Sindrome del colon irritabile: cause, sintomi e cosa mangiare

La sindrome del colon irritabile o IBS, “Irritable Bowel Disease” è un disturbo gastrointestinale di natura cronica che si presenta con dolore addominale e alterate abitudini intestinali. Il supporto di un professionista della nutrizione può essere fondamentale per strutturare una dieta che aiuti a gestirne i sintomi.

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Sindrome del colon irritabile

Punti chiave:

  • Cos'è la sindrome del colon irritabile: la sindrome del colon irritabile (IBS) è un disturbo gastrointestinale cronico e funzionale caratterizzato da dolore addominale ricorrente e alterazioni delle abitudini intestinali (diarrea, stitichezza o miste). È causata da contrazioni anomale dei muscoli intestinali, spesso con un'importante componente psicosomatica legata a stress e ansia.
  • Sintomi della IBS: i sintomi principali dell'IBS sono dolore addominale con crampi, gonfiore, meteorismo, e un'alterazione nella frequenza e consistenza delle feci. Altri sintomi possono essere la presenza di muco nelle feci e la sensazione di dover evacuare senza successo.
  • Indicazioni per una dieta per la sindrome del colon irritabile: per l'IBS è spesso consigliata una dieta a basso contenuto di FODMAP (zuccheri che fermentano nell'intestino) per alleviare i sintomi. Si raccomanda di consultare un nutrizionista per evitare carenze, preferendo alimenti come carote, riso, pollo e frutta come banana e melone, limitando invece glutine, legumi, alcol e cibi processati.

 

La sindrome del colon irritabile o colite spastica è un disturbo gastrointestinale funzionale molto diffuso con maggior incidenza nelle donne tra i 20 ai 50 anni, ed ha un impatto considerevole sulla qualità della vita quotidiana della persona.

Cos'è la sindrome del colon irritabile

La sindrome del colon irritabile o IBS, “Irritable Bowel Disease” è un disturbo gastrointestinale di natura cronica che si presenta con dolore addominale e alterate abitudini intestinali.

L’IBS è caratterizzata da contrazioni anomale degli strati muscolari che rivestono le pareti dell’intestino.

Spasmi intensi e duraturi causano diarrea; contrazioni più deboli, invece, possono rallentare il passaggio delle feci e portare a stitichezza.

Le azioni terapeutiche per gestire la sindrome del colon irritabile richiedono un approccio non solo di natura farmaceutica, ma che includa aspetti tra cui la nutrizione, lo stile di vita e la salute mentale.

Tipologie di IBS

L'IBS può essere divisa in quattro tipologie: 

  • IBS con stitichezza predominante: in cui almeno il 25% dei movimenti intestinali è rappresentato da feci liquide o acquose;
  • IBS con diarrea predominante: in cui almeno il 25% dei movimenti intestinali è rappresentata feci dure o grumose;
  • IBS mista: in cui i pazienti presentano sia feci dure/grumose che feci acquose e entrambe le categorie sono presenti in almeno il 25% dei movimenti intestinali.
  • IBS non classificata: di cui fanno parte i pazienti che soffrono di IBS ma che, per la natura dei sintomi, non rientrano nelle tre tipologie più specifiche.

Poiché l'IBS è caratterizzata da una patogenesi complessa e multifattoriale, la diagnosi richiede un approccio graduale ad esclusione di alcune malattie e, al contempo, la soddisfazione dei criteri di Roma IV, che definiscono l'IBS come dolore ricorrente a livello della parte inferiore dell’addome, che si verifica almeno una volta alla settimana e nei 3 mesi precedenti, associato a un cambiamento nella frequenza delle evacuazioni o nelle caratteristiche delle feci. 

Il medico potrebbe richiedere una storia clinica completa, eseguire un esame fisico dell’addome e prescrivere dei test per escludere altre cause di colite o eventuali intolleranze.

Colon irritabile sintomi

Cause scatenanti della sindrome del colon irritabile

Non è possibile ad oggi definire con precisione la patogenesi della sindrome del colon irritabile. Tuttavia ci sono dei fattori scatenanti, tra cui: 

  • Ipersensibilità viscerale: Una condizione in cui il sistema nervoso centrale percepisce in modo anomalo i normali processi fisiologici dell'intestino, come la distensione o la peristalsi, causando dolori e disagi.
  • Predisposizione genetica, familiarità e fattori ambientali: avere parenti affetti dalla sindrome del colon irritabile aumenta la probabilità di sviluppare IBS.
  • Alimentazione: si verifica quando vi è uno sbilanciamento alimentare a favore di determinati cibi o bevande.
  • Ansia e stress: la componente psicosomatica assume un ruolo determinante per le persone che soffrono di IBS. L’intestino ha un collegamento diretto con il sistema nervoso centrale, per questo molte persone con IBS sperimenta un peggioramento dei sintomi durante periodi prolungati di ansia e stress.
  • Alterazioni della flora batterica intestinale: l'IBS può innescarsi dopo una disbiosi intestinale seguita da un’infezione causata da batteri, virus o funghi che vanno a prevalere sulla flora batterica “buona” causando una reazione infiammatoria intestinale. 

