Acido fosfatidico: proprietà e controindicazioni

L’acido fosfatidico è una sostanza prodotta dall’organismo e spesso usata come integratore per sportivi, in quanto favorirebbe l’incremento della massa muscolare e il recupero post-allenamento. Tuttavia, proprietà ed eventuali controindicazioni sono ancora in parte da confermare scientificamente.

acido fosfatidico

L’acido fosfatidico è una sostanza prodotta dall’organismo e spesso usata come integratore per sportivi, in quanto favorirebbe l’incremento della massa muscolare e il recupero post-allenamento. Tuttavia, proprietà ed eventuali controindicazioni sono ancora in parte da confermare scientificamente.

Cos'è l'acido fosfatidico?

L’acido fosfatidico è un tipo di grasso presente nelle cellule, che svolge delle funzioni per quanto riguarda la comunicazione tra di esse

In particolare, aiuterebbe ad attivare il cosiddetto mTOR, un enzima che regola il funzionamento e la crescita cellulare, nonché la sintesi delle proteine.

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A cosa serve l'acido fosfatidico?

L’acido fosfatidico svolge diverse funzioni all’interno del nostro organismo, e in particolare:

  • Attiva l’enzima mTOR, che regola la crescita e il rinnovo cellulare;
  • Può, potenzialmente, supportare l’aumento della massa muscolare, sebbene questa funzione, come vedremo, sia messa in discussione dalle evidenze scientifiche;
  • Favorisce la produzione di proteine nei muscoli, motivo per cui si ipotizza possa migliorare il recupero post-allenamento;
  • Favorisce la comunicazione tra le cellule.

L'acido fosfatidico nel body building: modalità e dosaggi

Gli sportivi che decidono di assumere acido fosfatidico ne assumono, solitamente, circa 750 mg al giorno, generalmente ripartiti in:

  • 450 mg prima dell’allenamento;
  • 300 mg dopo l’allenamento.

Tuttavia, quantità e dosaggi vengono, solitamente, adeguati alla propria dieta e indicati eventualmente dal proprio nutrizionista.

Vale tuttavia la pena ricordare che non esistono integratori “miracolosi”, e che gran parte dei benefici vengono ottenuti seguendo un allenamento adatto alle proprie capacità e ai propri obiettivi, e seguendo una dieta adeguata e personalizzata

In questo, Serenis può essere un valido supporto grazie al suo servizio di consulenza nutrizionale. Il primo colloquio conoscitivo con un biologo nutrizionista qualificato è totalmente gratuito.

acido fosfatidico

I benefici dell'acido fosfatidico

L’acido fosfatidico aiuterebbe a stimolare la sintesi delle proteine, favorirebbe il recupero post-allenamento e aiuterebbe a incrementare la massa muscolare, migliorando la composizione corporea. Per questo motivo, viene spesso utilizzato come integratore da parte di atleti e bodybuilder.

Riguardo quest’ultimo punto, tuttavia, esistono poche evidenze scientifiche. Queste ultime a loro volta affermano che, attualmente, gli studi scientifici non supportano l’assunzione di questa sostanza per migliorare la composizione corporea, né nei soggetti giovani, né nei soggetti anziani (Teixeira et al., 2021). 

Dove si trova?

L’acido fosfatidico viene prodotto naturalmente dall’organismo, ma può essere in minima parte assunto anche con la dieta. Si trova infatti all’interno delle brassicacee, come i cavoli, il cavolfiore, i ravanelli.

I rischi e le controindicazioni

Attualmente non esistono studi scientifici che abbiano messo in evidenza quelle che sono le possibili controindicazioni o gli effetti collaterali dell’assunzione di acido fosfatidico a lungo termine. Tuttavia viene generalmente sconsigliato in caso di:

  • Presenza di alcune patologie, ad esempio l’endometriosi, a causa degli elevati livelli già presenti nell’organismo;
  • Terapie farmacologiche;
  • Gravidanza;
  • Allattamento.

L’acido fosfatidico fa male?

Purtroppo ad oggi non è chiaro se l’assunzione diquesta sostanza a lungo termine “faccia male”. Pertanto, è fondamentale:

  • Attenersi alle indicazioni del proprio medico e del proprio nutrizionista;
  • Attenersi ai dosaggi indicati dal proprio nutrizionista, e presenti sulla confezione, senza eccedere;
  • Consultare il proprio medico prima di iniziare ad assumerne.

Fonti:

  • Knudsen, J. R., Fritzen, A. M., James, D. E., Jensen, T. E., Kleinert, M., & Richter, E. A. (2019). Growth Factor-Dependent and -Independent Activation of mTORC2. Trends in Endocrinology and Metabolism, 31(1), 13–24. https://doi.org/10.1016/j.tem.2019.09.005
  • Teixeira, F. J., Tavares, N., Matias, C. N., & Phillips, S. M. (2021). The effects of phosphatidic acid on performance and body composition - a scoping review. Journal of Sports Sciences, 40(3), 364–369. https://doi.org/10.1080/02640414.2021.1994769
  • Zhukovsky, M. A., Filograna, A., Luini, A., Corda, D., & Valente, C. (2019). Phosphatidic acid in membrane rearrangements. FEBS
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