La calvizie è un problema molto diffuso, che può incidere negativamente sulla propria autostima.
In questo articolo ne vedremo le cause e i possibili trattamenti.
Cos’è la calvizie?
La calvizie, o alopecia, è una condizione caratterizzata dal diradamento o dalla perdita di capelli. Esistono diversi tipi di calvizie, e possono colpire uomini e donne.
In questo articolo ci concentreremo sull’alopecia androgenetica, la forma più comune.
I tipi di calvizie
Esistono diversi tipi di calvizie, che si differenziano per incidenza e caratteristiche. RIcordiamo in particolare:
- Alopecia androgenetica. Come accennato è la forma di calvizie più comune. Si caratterizza con un diradamento progressivo dei capelli soprattutto nell’area frontale e superiore del cuoio capelluto. Si stima colpisca circa l’80% degli uomini e circa il 50% delle donne nel corso della loro vita;
- Alopecia areata. Si tratta di un tipo di alopecia causata da un disturbo autoimmune, che provoca una perdita di capelli “a chiazze” e improvvisa. Può non coinvolgere unicamente il cuoio capelluto, ma qualunque zona del corpo provvista di peli;
- Alopecia da trazione. Perdita di capelli causata da eccessiva e prolungata tensione sui follicoli piliferi, tendenzialmente dovuta ad acconciature troppo strette – come code di cavallo molto strette, trecce, chignon -, e/o uso di prodotti eccessivamente aggressivi;
- Alopecia diffusa. Diradamento improvviso e uniforme dei capelli su tutto il cuoio capelluto;
- Alopecia da stress, o alopecia psicogena. Perdita di capelli che si verifica in risposta a situazioni di grande stress, fisico e/o emotivo – come interventi chirurgici, cambiamenti ormonali, lutti, ansia cronica e così via (Siracusa & Landsberg, 2020);
- Alopecia fibrosante. Forma di alopecia che provoca una perdita di capelli progressiva nella regione frontale del cuoio capelluto, con l’attaccatura dei capelli che tende ad “arretrare”. Può essere collegata a perdita di altri peli e sopracciglia, e tende a colpire soprattutto le donne nel periodo post-menopausa (Porriño-Bustamante et al., 2021).
A cosa è dovuta la calvizie?
Le cause della calvizie possono essere diverse, e non sono sempre facili da individuare. Tra le cause principali di alopecia androgenetica, maschile e femminile, ricordiamo:
- Familiarità e predisposizione genetica;
- Disfunzioni ormonali, ad esempio causate dalla menopausa o da patologie del sistema endocrino;
- Malattie o disturbi;
- Carenze nutrizionali;
- Infezioni a carico del cuoio capelluto;
- Assunzione di alcuni tipi di farmaci o trattamenti farmacologici, ad esempio quelli utilizzati per le terapie oncologiche.
Poiché anche una dieta errata può causare o favorire la perdita di capelli, può essere opportuno consultare un biologo nutrizionista per valutare la propria salute nutrizionale.
Sintomi della calvizie
I sintomi della calvizie sono abbastanza semplici da individuare, e includono:
- Diradamento più o meno graduale dei capelli. Non esiste un momento univoco in cui quest’ultimo può iniziare, e può verificarsi anche nell’adolescenza. Negli uomini il diradamento tende ad iniziare dalla parte superiore del capo e dalle tempie, mentre nelle donne tende ad iniziare con un assottigliamento della zona centrale del cuoio capelluto;
- Arretramento dell’attaccatura dei capelli;
- Capelli sottili, fragili o deboli;
- Perdita localizzata di capelli, “a chiazze”, come accade ad esempio nell’alopecia areata;
- Prurito o fastidio, qualora la calvizie sia provocata da irritazioni o infezioni;
- Caduta di capelli eccessiva durante il lavaggio, o mentre ci si pettina.
Diagnosi della calvizie
Il compito di diagnosticare la calvizie sta al dermatologo. Solitamente la diagnosi inizia con un esame del cuoio capelluto e della storia clinica del paziente.
