Il timo è una ghiandola endocrina essenziale per la maturazione dei linfociti T, e fondamentale per il sistema immunitario.
Può sviluppare patologie come tumori (timomi, carcinomi timici), miastenia gravis e sindrome di DiGeorge.
Che cos’è il timo?
Il timo è una ghiandola endocrina che si trova dietro lo sterno, all’altezza del torace. È essenziale per la maturazione dei linfociti T, un tipo di globuli bianchi prodotti dal midollo osseo.
Per questo, il timo è anche uno degli organi fondamentali per il sistema immunitario e per il sistema linfatico.
Una volta raggiunta la pubertà, il timo diviene via via meno attivo, e tende a ridursi di dimensioni.
A cosa serve il timo?
Il timo serve soprattutto per portare a maturazione un particolare tipo di globuli bianchi, i cosiddetti linfociti T.
Vengono prodotti all’interno del midollo osseo, e raggiungono il timo dove maturano, appunto, ed entrano nel flusso sanguigno attraverso il quale raggiungono i linfonodi e i vari organi del sistema linfatico.
Quest’ultimo è una rete di organi e tessuti che si occupano di “liberare” l’organismo dai vari scarti, drenando i fluidi e trasportando i linfociti dove vi è bisogno di loro, ad esempio dove ci sono infezioni.
Come ghiandola endocrina il timo produce anche degli ormoni, tra cui:
- La timopoietina;
- La timosina;
- La timulina;
- Il fattore timico umorale.
Come è fatto il timo? La sua anatomia
Il timo è asimmetrico e composto da due lobi irregolari, destro e sinistro, ciascuno con una serie di piccoli rigonfiamenti anche detti lobuli.
È relativamente grande alla nascita e durante l’infanzia: misura circa 6 centimetri di lunghezza, circa 4 di larghezza per 1 centimetro di spessore. Tende a pesare sui 12-15 grammi, ma può arrivare a pesarne fino a 30 durante la pubertà.
Dopo la pubertà, per via dell’azione degli ormoni sessuali, inizia a ridursi e a diventare abbastanza piccolo.
L’evoluzione del timo con la crescita dell’individuo
Come accennato, il timo tende a cambiare in funzionalità e dimensioni durante la crescita.
È molto attivo e più grande durante l’infanzia e la prima pubertà, ma dopo di essa tende a ridursi in dimensioni, a risultare composto principalmente da tessuto adiposo e a ridurre la propria attività.
Questo processo è detto involuzione timica, e viene causata dall’aumento degli ormoni sessuali presenti all’interno dell’organismo.
Si può vivere senza il timo?
Dipende. Durante l’infanzia il timo è estremamente importante, e se per qualunque motivo – ad esempio a causa di tumori – dovesse venire rimosso, la sua assenza potrebbe causare l’insorgere di infezioni o altre problematiche.
Durante l’età adulta, pur essendo la sua azione ridotta, la sua assenza sembra causare comunque delle problematiche, come una maggiore sensibilità alle infezioni o un peggioramento di eventuali patologie preesistenti (Kooshesh et al., 2023).
Questo, sebbene l’asportazione (la cosiddetta timectomia) possa essere necessaria in presenza di particolari patologie.
Le patologie del timo
Il tipo può, purtroppo, ammalarsi e sviluppare delle patologie.
In particolare ricordiamo:
- I tumori del timo;
- Il tiloma;
- La sindrome di DiGeorge;
- La miastenia gravis.
I tumori del timo
I tumori al timo sono piuttosto rari, e possono dividersi in:
- Timomi, più frequenti. Tendono a crescere lentamente e a interessare anche gli altri organi e tessuti vicini. Sono spesso collegati a miastenia gravis, una malattia autoimmune che tratteremo nei paragrafi seguenti;
- Carcinomi timici. Si tratta di tumori generalmente più aggressivi, e più complessi da trattare. Tendono ad avere una crescita molto rapida, diffondendosi velocemente nel resto del corpo.
Quali sono i sintomi dei tumori del timo?
I sintomi comuni della presenza di tumori al timo sono:
- Sensazione di “mancanza” di respiro;
- Tosse persistente;
- Voce rauca e difficoltà a parlare;
- Dolore localizzato nella parte superiore del torace;
- Gonfiore localizzato al torace, alle braccia, al collo e/o al viso.
La miastenia gravis
La miastenia gravis è una malattia autoimmune che tende a colpire la muscolatura.
È piuttosto rara, e si stima colpisca una persona su 250.000 – 33.000 in Europa, in particolare donne prima dei 40 anni e uomini dopo i 50 anni.
I sintomi di miastenia gravis sono:
- Debolezza muscolare che tende a cambiare di intensità durante la giornata;
- Problemi agli occhi come ptosi (“palpebre cadenti”) o miastenia oculare (visione doppia);
- Difficoltà a parlare, deglutire e masticare;
- Problematiche alle ossa;
- Problemi respiratori.
Si divide principalmente in due tipologie:
- Oculare: colpisce, appunto, la muscolatura che controlla gli occhi;
- Generalizzata: colpisce più gruppi muscolari.
La sindrome di DiGeorge
Si tratta di un disturbo congenito, ovvero presente fin dalla nascita, causato da assenza o sottosviluppo della ghiandola.
La sindrome di DiGeorge causa immunodeficienza grave.
Fonti:
- Farmakidis, C., Pasnoor, M., Dimachkie, M. M., & Barohn, R. J. (2018). Treatment of myasthenia gravis. Neurologic Clinics, 36(2), 311–337. https://doi.org/10.1016/j.ncl.2018.01.011
- Kooshesh, K. A., Foy, B. H., Sykes, D. B., Gustafsson, K., & Scadden, D. T. (2023). Health consequences of thymus removal in adults. New England Journal of Medicine, 389(5), 406–417. https://doi.org/10.1056/nejmoa2302892
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.