Test per la diagnosi della sindrome del colon irritabile

Tra i test strumentali e di laboratorio più comuni per diagnosticare l’IBS troviamo:

  • Esame colturale delle feci: per verificare la presenza o l’assenza di infezioni.
  • Sangue occulto feci: per escludere patologie come infiammazioni croniche intestinali che causano sanguinamenti.
  • Esami ematici: per escludere patologie infiammatorie e celiachia, intolleranza che presenta alcuni sintomi simili all’IBS.
  • TAC addomino-pelvica: questo esame produce immagini dell'addome e del bacino che potrebbero escludere complicanze dovute alla presenza di diverticoli infiammati.
  • Esami endoscopici e biopsia: Esami come la colonscopia e l’endoscopia superiore, sono prescritti per ottenere una visione del tratto digerente interessato dall’interno grazie a un tubo flessibile.
  • Breath Test per l'intolleranza al lattosio: test non invasivo per diagnosticare questa intolleranza che può creare problemi simili a quelli causati dalla sindrome dell'intestino irritabile, tra cui dolori addominali, gas e diarrea.
  • Test del respiro per la proliferazione batterica: questo test può anche determinare se si ha una proliferazione batterica intestinale. 

Sintomi della IBS

I sintomi più comuni del colon irritabile includono:

  • dolore addominale con crampi;
  • gonfiore;
  • meteorismo;
  • tenesmo, ovvero la sensazione di dover andare in bagno non seguita da evacuazione;
  • muco nelle feci;
  • stitichezza;
  • diarrea;
  • alternanza tra stitichezza e diarrea.

I sintomi più gravi includono perdita di peso, reflusso gastroesofageo, o GERD, vomito e dolore che non si allevia con l’espulsione di gas o con l'evacuazione intestinale.

Cura e trattamento della sindrome del colon irritabile

Tra gli interventi essenziali per ridurre notevolmente i sintomi del colon irritabile vi sono:

  • L’uso di farmaci prescritti da un medico a seconda dei sintomi predominanti.
  • La dieta
  • L’assunzione di probiotici
  • L’idratazione
  • L’attività fisica
  • Interventi e tecniche per la gestione dello stress e la promozione del benessere mentale

Vediamoli più nel dettaglio dei prossimi paragrafi. 

Miglior farmaco colon irritabile

Trattamenti farmacologici

A seconda della tipologia di IBS di cui si soffre, ci possono essere interventi farmacologici diversi, in particolare:

  1. la farmacoterapia per l’IBS con diarrea prevede solitamente antidiarroici, sequestranti degli acidi biliari, antibiotici ad azione intestinale come la rifaximina e probiotici;
  2. nella farmacoterapia per l’IBS con stitichezza si consigliano solitamente fibre solubili e lassativi osmotici;
  3. la farmacoterapia per gestire il dolore e le cause psicosomatiche prevede antispastici, antidepressivi triciclici e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.

Prima di assumere qualunque tipo di terapia farmacologica o integratore, se vi sono sintomi di colon irritabile è sempre fondamentale rivolgersi a un medico per la prescrizione di una terapia personalizzata e adatta ai propri bisogni. 

Stile di vita per la sindrome del colon irritabile

Il National Institute for Health and Care Excellence per i pazienti con IBS consiglia pasti frequenti e poco abbondanti, una corretta masticazione. Al contrario sconsiglia i digiuni prolungati e il consumo troppo veloce dei pasti.

L’assunzione di una giusta quantità di acqua (circa 2 litri al giorno) inoltre è raccomandata per agevolare una corretta peristalsi intestinale ed aiutare le feci ad assumere una consistenza corretta.

In particolare, interventi dello stile di vita che possono migliorare i sintomi della sindrome del colon irritabile:

  • Attività fisica: l’esercizio fisico regolare migliora la motilità intestinale e riduce lo stress. Lo yoga e la camminata all’aria aperta sono esempi di attività che, oltre al benessere fisico, contribuiscono anche al benessere mentale.
  • Tra le tecniche di rilassamento e gli interventi terapeutici troviamo: La respirazione diaframmatica; la meditazione; Percorsi psicologici con figure professionali specializzate.

