Cos’è e da dove nasce la dieta plank?
La dieta plank è un regime alimentare, o dieta, iperproteica, che promette di far dimagrire di 9kg in 14 giorni, senza riprenderli per i successivi 3 anni. Questa dieta, che mira a “cambiare” il comportamento del metabolismo, impone di assumere solo proteine, non bilanciate con assunzione di grassi e carboidrati, non è considerato un metodo salutare per il dimagrimento, anzi una dieta sbilanciata e pericolosa.
Il nome on ha nessun legame con il fisico tedesco Max Plank, invece deriva dal nome dell’ospedale americano dove è nata la teoria di questa dieta.
La dieta plank è una dieta iperproteica. Cosa vuol dire? Significa che la dieta fa apportare un quantitativo di proteine nettamente superiore alla media e ai consigli per una sana alimentazione. Questa dieta elimina completamente, o riduce in maniera netta, l’assunzione di carboidrati, olio, e grassi. Inoltre il piano alimentare non fa alcun riferimento alle grammature degli alimenti, ne propone alcun tipo di attività fisica in parallelo alla dieta, ed è identico per ogni sesso, età, costituzione, indice BMI e peso.
Differenza tra dieta plank e dieta chetogenica
Spesso la dieta plank e la dieta chetogenica vengono confuse e considerate identiche, ma sono molto diverse tra loro.
Nella dieta chetogenica infatti, l’organismo brucia i grassi per generare energia, e crea un alto numero di corpi chetonici (che nel normale funzionamento dell’organismo vengono creati in piccolissime quantità). La dieta chetonica è una dieta iperproteica sì, ma anche iperlipidica e ipocalorica.
Inoltre, a differenza della dieta plank, la dieta chetogenica non viene utilizzata solo da persone che vogliono dimagrire, ma anche da coloro che soffrono di iperglicemia, sindrome metabolica, ipertensione, ipertrigliceridemia, e sindrome dell’ovaio policistico. Esistono invece anche diete per chi vuole ingrassare.
Come funziona la dieta plank?
La dieta plank è una dieta di dimagrimento ultraveloce. Lo schema della dieta plank prevede una durata del piano alimentare per due settimane, ripetendo lo stesso stesso menu sia nella prima che nella seconda settimana. Di norma la dieta plank non si protrae per più di due settimane, tempo sufficiente per vedere i benefici, ed oltre il quale sarebbe difficile continuare un regime alimentare così duro.
Dai dati delle persone che si sono sottoposte a questo regime alimentare, se consideriamo solo i risultati delle due settimane, possiamo affermare che la dieta plank funzioni. Tuttavia ci sono e ci sono state diverse prese di posizione contro questa dieta e sui rischi e le controindicazioni che essa porta con se.
Esempio di menu settimanale
Andiamo a vedere come si mangia durante la dieta plank.
GIORNO | PRIMA COLAZIONE | PRANZO | CENA |
---|---|---|---|
Lunedì | Caffè amaro a volontà (sono ammessi dolcificanti diversi dallo zucchero) | Due uova sode e spinaci (saltati in padella) | Una bistecca grande alla griglia, insalata con sedano e finocchi |
Martedì | Caffè nero amaro e una fetta di pane | Una bistecca grande, insalata, e frutta di stagione | Prosciutto cotto in quantità (non c’è un limite) |
Mercoledì | Caffè nero amaro e una fetta di pane | Due uova sode, insalata e pomodori | Prosciutto cotto e insalata |
Giovedì | Caffè nero amaro e una fetta di pane | Un uovo sodo, carote crude o bollite, e formaggio svizzero | Frutta a piacere e yogurt magro |
Venerdì | Caffè amaro, carote al limone | Pesce al vapore e pomodori | Una bistecca con insalata |
Sabato | Caffè nero amaro e una fetta di pane | Pollo alla griglia | 2 uova sode, carote |
Domenica | Tè con succo di limone | Una bistecca alla griglia, qualsiasi tipo di frutta (preferibilmente di stagione) | Il cosiddetto cheat meal. Mangia tutto quello che desideri |
Il menu va ripetuto identico anche nella seconda settimana, dall’ottavo al quattordicesimo giorno. Dal quindicesimo giorno in poi si può tornare a mangiare come prima.
