Clearance della creatinina: esame, risultati e interpretazione

La clearance della creatinina è un parametro utile per valutare la funzionalità renale. Si ottiene combinando i valori di creatinina nel sangue e nelle urine raccolte in 24 ore.

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clearance della creatinina

La clearance della creatinina permette di stimare quanto sangue viene filtrato dai reni ogni minuto. È un parametro che può essere utile per valutare il funzionamento dei reni in modo più accurato rispetto ai soli esami del sangue.

Cos'è la clearance della creatinina

La clearance della creatinina è un esame che serve a stimare la capacità dei reni di filtrare il sangue. Si calcola valutando la quantità di creatinina presente nelle urine raccolte in 24 ore e nel sangue prelevato nello stesso intervallo di tempo.

La creatinina è infatti una sostanza di scarto prodotta in maniera costante dal metabolismo muscolare. 
Venendo eliminata quasi esclusivamente dai reni, misurarne i livelli permette di ottenere una stima della velocità con cui questi organi riescono a eliminare le scorie. Quest’ultima è la cosiddetta velocità di filtrazione glomerulare (GFR). 
Nonostante il nome simile, non va confusa con la creatina.

Il valore della clearance della creatinina viene espresso in millilitri al minuto (ml/min), e si ottiene attraverso una formula che, tramite un calcolo, mette in relazione tre parametri: 

  • La concentrazione di creatinina nelle urine;
  • Il volume totale dell’urina raccolta nell’arco di 24 ore;
  • La concentrazione di creatinina nel sangue nello stesso intervallo di tempo. 

Come si svolge l'esame?

L’esame della clearance della creatinina viene svolto tramite la raccolta di tutte le urine emesse nell’arco di 24 ore e in un prelievo di sangue effettuato al termine di questo periodo. 

La raccolta delle urine si svolge, in genere, a casa propria, tramite un contenitore fornito dal laboratorio e che occorre conservare in un luogo fresco.
È fondamentale raccogliere ogni minzione durante tutto l’arco delle 24 ore, senza dimenticanze. Durante questo lasso di tempo, comunque, si può continuare a svolgere le proprie normali attività quotidiane.

Dopo la raccolta, si consegna il campione e si esegue l’esame del sangue, tramite un prelievo di sangue venoso. Quest’ultimo rileva la cosiddetta creatinina sierica, cioè la sua concentrazione nel plasma

A cosa serve l’esame della clearance della creatinina? Quando svolgerlo?

La clearance della creatinina serve a stimare con precisione la capacità dei reni di filtrare il sangue. Questo parametro, una volta individuato, aiuta a identificare la presenza di eventuali disfunzioni a carico dei reni, oppure a monitorare l’evoluzione di malattie già diagnosticate.

Fa parte, insomma, di quella serie di esami per la funzionalità renale.

Il test viene prescritto soprattutto in quei casi in cui l’eGFR (la stima della filtrazione glomerulare basata solo su un prelievo di sangue) non sia attendibile. Può capitare, per esempio, per quelle persone con una massa muscolare molto bassa o molto alta.

Ci sono poi alcuni sintomi sospetti che possono portare il medico a prescrivere un esame della clearance della creatinina, e in particolare:

  • Gonfiore di mani e piedi;
  • Pressione alta;
  • Variazioni della quantità di urina prodotta;
  • Presenza di schiuma o di sangue nelle urine;
  • Inappetenza;
  • Stanchezza persistente. 

Inoltre, vi sono delle condizioni in cui può essere necessario controllare regolarmente e in maniera accurata la funzionalità dei reni tramite degli esami appositi, e in particolare in caso di:

  • Insufficienza cardiaca;
  • Diabete;
  • Ipertensione;
  • Malattie autoimmuni. 

clearance della creatinina

L’interpretazione dei risultati: i valori normali

I valori normali della clearance della creatinina possono variare in base al sesso, all’età, alla massa muscolare e alla superficie corporea della persona. 
Negli adulti, in linea di massima i valori di riferimento sono generalmente compresi tra:

  • 97 e 137 ml/min negli uomini;
  • 88 e 128 ml/min nelle donne.

Clearance della creatinina superiore alla norma: cause e sintomi

Un valore di clearance della creatinina superiore ai limiti di riferimento non sempre indica la presenza di un problema o di una patologia. 

Infatti, in presenza di alcune condizioni transitorie o fisiologiche, la filtrazione da parte dei reni aumenta rispetto al normale. In genere è asintomatica, e può avvenire:

  • Durante la gravidanza;
  • A seguito di attività fisica intensa;
  • In presenza di alimentazione sbilanciata, in particolare eccessivamente ricca di proteine;
  • In presenza di ipertrofia muscolare;
  • Qualora si assumano alcuni tipi di farmaci, ad esempio i corticosteroidi.

Tuttavia, dei valori di clearance della creatinina alti possono essere presenti anche nei primi stadi del diabete mellito.

Clearance della creatinina inferiore alla norma: cause e sintomi

Una clearance della creatinina inferiore ai valori di riferimento segnala, invece, una ridotta capacità dei reni di filtrare il sangue. Si tratta di una condizione potenzialmente pericolosa, che può indicare un danno renale in corso o un’insufficienza renale, sia acuta che cronica. 
Quanto più il valore risulta basso rispetto alla norma, tanto più è compromessa la funzione renale. 

La condizione, nelle fasi iniziali, è asintomatica, il che la rende particolarmente insidiosa, Quando compaiono i sintomi, in genere, si è già in presenza di danni renali mediamente avanzati, e che richiedono attenzione medica immediata. In particolare, si può assistere alla comparsa di:

  • Gonfiore alle estremità del corpo, in particolare mani, piedi e caviglie;
  • Pressione alta;
  • Senso di nausea apparentemente ingiustificato;
  • Inappetenza e debolezza persistenti;
  • Senso di stanchezza persistente e ingiustificato;
  • Alterazioni nella frequenza della minzione;
  • Presenza di sangue e/o schiuma nelle urine. 

Anche l’assunzione di alcuni farmaci può contribuire alla riduzione dei valori di clearance della creatinina. Parliamo, in particolare, dei farmaci potenzialmente tossici a livello renale, come alcuni antibiotici (aminoglicosidi), chemioterapici e antinfiammatori. 

Alcune domande che potresti avere