Cosa mangiare con la sindrome del colon irritabile

Quando si riceve una diagnosi di IBS, è normale chiedersi cosa si può mangiare se si soffre di sindrome del colon irritabile.

Innanzitutto, per gestire i sintomi di una patologia come la sindrome del colon irritabile, è buona cosa rivolgersi a un professionista della nutrizione: le diete fai-da-te che spesso escludono intere categorie di alimenti infatti possono portare a gravi carenze nutrizionali. Un nutrizionista invece può consigliare quali alimenti integrare nella propria dieta e quali invece ridurre o eliminare, bilanciando il resto dell'alimentazione di conseguenza, evitando l'insorgere di conseguenze più o meno gravi. 

Se ti è stata diagnosticata l'IBS e vuoi parlare con un nutrizionista online puoi farlo con Serenis Nutrizione: siamo un centro medico online dove puoi trovare un team di esperti che potrà fornirti un supporto professionale per la gestione della tua patologia. Dopo aver completato il questionario, potrai prenotare il primo colloquio gratuito. Se ti troverai bene con il professionista che ti è stato assegnato, potrai continuare con un percorso nutrizionale con incontri online.

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Cibi consigliati per l'IBS

Gli alimenti a basso contenuto di FODMAP e che si possono consumare in una dieta per la sindrome del colon irritabile sono:

  • verdure come germogli di soia, fagioli verdi, peperone, carota, erbe fresche, cetrioli, lattuga, pomodoro, zucchine;
  • frutta come banana, uva, melone;
  • tra i latticini si possono consumare latte e yogurt senza lattosio, formaggi a pasta dura;
  • fonti proteiche a ridotto contenuto di grassi, ad esempio pollo, tofu, tempeh;
  • pane e cereali come avena, riso o quinoa;
  • mandorle;
  • semi di zucca.

Cibi da evitare se si ha la sindrome del colon irritabile

I cibi da evitare o limitare fortemente sono simili a quelli da evitare in una dieta per chi soffre di colite

Tra gli alimenti che vengono sconsigliati in caso di IBS troviamo:

  • prodotti da forno a base di grano con glutine;
  • cibi processati;
  • dolcificanti;
  • alcolici;
  • caffeina;
  • cibi fritti e molto speziati;
  • legumi, specie quelli non decorticati;
  • verdure come broccoli, cavoli, asparagi, cipolla, aglio, porri, verza;
  • frutta come anguria, susine, pesche, mele;
  • frutta secca come pistacchi e anacardi;
  • latte e derivati.
Esempio di dieta settimanale per colon irritabile

Esempio di una dieta per la sindrome del colon irritabile

La dieta consigliata per il colon irritabile assomiglia per certi versi alla dieta per il morbo di Crohn.

In generale, una dieta FODMAP è consigliata per alleviare i sintomi del colon irritabile.

I FODMAP sono un insieme di zuccheri che non vengono assorbiti correttamente dall'intestino, il che può scatenare fermentazione e acutizzazione dei sintomi.

 COLAZIONESPUNTINOPRANZOSPUNTINOCENA
LunedìPorridge di avena con mirtilli e sciroppo d’aceroBananaFettine di manzo alla griglia con spinaci e carote MandorleSalmone al forno con patate e fagiolini
MartedìSmoothie di yogurt di soia, fragole e latte di mandorla Carote baby Wrap di lattuga con tacchino, cetrioli e pomodori Semi di zuccaRisotto allo zafferano e crumble di tofu croccante
MercoledìPancakes di farina d'avena con yogurt di soia e lamponiCrackers di risoUova sode, fagiolini e pane senza glutineBananaPollo arrosto con zucchine grigliate e quinoa
GiovedìOmelette con spinaci e lievito alimentare Fragole Insalata di riso con ceci decorticati ammollati e cotti, pomodorini e oliveYogurt di coccoFiletto di lonza al forno e peperoni 
VenerdìToast integrale con avocadoKiwi Insalata di quinoa con verdure miste e tonnoMandorleSpaghetti di riso con gamberi e verdure
SabatoSmoothie di banana, spinaci e latte di mandorla Gallette di quinoa soffiataRiso venere con tempeh e peperoniNociFiletto di pesce bianco con cime di rapa e pane integrale
DomenicaMuesli senza glutine con yogurt e frutta fresca Semi di zuccaInsalata di avena con feta, cetrioli e pomodoriniYogurt di mandorlePollo alla griglia con riso basmati e carote

Se si soffre di colon irritabile e si desidera una linea guida personalizzata per gestire la propria alimentazione con tranquillità è bene affidarsi a un nutrizionista che stilerà una dieta sulle esigenze specifiche della persona e fornirà consigli professionali al bisogno.

 

Fonti:

Alcune domande che potresti avere