A seconda di ciò che deciderà il professionista, potrà essere necessario sottoporsi ad alcuni esami, come esami del sangue, analisi del cuoio capelluto (dermatoscopia), oppure analisi dei capelli (analisi tricologica).
Cure e trattamenti
Come si cura la calvizie? La risposta non è univoca, e dipende dalle cause sottostanti. Per questo è fondamentale chiedere un consulto ad un professionista. In alcuni casi quest’ultimo potrà ritenere opportuno prescrivere dei farmaci specifici per contrastare la caduta di capelli, come la finasteride.
Generalmente, però, le strade sono due: l’uso di integratori appositi, che possano aiutare a migliorare la salute dei capelli e aiutare la ricrescita, se possibile, oppure la chirurgia.
Integratori per l’alopecia
Gli integratori per la salute dei capelli possono aiutare molto in alcuni casi di alopecia.
In particolare, possono essere utili gli integratori a base di:
- Biotina;
- Zinco, spesso usato per i capelli diradati;
- Ferro, qualora la perdita di capelli sia causata da anemia;
- Vitamina B12, in caso la perdita di capelli sia causata da carenze nutrizionali.
Chirurgia
Un’altra strada che è possibile seguire è il trapianto di capelli. Si tratta di un vero e proprio intervento chirurgico, in cui si “trasferiscono” dei capelli da zone più folte a zone in cui, invece, la crescita è diradata.
Esistono due metodologie principali:
- FUT, Follicolar Unit Transplantion. Con questa tecnica si preleva una striscia di pelle da cui vengono estratti i follicoli;
- FUE, Follicular Unit Extraction. I follicoli vengono estratti e trapiantati singolarmente.
Gli effetti del trapianto di capelli tendono a vedersi da sei mesi ad un anno dopo l’intervento. Va inoltre tenuto presente che la calvizie può continuare a progredire anche dopo il trattamento, il che renderebbe necessarie ulteriori sedute chirurgiche.
Il costo di un trapianto di capelli in Italia è molto variabile, ma in media va dai 2.000 agli 8.000 euro.
Prevenzione della calvizie
Nonostante spesso sia causata da fattori genetici, e quindi non controllabili, è comunque possibile prevenire la calvizie:
- Usare prodotti di buona qualità, e specifici per la cura dei capelli;
- Evitare trattamenti troppo aggressivi sui capelli, e per tempi prolungati;
- Gestire lo stress;
- Adottare uno stile di vita sano, adottando un’alimentazione equilibrata e priva di carenze di sorta;
- Sottoporsi a controlli periodici.
Fonti:
- Olimjonovna, T. F., Rustamjonovna, T. P., & Zafarovna, I. S. (2023, December 6). Causes leading to baldness and how to deal with them. https://miastoprzyszlosci.com.pl/index.php/mp/article/view/2046
- Chen, Y., Hysi, P., Maj, C., Heilmann-Heimbach, S., Spector, T. D., Liu, F., & Kayser, M. (2022). Genetic prediction of male pattern baldness based on large independent datasets. European Journal of Human Genetics, 31(3), 321–328. https://doi.org/10.1038/s41431-022-01201-y
- British Society for the History of Pharmacy. (n.d.). Baldness: A brief history of treatments, from antiquity to the pr. . .: Ingenta Connect. https://www.ingentaconnect.com/content/bshp/ph/2019/00000049/00000001/art00003
- Porriño-Bustamante, M. L., Fernández-Pugnaire, M. A., & Arias-Santiago, S. (2021). Frontal fibrosing alopecia: A review. Journal of Clinical Medicine, 10(9), 1805. https://doi.org/10.3390/jcm10091805
- Siracusa, C., & Landsberg, G. (2020). Psychogenic diseases. In Springer eBooks (pp. 567–581). https://doi.org/10.1007/978-3-030-29836-4_29
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.