La dieta ipolipidica è un tipo di alimentazione a basso contenuto di grassi, o lipidi. In particolar modo vengono ridotti i grassi saturi.
Cos’è una dieta ipolipidica?
Una dieta ipolipidica è un tipo di alimentazione che può essere seguita a breve o lungo termine, a basso contenuto di grassi – i cosiddetti lipidi.
In gergo viene anche chiamata dieta senza grassi, ma è errato: tendenzialmente i grassi vengono fortemente ridotti, ma non eliminati del tutto. Questo poiché anche i lipidi contengono sostanze essenziali per il buon funzionamento dell’organismo, ed eliminarli del tutto potrebbe portare a complicanze anche gravi. Una dieta ipolipidica dunque comprende una quantità di grassi del 25% o inferiore rispetto alla totalità dei macronutrienti. Solitamente non viene utilizzata come dieta per ingrassare, ma, piuttosto, per trattare sovrappeso o obesità, ginoide o androide.
La dieta ipolipidica andrebbe dunque concordata con un professionista qualificato, in grado di elaborarla e di stilare un piano nutrizionale povero di grassi ma allo stesso tempo equilibrato.
Quali sono le tipologie di grassi?
Distinguiamo tre tipologie di grassi che introduciamo nel nostro organismo tramite l’alimentazione:
- Grassi monoinsaturi. Sono presenti nell’olio vegetale e nella frutta secca. In gergo vengono anche definiti “grassi buoni”, poiché nelle corrette quantità aiutano a sostituire nel sangue il colesterolo LDL – che in quantità elevate può ostruire i vasi sanguigni – con il colesterolo HDL, innocuo. La dieta Mediterranea predilige l’assunzione dei grassi monoinsaturi, in particolare tramite l’assunzione di olio d’oliva.
- Grassi polinsaturi. Sono presenti negli oli vegetali, nei pesci azzurri e nella frutta secca. Anch’essi, se assunti nelle giuste quantità, possono aiutare a ridurre le quantità di colesterolo presenti nel sangue.
- Grassi saturi. Sono i cosiddetti grassi “dannosi”, poiché contribuiscono ad elevare i livelli di colesterolo nel sangue. Sono presenti nei latticini, nella carne e nella maggioranza degli snack o pasti confezionati. Una dieta ad alto contenuto di grassi saturi è particolarmente dannosa e pericolosa, in quanto aumenta notevolmente il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari o obesità. Un consumo elevato di grassi saturi può inoltre far insorgere o aggravare il reflusso gastroesofageo.
I grassi andrebbero eliminati dalla dieta?
I grassi non andrebbero assolutamente eliminati del tutto dalla dieta. Soprattutto, ciò non andrebbe fatto senza l’adeguato supporto di un professionista della nutrizione. Eliminare del tutto i grassi dalla propria dieta danneggerebbe l’organismo in quanto, come abbiamo visto, se assunti in giuste quantità apportano notevoli benefici all’organismo.
Cos’è un pasto ipolipidico?
Un pasto ipolipidico è un pasto a basso contenuto di grassi. Tendenzialmente, si considera ipolipidico un pasto che contiene tre grammi o meno di grassi per ogni cento calorie (Bhandari P., 2023).
Tipici esempi di pasti ipolipidici sono composti per la maggior parte da:
- Frutta e verdura, come insalatone e macedonie non condite con olio o zuccheri;
- Uova;
- Legumi;
- Carne bianca privata della pelle;
- Pesce azzurro.
Anche molte ricette tipiche della dieta vegana sono adatte ad una dieta povera di grassi, ad esempio il chili di patate e fagioli, oppure la zuppa di lenticchie.
Cosa si può mangiare in una dieta ipolipidica?
In una dieta ipolipidica andrebbero evitati, o limitati fortemente, gli alimenti ad alto contenuto di grassi saturi. Occorre tuttavia evitare di affidarsi al fai-da-te, come spesso avviene per quanto riguarda le diete alimentari, e affidarsi ad un professionista della nutrizione.
