Cachi: proprietà, benefici e valori nutrizionali

I cachi sono frutti autunnali, molto dolci e ricchi di zuccheri, fibre e vitamine. Contengono tutta una serie di composti antiossidanti utili a sostenere digestione, vista, cuore e sistema immunitario.

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cachi

cachi sono frutti autunnali dalla polpa carnosa e dal sapore molto dolce. 
Forniscono energia “rapida” grazie agli zuccheri, apportano fibre potenzialmente utili per la digestione e contengono vitamine e antiossidanti che possono dare sostegno alla salute del cuore, della vista e delle difese immunitarie.

Cos’è il cachi?

cachi sono frutti coltivati in molte parti del mondo, si stima originari della cina e, ad oggi, diffusi soprattutto in Europa, Giappone e Stati Uniti.
Appartengono al genere Diospyros e hanno polpa carnosa e zuccherina. La buccia va dal giallo-arancio al rosso, a seconda della varietà e del grado di maturazione.

Possiamo dividerli in due categorie:

  • cachi astringenti, come la varietà Hachiya, sono ricchi di tannini e risultano molto allappanti se consumati acerbi. Devono quindi essere lasciati maturare fino a quando la polpa diventa morbida e dolce;
  • I cachi non astringenti, come i Fuyu, che possono essere mangiati anche quando sono ancora leggermente acerbi e “sodi”, privi di retrogusto amarognolo.

Quando sono di stagione i cachi?

cachi sono frutti autunnali. La raccolta va, in media, da ottobre a dicembre. Tuttavia, grazie alla coltivazione in serra, i cachi possono essere trovati in commercio durante tutto il corso dell’anno.

I valori nutrizionali dei cachi

valori nutrizionali medi per 100 grammi di cachi sono ripartiti come segue:

ComponenteQuantità per 100 g

 

Energia70 kcal

 

Carboidrati18 g

 

Proteine0,6 g

 

Grassi0,2 g

 

Fibre3 g

 

Potassio165 mg

 

Fosforo18 mg

 

Magnesio9 mg

 

Calcio8 mg

 

Vitamina C20 mg

 

Vitamina A270 µg 

Quali sono i benefici dei cachi per la salute?

cachi sono potenzialmente benefici per la salute, purché inseriti all’interno di una dieta equilibrata e in quantità opportune. In particolare:

  • Sono ricchi di fibre alimentari, che possono migliorare la regolarità intestinale e, potenzialmente, aiutare a regolare i livelli di colesterolo e zuccheri nel sangue;
  • Sono ricchi di vitamina A, che sostiene la salute della vista e delle mucose, e di vitamina C, importante per il corretto funzionamento del sistema immunitario e la salute dei vasi sanguigni;
  • Contengono flavonoidi e carotenoidi, in particolare betacarotene. Si tratta di composti con azione antiossidante, che possono quindi contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi;
  • Sono ricchi di zuccheri semplici, e sono dunque alimenti che forniscono energia in maniera molto rapida.

cachi

I cachi per la digestione e il benessere intestinale

Il consumo regolare di cachi può potenzialmente favorire la digestione, soprattutto grazie alla digestione soprattutto grazie al contenuto di fibre, che contribuiscono ad aumentare il volume delle feci. In questo modo regolano il transito intestinale, e contrastano la stitichezza.

Il grado di maturazione del frutto tende a influire molto su questi effetti. Infatti, i cachi acerbi, che sono ricchi di tannini, hanno delle proprietà astringenti. Non sono dunque utili per contrastare la stitichezza, ma piuttosto tendono a risultare particolarmente utili in caso di diarrea.

I frutti maturi, invece, tendono a perdere gran parte dei tannini, e se assunti in grandi quantità possono avere addirittura effetti lassativi.

Detto questo, le fibre possono anche contribuire a ridurre l’assorbimento di colesterolo e zuccheri-

Le vitamine e gli antiossidanti

cachi sono particolarmente ricchi di vitamine e antiossidanti, in particolare carotenoidi e flavonoidi. 
Si stima che il beta-carotene e la beta-criptoxantina contenuti in un singolo frutto, e precursori della vitamina A, coprano più della metà del fabbisogno giornaliero. 
La vitamina C, invece, supporta il sistema immunitario e partecipa alla sintesi del collagene.

Anche vitamina E e vitamina K, seppur presenti in minore quantità, contribuiscono alla salute cellulare, mentre i flavonoidi possono, potenzialmente, aiutare a regolare i livelli di lipidi del sangue, nonché la pressione sanguigna.

Infine, è opportuno evidenziare che la buccia del cachi contiene luteina e zeaxantina. Si tratta di pigmenti che proteggono la retina e che possono aiutare a prevenire disturbi oculari, in particolare i disturbi legati all’invecchiamento. 

Cachi e dieta: quando inserirli?

cachi possono essere mangiati potenzialmente da chiunque, e, nelle giuste quantità, possono essere inseriti in qualunque tipo di dieta.

Nonostante i potenziali benefici, però, occorre tenere sempre presente il loro apporto calorico e di zuccheri. In caso di dubbio, insomma, è sempre opportuno rivolgersi ad un nutrizionista ed evitare di assumere dosi eccessive, anche per evitare di incorrere in effetti lassativi.

Le controindicazioni e i possibili effetti collaterali

Il consumo di cachi, se moderato, non causa particolari effetti collaterali. Tuttavia, è necessario evidenziare che:

  • L’elevato contenuto di zuccheri va tenuto in considerazione dalle persone con diabete o che seguono una dieta ipocalorica. In questi casi è opportuno chiedere consiglio ad un nutrizionista o al proprio diabetologo in merito alle quantità che è possibile consumare senza rischiare di incorrere in problemi;
  • Le persone che soffrono di allergia al lattice possono, potenzialmente, avere reazioni allergiche anche a seguito del consumo di cachi, con sintomi come eruzioni cutanee e difficoltà respiratorie. In presenza di allergia al lattice è dunque opportuno consumarli con cautela e sospendere l’assunzione qualora compaiano dei sintomi;
  • Possono, se consumati in quantità eccessive, amplificare l’effetto dei farmaci ipertensivi.

Infine, per via del loro effetto lassativo possono causare effetti collaterali come:

  • Gonfiore addominale;
  • Crampi;
  • Diarrea;
  • Flatulenza.

In questi casi, tuttavia, si tratta di effetti collaterali temporanei e fastidiosi, ma non gravi, che tendono a passare nel giro di qualche ora dopo l’assunzione.

Fonti:

  • Butt, M. S., Sultan, M. T., Aziz, M., Naz, A., Ahmed, W., Kumar, N., & Imran, M. (2015). Persimmon (Diospyros kaki) fruit: hidden phytochemicals and health claims. PubMed, 14, 542–561. https://doi.org/10.17179/excli2015-159