Il dietologo è uno dei professionisti della nutrizione cui ci si può rivolgere in Italia. Ma in cosa differisce dal dietista e dal nutrizionista?
Di cosa si occupa il dietologo?
Un dietologo è un medico con una formazione specifica in Scienze dell’Alimentazione. È quindi un laureato in Medicina e Chirurgia, con una specializzazione specifica.
A differenza di altre figure nell’ambito della nutrizione, come il dietista e il nutrizionista, il dietologo è un medico a tutti gli effetti. Come tale, ha quindi l’abilitazione e la facoltà di diagnosticare patologie e prescrivere farmaci.
Ci si può dunque rivolgere a un dietologo non solo per ricevere una dieta personalizzata, ma anche e soprattutto qualora si sospetti o si soffra di patologie anche non direttamente collegate all’alimentazione, come i disturbi del metabolismo. La sua formazione gli consente infatti di indagare lo stato di salute del paziente e di prescrivere una terapia adeguata, eventualmente in combinazione con una dieta.
Il dietologo può esercitare sia nel settore pubblico – è il caso ad esempio dei dietologi che operano presso le ASL –, sia nel settore privato, ad esempio come liberi professionisti.
Per cosa rivolgersi ad un dietologo?
Rivolgersi ad un dietologo è indicato qualora non occorra solamente farsi prescrivere una dieta, ma anche in presenza di patologie.
Ad esempio, in caso si soffra di diabete, obesità o disturbi alimentari. Il dietologo può infatti anche prescrivere analisi specifiche e trattamenti farmacologici, a differenza del dietista e del nutrizionista.
Differenze tra dietologo e dietista
La principale differenza tra dietista e dietologo riguarda la formazione. Il dietologo è infatti un medico, laureato in Medicina e Chirurgia e in seguito specializzato in Scienze dell’Alimentazione.
Il dietista, invece, non è un medico ma un operatore sanitario. Ha quindi una formazione in Dietistica, ma non essendo medico non è abilitato alla diagnosi delle malattie o alla prescrizione dei farmaci. Può, comunque, lavorare in combinazione con i medici, elaborando diete e piani alimentari specifici per soggetti affetti da patologie, seguendo le diagnosi fatte da altri professionisti.
Si tratta, comunque, di due figure che possono offrire supporto a chi desidera affrontare una patologia legata all’alimentazione, oppure desidera migliorare la propria dieta.
Differenze tra dietologo e biologo nutrizionista
Anche per quanto riguarda le differenze tra dietologo e biologo nutrizionista, stanno principalmente nella formazione. Il biologo nutrizionista è infatti laureato in Biologia o equipollenti, e iscritto all’Albo dei Biologi. Anche lui, non essendo un medico, non può diagnosticare malattie o prescrivere farmaci.
Il lavoro del biologo nutrizionista è focalizzato in particolare sulla valutazione dello stato nutrizionale, la composizione corporea e l’educazione alimentare.
Rivolgersi ad un biologo nutrizionista è quindi ideale per chi desideri migliorare le proprie abitudini alimentari, gestire il peso (dimagrendo o prendendo peso), oppure ricevere consigli nutrizionali, soprattutto in assenza di patologie complesse.
Quali sono i settori in cui lavorano i dietologi?
Come accennato, un dietologo può operare sia presso le ASL, sia privatamente. Dipende dalle sue aspirazioni ed, eventualmente, da ulteriori specializzazioni conseguite dopo il percorso di studi “canonico”.
Di base, i dietologi lavorano nelle strutture sanitarie e si occupano di gestire le patologie legate all’alimentazione. Tra queste, l’obesità, il diabete, le malattie metaboliche, ma anche i disturbi del comportamento alimentare.
Altri settori in cui possono lavorare i dietologi comprendono:
- Il settore sportivo. Questi dietologi sono specializzati nell’alimentazione degli atleti, e possono aiutare gli sportivi a migliorare le loro performance e a seguire una dieta adeguata ai loro obiettivi;
- Il settore pediatrico. Sono dunque specializzati nell’alimentazione dei bambini, di solito dagli 0 ai 14 anni circa. Si occupano di educare i genitori sull’importanza di una dieta bilanciata per i bambini e di affrontare problematiche nutrizionali specifiche, come l’obesità infantile o i disturbi della crescita. Possono anche seguire l’alimentazione delle donne incinte, trattando patologie come il diabete gestazionale;
- Il settore geriatrico. Questi dietologi lavorano soprattutto con gli anziani, gestendo le problematiche legate all’alimentazione collegata all’invecchiamento, come le patologie tipiche della terza età, difficoltà digestive e malnutrizione.
Come diventare dietologi?
La domanda, a questo punto, sorge spontanea: come si diventa dietologi? Come accennato, occorre seguire un percorso di studi ben specifico.
Percorso di studi per diventare dietologo
Per diventare dietologi è necessario anzitutto ottenere una laurea in Medicina e Chirurgia, un percorso di studi che dura sei anni. In questo contesto l’aspirante professionista ottiene tutte le nozioni necessarie per comprendere il funzionamento del corpo umano e dei suoi meccanismi, impara a diagnosticare malattie e fornire terapie adeguate e così via.
Dopo la laurea in Medicina e l’iscrizione all’Ordine dei medici, è necessaria una specializzazione in Scienze dell’Alimentazione. La scuola di specializzazione dura quattro anni ed è focalizzata su aspetti strettamente legati alla nutrizione. Tra questi, la composizione e la qualità nutrizionale degli alimenti, e la valutazione delle abitudini e dei comportamenti alimentari.
Una volta terminata la scuola di specializzazione, il professionista può decidere se lavorare in proprio, nel privato, oppure se lavorare nel settore pubblico, ad esempio presso l’ASL. Può inoltre decidere di approfondire la propria formazione tramite Master specifici, una scelta non obbligatoria ma che alcuni decidono di intraprendere.
Stipendio medio del dietologo
Secondo le statistiche disponibili online, lo stipendio medio di un dietologo si aggira intorno ai 2.500 euro netti al mese, per un totale di circa 54.000 euro lordi all’anno.
Tuttavia, queste cifre rappresentano delle stime generali e possono variare sensibilmente in base a diversi fattori.
Per esempio, la retribuzione di un dietologo può essere influenzata dal fatto che operi nel settore pubblico o privato, con quest’ultimo spesso associato a guadagni maggiori.
Anche la specializzazione in ambiti specifici della nutrizione o dell’alimentazione può portare a stipendi più elevati. L’esperienza accumulata nel corso degli anni è un altro elemento che può far lievitare i compensi: i dietologi con molti anni di carriera alle spalle, con una clientela consolidata o con un “buon nome” sulle spalle potrebbero infatti percepire cifre superiori alla media.
Quanto costa rivolgersi a un dietologo?
Il costo di un dietologo dipende da vari fattori, e non è facile dare una risposta univoca. Anche in questo caso, dipende dalla zona, dall’esperienza, dalla specializzazione del medico e così via.
In media, si stima che il costo di una visita dietologica specialistica si attesti attorno ai 130-140 euro, che possono scendere o salire a seconda del professionista o della zona in cui opera.
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.