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Allergia al nichel: cos’è e quali sono i sintomi

L’allergia al nichel è un’allergia piuttosto comune, e tra le cause principali della cosiddetta dermatite da contatto.

allergia nichel

L’allergia al nichel è un’allergia piuttosto comune, e tra le cause principali della cosiddetta dermatite da contatto. In questo articolo scopriremo quali sono i sintomi più comuni e come trattarla.

Allergia al nichel: cosa sapere

L’allergia al nichel è un’allergia causata da una reazione “ingiustificata” del sistema immunitario al contatto con il nichel, che viene riconosciuto erroneamente come una sostanza pericolosa e da debellare.

Si tratta di una delle principali cause della cosiddetta dermatite da contatto, eruzioni cutanee che compaiono dopo il contatto con una determinata sostanza, in questo caso l’allergene.

Da cosa viene causata l’allergia al nichel?

L’allergia al nichel, come accennato e come per le altre allergie, è causata dalla reazione del sistema immunitario. Non è ben chiaro da cosa venga effettivamente scatenata, in quanto può comparire a qualunque età.

Si suppone tuttavia che alcuni fattori di rischio siano:

  • Predisposizione genetica o familiarità;
  • Contatto prolungato con oggetti contenenti nichel, tra cui orologi, gioielli e così via (Rishor-Olney & Gnugnoli, 2023). Si suppone che le donne siano maggiormente predisposte, proprio perché indosserebbero maggiormente e più di frequente gioielli e altri accessori rispetto agli uomini.

I sintomi dell’allergia al nichel

Uno dei principali sintomi dell’allergia al nichel è la già citata dermatite da contatto

La dermatite da contatto è uno sfogo, o eczema, che appare sulla cute a seguito del contatto con determinate sostanze, ed è spesso associato alle allergie. Di per sé non è pericoloso, ma è molto fastidioso; inoltre, qualora la cute pruda, il soggetto potrebbe essere portato a grattarsi causandosi escoriazioni e, potenzialmente, infezioni.

Quando siamo affetti da allergia al nichel i sintomi sulla pelle possono comparire, in media, tra le dodici e le quarantotto ore a seguito dell’esposizione. Di solito tendono a scomparire spontaneamente nel giro di qualche giorno.

La dermatite da contatto al nichel non è l’unico possibile sintomo: qualora venga scatenata dal nichel contenuto all’interno di alimenti ingeriti, possono sopraggiungere ulteriori sintomi, extracutanei.

Tra questi, i più diffusi sono:

  • Senso di malessere generale e nausea;
  • Stanchezza;
  • Disturbi gastrointestinali;
  • Diarrea;
  • Comparsa di afte nella zona della bocca e sulla lingua;
  • Senso di vertigini;
  • Crampi addominali;
  • Mal di testa.

Detto questo, l’allergia al nichel è pericolosa? Dipende. 

Nella maggioranza dei casi non provoca shock anafilattico o conseguenze gravi, tuttavia dipende dal singolo soggetto. Il consiglio, quindi, in caso si riscontrino sintomi è di rivolgersi al più presto ad un medico, che svolgerà dei test per valutare o meno la presenza di allergia, e che potrà fornire una terapia adeguata.

Come viene diagnosticata l’allergia al nichel?

L’allergia al nichel si diagnostica allo stesso modo delle altre allergie Solitamente il medico si informa sullo stato di salute generale del paziente, esamina la sintomatologia e si assicura che vi sia stato contatto con l’allergene sospetto.

Per averne la certezza tuttavia si usa un test specifico, detto prick test. Si tratta di un test poco invasivo, che viene effettuato in ambulatorio applicando sotto la pelle del paziente, tramite degli aghi, delle piccole quantità di allergene, monitorando la comparsa di eventuali manifestazioni cutanee. Solitamente, qualora il test risulti positivo sulla pelle appare un piccolo pomfo, arrossato e pruriginoso.

Un test molto simile è il patch test, ancor meno invasivo, in cui l’allergene non viene “iniettato” sotto pelle ma appoggiato sulla stessa tramite dei cerotti. Anche in questo caso, se si manifestano sintomi cutanei ci troviamo probabilmente di fronte ad una allergia.

Le fonti di nichel negli alimenti e nell’ambiente

Detto tutto questo, dove si trova il nichel?

Il nichel è un metallo, normalmente presente in molte sostanze e alimenti.

Tra gli alimenti che contengono nichel in maggiori quantità ricordiamo:

  • Frutta secca come nocciole, arachidi e nocciole;
  • Cioccolato e cacao;
  • Cipolle;
  • Pomodori;
  • Broccoli;
  • Funghi;
  • Kiwi;
  • Prodotti a base di soia;
  • Spinaci.

Può inoltre contaminare gli alimenti contenuti all’interno di recipienti di metallo, oppure cucinati utilizzando strumenti che lo contengono.