Quest’ultimo sarà in grado di stilare una dieta bilanciata, corretta, adatta allo stato di salute, alle esigenze e alle preferenze del paziente. In particolare, potrà tenere conto della presenza di sensibilità alimentari o guidare il paziente nell’effettuare appositi test per le intolleranze qualora lo ritenesse necessario.
Le diete ipolipidiche sono restrittive o noiose?
Le diete a basso contenuto di grassi vengono spesso percepite come noiose, composte solamente da insalate e verdure scondite.
Si tratta di una credenza popolare, del tutto falsa: per questo, e soprattutto qualora fosse necessario adottare tale tipo di dieta per il trattamento di obesità e malattie, è assolutamente necessario rivolgersi ad un professionista. Soprattutto, è cruciale evitare di fidarsi delle diete cosiddette “miracolose” che promettono di perdere peso in poco tempo e senza particolare rinunce, oppure alle diete sbilanciate come la dieta plank, al dieta dello yogurt e alcuni tipi di dieta low-carb.
Cosa mangiare per una dieta povera di grassi?
Dunque, cosa è possibile mangiare nella dieta ipolipidica e cosa sarebbe meglio evitare?
Oltre agli alimenti citati poc’anzi, occorre evitare di affidarsi ad alcune tipologie di alimenti pronti che le aziende pubblicizzano come, appunto, “a basso contenuto di grassi”.
Questo perché molti di questi alimenti sono ad alto contenuto di carboidrati raffinati, il cui consumo eccessivo può causare ipertrigliceridemia o disturbi del metabolismo come la sindrome metabolica.
Adottare diete ipolipidiche ma ad alto contenuto di carboidrati può essere ugualmente dannoso per la salute, aumentando il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari.
È dunque buona norma favorire pasti preparati in prima persona seguendo le linee guida stilate dal proprio nutrizionista di riferimento, in modo da controllare per quanto possibile le porzioni, i condimenti e la loro composizione.
Qualora il professionista lo ritenesse necessario, a seconda dello stato di salute del paziente potrebbe ritenere necessaria la prescrizione di appositi integratori alimentari, da associare al piano alimentare.
Qual è il vantaggio di avere una alimentazione ipolipidica?
Seguire una dieta ipolipidica stilata da un professionista ha dei vantaggi sulla salute ormai accertati dagli studi scientifici. Tra questi:
- Minore rischio di sviluppare malattie cardiovascolari;
- Minore rischio di sviluppare sovrappeso o obesità. Inoltre, è ormai stato attestato che adottare una dieta ipolipidica bilanciata consenta di trattare efficacemente l’obesità nella maggioranza dei casi, purché il paziente venga seguito regolarmente da un professionista della nutrizione;
- Minore rischio di sviluppare cancro o tumori. In particolare, una dieta ricca di grassi saturi è associata ad un rischio più elevato di contrarre cancro al colon, alla prostata e al seno.
Quali sono i cibi grassi da evitare?
I cibi ad alto contenuto di grassi che andrebbero evitati o fortemente limitati sono, in particolare:
- Carni rosse e insaccati;
- Fritture;
- Burro, margarina, panna;
- Dolci e snack confezionati.
Attenzione però: tali cibi non vanno demonizzati. Mangiare un piatto di patatine fritte, un gelato con la panna o una merendina ogni tanto non fa “male” alla salute di per sé.
Tuttavia questi alimenti andrebbero consumati in quantità idonee, e limitate a due o tre volte al mese.
Fonti:
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- Pirozzo, S., Summerbell, C., Cameron, C., & Glasziou, P. (2003). Should we recommend low‐fat diets for obesity? Obesity Reviews, 4(2), 83–90. https://doi.org/10.1046/j.1467-789x.2003.00099.x
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- Bhandari, P., & Sapra, A. (2023, February 6). Low fat diet. StatPearls – NCBI Bookshelf. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK553097/
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Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.