L’epatite C è una malattia infettiva causata da un virus che colpisce il fegato e può portare a gravi complicazioni, come la cirrosi e il carcinoma epatico. Sebbene questa patologia possa essere asintomatica per molti anni, una diagnosi precoce e un trattamento adeguato possono prevenire danni irreversibili al fegato.
Cos’è l’epatite C
L’epatite C è una malattia virale che colpisce principalmente il fegato. Il virus dell’epatite C è responsabile di infezioni che possono variare da acute a croniche. Sebbene alcune persone possano risolvere l’infezione spontaneamente, per molte altre l’infezione diventa cronica e può portare a danni epatici permanenti. Questa forma di epatite è una delle principali cause di cirrosi e cancro al fegato nel mondo.
Come avviene la trasmissione
L’epatite C si trasmette principalmente tramite il contatto con sangue infetto. Non si diffonde attraverso il contatto sociale quotidiano, come strette di mano o condividere cibi. Le principali modalità di trasmissione includono:
- Trasmissione ematica: la condivisione di aghi o siringhe, in particolare tra chi si inietta droghe;
- Contatto con strumenti non sterili in caso ditatuaggi, piercing o trattamenti medici o estetici;
- Trasmissione verticale: dalla madre al neonato durante il parto;
- Trasmissione sessuale: più rara, ma possibile durante rapporti non protetti, soprattutto se ci sono lesioni o sanguinamenti.
Sintomi dell’epatite C
L’epatite C è spesso una malattia asintomatica, e molte persone non sanno di essere infette fino a che il danno epatico non è avanzato. Tuttavia, i sintomi possono manifestarsi soprattutto nelle fasi acute della malattia.
Come riconoscerla: sintomi iniziali
Nei primi mesi dopo l’infezione, alcune persone sviluppano sintomi simili a quelli di un’influenza o di altre infezioni virali. Questi includono:
- Affaticamento e stanchezza
- Febbre
- Dolori muscolari e articolari
- Perdita di appetito
- Nausea e vomito
- Dolore addominale, in particolare nella parte superiore destra dell’addome, dove si trova il fegato
Molte persone, tuttavia, non avvertono questi sintomi, e la malattia può proseguire senza manifestarsi per anni o addirittura decenni.
Diagnosi
La diagnosi di epatite C si effettua tramite esami specifici:
- Test anticorpali contro il virus epatite C: rilevano se una persona è stata esposta al virus. Se il test risulta positivo, è necessario eseguire ulteriori esami per confermare la presenza dell’infezione attiva.
- Test PCR: misura la quantità di virus nel sangue e aiuta a determinare se l’infezione è attiva.
- Genotipizzazione: identifica il tipo di epatite e fornisce informazioni sulla risposta al trattamento.
- Biopsia epatica o ecografia elastografica: in alcuni casi, se c’è preoccupazione per danni al fegato, può essere necessario un esame più approfondito per valutare il grado di danno epatico.
Cause dell’epatite C
L’epatite C è causata da un virus che si diffonde principalmente attraverso il contatto con sangue infetto, ma i fattori di rischio sono fondamentali per comprendere come prevenirla.
Fattori di rischio
Alcuni dei principali fattori di rischio per contrarre la malattia includono:
- Uso di droghe iniettabili: la condivisione di aghi o siringhe;
- Trasfusioni di sangue e emoderivati: specialmente prima dei controlli sui donatori;
- Lavoratori sanitari: esposizione accidentale a sangue infetto e uso di strumenti non sterilizzati;
- Storia familiare: avere parenti di primo grado infetti aumenta il rischio;
Cure e trattamenti
Oggi l’epatite C è curabile grazie ai farmaci antivirali moderni. I trattamenti disponibili, chiamati farmaci antivirali ad azione diretta, possono eliminare l’infezione nel 95% dei casi. I principali trattamenti consistono in combinazioni di pillole assunte quotidianamente per un periodo che va da 8 a 12 settimane. Questi farmaci agiscono bloccando diverse fasi del ciclo vitale del virus, impedendo la sua replicazione nel corpo.
Il trattamento è altamente efficace e ha ridotto significativamente la necessità di trapianti di fegato. Tuttavia, è fondamentale diagnosticare l’infezione precocemente per evitare danni permanenti al fegato.
Prevenzione
La prevenzione dell’epatite C si basa unicamente su misure che riducono l’esposizione a sangue infetto. Le principali strategie preventive includono:
- Evitare la condivisione di aghi o siringhe, specialmente tra chi si inietta droghe
- Utilizzare solo strumenti sterili per tatuaggi, piercing o trattamenti medici o estetici
- Uso di dispositivi di protezione durante i rapporti sessuali, per ridurre il rischio di trasmissione sessuale
Esiste un vaccino?
A differenza delle altre forme di epatite, non esiste un vaccino per l’epatite C. La prevenzione si basa principalmente sull’adozione di comportamenti sicuri e sull’evitare il contatto con sangue infetto. Tuttavia, la ricerca continua e potrebbero emergere sviluppi in futuro.
Screening epatite C
Lo screening è raccomandato per tutte le persone a rischio, in particolare per chi ha una storia di uso di droghe iniettabili o ha avuto trasfusioni di sangue prima del 1992. Negli ultimi anni, molte nazioni tra cui l’Italia, hanno introdotto programmi di screening specifici per rilevare le infezioni di epatite C ancora non diagnosticate. L’intendo è quello di garantire la possibilità di un trattamento farmacologico precoce e altamente efficace, oltre ad interrompere la circolazione del virus impedendo nuove infezioni.
FONTI:
- Centers for Disease Control and Prevention. (n.d.). Hepatitis c. Retrieved from https://www.cdc.gov/hepatitis-c/
- World Health Organization. (n.d.). Hepatitis c. Retrieved from https://www.who.int/en/news-room/fact-sheets/detail/hepatitis-c
- Istituto Superiore di Sanità. (n.d.). Epatite c. EpiCentro. Retrieved from https://www.epicentro.iss.it/epatite/epatite-c
Manuela Amato è una nutrizionista specializzata in pazienti cardiopatici.
Laureata in Alimentazione e Nutrizione Umana, ha sei anni di esperienza presso il Centro Cardiologico Monzino-IRCCS di Milano.
Ha conseguito un Dottorato in Terapie Avanzate Biomedico-Chirurgiche e continua a formarsi per mantenere aggiornate le sue competenze nel campo nutrizionale.