Le uniche parti della dieta da considerarsi flessibili sono:
- la cena della domenica, dove si può mangiare quello che si preferisce.
- i pasti con la frutta, dove si può scegliere la frutta che si preferisce.
Inoltre è consigliabile bere almeno 2 litri d’acqua al giorno durante la dieta plank, perché un eccesso di proteine potrebbe compromettere le funzionalità renali.
Il periodo di mantenimento
Nel piano alimentare plank non esiste un vero periodo di mantenimento. L’unica raccomandazione è quella di evitare di assumere alcolici ed eccessi di zuccheri e carboidrati, con una dieta di tipo low carb.
La dieta plank funziona?
Considerando la mera perdita di kg la dieta plank potrebbe essere considerata una dieta che funziona. Essendo una dieta fortemente sbilanciata e restrittiva rispetto ad un regime alimentare normale, l’unico caso in cui potrebbe non esserci una perdita di peso, è se la persona che vi si sottopone non riuscisse a seguire la dieta correttamente.
Tuttavia, la dieta plank non può essere considerata una dieta sana per la salute dell’organismo, e ha forte rischio di vanificare in breve tempo i risultati.
Quanti kg si perdono in una settimana di dieta plank?
La dieta plank promette di perdere 9kg alla settimana. Cercando le testimonianze delle persone che hanno svolto tale dieta in rete, molti affermano di aver perso effettivamente dai 6 ai 9kg.
L’effetto yo-yo
Non essendoci un periodo di mantenimento prestabilito, uno dei rischi più grandi della dieta plank è quello di riprendere in breve tempo il peso perduto. Questo effetto viene definito “effetto yo-yo”. Il motivo per cui si rischia di riprendere subito il peso perso, è perché con la dieta plank il peso viene perso in un lasso di tempo troppo ridotto.
Per questo motivo, per chi vuole dimagrire nel lungo termine, sono consigliare diete diverse, dove si ha una perdita di peso più sana e graduale.
Dieta Plank: testimonianze di chi l’ha provata
Online si possono trovare varie testimonianze di persone che hanno svolto un programma alimentare di dieta plank, alcune molto positive, molte negative.
Quali sono i rischi e gli effetti collaterali della dieta plank?
In generale se non si soffre di problemi al fegato o ai reni, e si svolge un livello di attività fisica basso o moderato, una dieta iperproteica, come la dieta plank, non dovrebbe causare effetti nocivi all’organismo. Ma, anche in soggetti sani, si rischia di avere una tendenza all’ipoglicemia, alla disidratazione o alla chetoacidosi, nonché un deficit di sali minerali e vitamine, insieme a scarsezza di fibre. Questi elementi possono causare problemi come: fame, debolezza, astenia, crampi, gastrite e problemi di insonnia.
Un altro potenziale effetto collaterale della dieta plank è quello di ritrovarsi con un alto livello di colesterolo nel sangue. Ciò può portare nei casi più gravi ad insorgenza di arteriosclerosi.
Scopri invece come funzionano la dieta vegana e la dieta Fodmap.
Chi dovrebbe evitare la dieta plank?
Per soggetti che soffrono di ipercolesterolemia (scopri invece le diete per colesterolo alto), diabete, epatopatie o nefropatie, iperuricemia non è consigliabile intraprendere una dieta iperproteica come il menu plank.
Inoltre la dieta plank viene sconsigliata anche per persone che sono in fase di accrescimento, gestanti, sportivi, o persone che svolgono una attività lavorativa molto pesante.
Infine, la volontà di perseguire una dieta così estrema, spesso cela delle ragioni psicologiche dietro a questa scelta, che possono andare da problemi di bassa autostima, disturbi del comportamento alimentare, o una sofferenza emotiva per cui il soggetto vuole raggiungere un’immagine corporea diversa dalla sua. Per lavorare su problemi come questi puoi provare ad utilizzare Serenis e parlare con un professionista specializzato in queste tematiche.
Manuela Amato è una nutrizionista specializzata in pazienti cardiopatici.
Laureata in Alimentazione e Nutrizione Umana, ha sei anni di esperienza presso il Centro Cardiologico Monzino-IRCCS di Milano.
Ha conseguito un Dottorato in Terapie Avanzate Biomedico-Chirurgiche e continua a formarsi per mantenere aggiornate le sue competenze nel campo nutrizionale.