Il nichel è inoltre presente nell’acqua, che tuttavia per essere dichiarata potabile e sicura per il consumo umano ne deve contenere percentuali molto basse. Le fragole, al contrario, non contengono nichel ed eventuali reazioni avverse al loro consumo dipendono da altre cause.

È poi presente in alcuni oggetti di metallo e determinati tipi di cosmetici. Tra questi:

  • Gioielli e bigiotteria;
  • Bottoni;
  • Fibbie;
  • Zip;
  • Utensili da cucina;
  • Tinte per i capelli;
  • Shampoo;
  • Trucchi e smalti.

Infine, è presente all’interno del tabacco delle sigarette, e può quindi essere inalato anche tramite fumo passivo.

Come evitare il nichel nella vita quotidiana?

Abbiamo visto che sono molti gli oggetti, le sostanze e gli alimenti che contengono nichel. Questo lo rende abbastanza complesso, ma non impossibile, da evitare nella vita quotidiana.

Alcuni accorgimenti che si possono seguire se si soffre di allergia o intolleranza al nichel comprendono:

  • Per quanto possibile, evitare gli alimenti contenenti nichel, anche a seconda della propria sensibilità. Alcune persone potrebbero non sviluppare particolari sintomi ingerendo alimenti che lo contengono in quantità moderate. Per evitare problematiche di salute, consultare il proprio medico anche in relazione alla sintomatologia riscontrata;
  • Evitare di cucinare utilizzando attrezzi contenenti nichel che, come abbiamo visto, potrebbero contaminare gli alimenti;
  • Utilizzare, in generale, cosmetici, bigiotteria e prodotti ipoallergenici, o comunque privi del metallo in questione. Anche alcuni elementi dell’abbigliamento, come fibbie e bottoni potrebbero causare eritemi: in questo caso è possibile sostituirli con prodotti in plastica o in materiale ipoallergenico.

Trattamenti e rimedi per l’allergia al nichel

Come per molte altre allergie non esistono cure definitive. Tuttavia esistono farmaci e pomate che possono alleviarne i sintomi, aiutando a convivere con essi.

L’assunzione di tali farmaci dovrebbe avvenire solo previo consulto con il medico curante e, come per molte altre allergie, il miglior rimedio è evitare di esporsi o di ingerire l’allergene.

Differenza tra allergia al nichel e dermatite da contatto

L’allergia al nichel è una risposta del sistema immunitario a seguito del contatto con il nichel, e la dermatite da contatto è, in questo caso, la manifestazione di tale risposta.

La dermatite da contatto non è causata solamente da allergie (e in questo caso la chiamiamo, non a caso, dermatite allergica da contatto) ma anche dal contatto con sostanze irritanti, come sostanze chimiche o piante urticanti come l’ortica.

Ad ogni modo, la dermatite si manifesta con una reazione infiammatoria della pelle, e in particolare con la comparsa di macchie, rash cutaneo e/o piccole pustole pruriginose. Solitamente non è pericolosa, ma può essere estremamente fastidiosa. In più, può causare infezioni dovute al grattarsi e al ferirsi la pelle con le unghie.

Vivere con l’allergia al nichel: consigli pratici

Come abbiamo visto, nella maggioranza dei casi l’allergia al nichel causa reazioni fastidiose ma non pericolose per la salute, che solitamente si limitano a manifestazioni cutanee pruriginose.

È possibile vivere serenamente con alcuni accorgimenti:

  • Sottoporsi ad un esame medico qualora si sospetti allergia. In questo modo il medico potrà fornire eventuali farmaci e pomate da utilizzare qualora si manifestino i sintomi;
  • Prediligere gioielli e abbigliamento nichel free. Stesso discorso per quanto riguarda la bigiotteria;
  • In cucina, prediligere l’uso di strumenti in legno o in plastica, adatti all’uso alimentare;
  • Limitare il consumo di cibo in scatola;
  • Qualora l’allergia si presenti anche con sintomi gastrointestinali, evitare o limitare gli alimenti contenenti nichel.

Alimenti da evitare in caso di allergia al nichel

Quali sono gli alimenti contenenti nichel da evitare qualora si abbia l’allergia?

Oltre a quelli che abbiamo elencato qualche paragrafo indietro, possiamo ricordare:

  • Liquirizia;
  • Marmellate in barattolo;
  • Prodotti cotti in recipienti di acciaio o di alliminio;
  • Crostacei e frutti di mare;
  • Pesce;
  • Alcuni tipi di cereali, tra cui farro, mais, orzo;
  • Bevande in lattina;
  • Tè;
  • Alcune tipologie di spezie, tra cui senape, origano, prezzemolo.

L’evitamento di tali cibi andrebbe valutato sia in virtù della propria sensibilità, con il supporto del medico, sia con il supporto di un professionista della nutrizione.
Essendo il nichel contenuto in parecchi alimenti, si rischia infatti di seguire una dieta eccessivamente sbilanciata.

Fonti:

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