista di riferimento.
Chi non deve mangiare il surimi?
Il surimi è sconsigliato in alcuni casi specifici.
Non dovrebbe essere consumato da persone affette da celiachia o intolleranza al glutine, perché può contenere glutine in forma di addensanti o amidi modificati.
Allo stesso modo, chi soffre di intolleranza o allergia al pesce deve evitarlo, trattandosi comunque di un derivato ittico.
Inoltre, data l’elevata quantità di sodio, è meglio evitarlo, o consumarlo con moderazione, in caso di ipertensione o patologie renali.
I bastoncini di surimi si possono mangiare crudi?
Non proprio. O meglio: il surimi si può mangiare “crudo”, ma solo se sottoposto a cottura e pastorizzazione durante il processo produttivo. Questo li rende sicuri da consumare anche senza ulteriori trattamenti termici.
Tuttavia, è sempre importante leggere l’etichetta per accertarsi che il prodotto sia pronto al consumo e non richieda cottura. In caso contrario, potrebbe esserci il rischio di contaminazioni, soprattutto se non vengono rispettate le indicazioni di conservazione.