Pompelmo: proprietà e caratteristiche
Il pompelmo è un agrume ricco di acqua, fibre e vitamina C. Esistono varietà bianche, rosa e rosse, ognuna con diverse caratteristiche nutrizionali.

Il pompelmo è un agrume ottenuto dall’incrocio tra arancio dolce e pomelo. È disponibile sotto forma di diverse varietà, ma il suo consumo può causare alcune controindicazioni.
Cos'è il pompelmo?
Il pompelmo è un agrume appartenente alla specie Citrus paradisi. È nato dall’incrocio tra due specie: l’arancio dolce (Citrus sinensis) e il pomelo (Citrus maxima).
Si presenta come un frutto di grandi dimensioni, con una buccia spessa di colore giallo, rosato o rosso, e la polpa succosa dal sapore acidulo e amarognolo.
Le origini e la produzione del pompelmo
Il pompelmo ha origini tropicali e subtropicali. Nasce dall’ibridazione tra il pomelo e l’arancio dolce, probabilmente avvenuta nelle isole caraibiche. Da lì la coltivazione si è poi diffusa progressivamente verso il continente americano e solo successivamente in Europa.
Oggi le aree di produzione più significative sono quelle a clima caldo e umido.
Qual è la stagionalità del pompelmo?
Il pompelmo è un frutto invernale.
In Italia, la raccolta inizia a novembre e prosegue fino alla primavera, con un “picco” di disponibilità nei mesi più freddi.
Quali sono le varietà di pompelmo?
Esistono diverse varietà di pompelmo, che si distinguono principalmente per il colore della buccia e della polpa, nonché per il grado di dolcezza o acidità.
Le tipologie più comuni sono:
- Il pompelmo bianco, dalla polpa di colore giallo chiaro e dal sapore più acidulo rispetto alle altre. Si tratta della varietà considerata “tradizionale” e meno zuccherina;
- Il pompelmo rosa, dalla polpa rosata e il gusto leggermente più dolce rispetto al pompelmo bianco. Contiene una quantità maggiore di antiossidanti, tra cui licopene e beta-carotene;
- Il pompelmo rosso. Ha una polpa rossa, dovuta all’alta concentrazione di licopene. È la varietà più dolce, ed è molto apprezzato per l’utilizzo spremuto o per preparazioni simili all’acqua e limone.
Quali sono i valori nutrizionali del pompelmo?

I valori nutrizionali medi per 100 grammi di pompelmo sono ripartiti come illustrato in tabella.
| Componente | Quantità |
| Acqua | 91,2 g |
| Energia | 26-35 kcal |
| Proteine | 0,6 g |
| Lipidi totali | 0 g |
| Colesterolo | 0 mg |
| Carboidrati totali | 6,2 g |
| Zuccheri solubili | 6,2 g |
| Fibre | 1,6 g |
| Sodio | 1 mg |
| Potassio | 230 mg |
| Calcio | 17 mg |
| Fosforo | 16 mg |
| Ferro | 0,3 mg |
| Vitamina C | 40 mg |
| Vitamina A | tracce |
| Vitamina B1 (tiamina) | 0,05 mg |
| Vitamina B2 (riboflavina) | 0,03 mg |
| Niacina (vitamina PP) | 0,20 mg |
Quali sono i benefici e le proprietà del pompelmo?
Il pompelmo ha un buon contenuto di vitamine, antiossidanti e fibre, che gli conferiscono diverse proprietà potenzialmente benefiche per l’organismo.
Tra i possibili benefici dell’inserimento del pompelmo all’interno di una dieta bilanciata possiamo ricordare:
- La ricchezza di antiossidanti. In particolare grazie alla vitamina C, al licopene e ai flavonoidi come la naringenina, contribuisce a contrastare lo stress ossidativo e a ridurre i danni causati dai radicali liberi;
- Può essere una buona aggiunta per le diete per insulinoresistenza;
- Supporto al sistema immunitario. Sebbene il legame tra vitamina C e raffreddore sia un falso mito, la presenza di vitamine, come appunto la vitamina C e la vitamina A, può potenzialmente aiutare a rafforzare le difese naturali dell’organismo;
- Può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) e trigliceridi;
- Grazie al contenuto di potassio può favorire il controllo della pressione arteriosa;
- Contiene acqua e fibre, aiutando sia la digestione, sia la diuresi, potenzialmente aiutando a ridurre la ritenzione idrica.

Quali sono le controindicazioni al consumo di pompelmo?
Il pompelmo può, in alcuni casi, provocare degli effetti indesiderati.
In particolare, per via della sua acidità può peggiorare o causare gastrite o reflusso.
Inoltre è noto per alcune interazioni farmacologiche (LE), in quanto alcuni composti in esso contenuti possono modificare il metabolismo di diversi farmaci, andando ad interferire con diversi enzimi epatici e intestinali.
Chi non dovrebbe mangiarlo?
Considerate le controindicazioni, il consumo di pompelmo non è indicato per alcune categorie di persone. In particolare:
- Non dovrebbe far parte di diete per gastrite, reflusso gastroesofageo o ulcere. L’acidità del frutto può infatti causare un peggioramento dei sintomi, tra cui bruciore e irritazione della mucosa gastrica. In questi casi mangiare il pompelmo la sera può, inoltre, andare ad alterare il sonno per via delle difficoltà digestive;
- Persone con aritmie o disturbi del ritmo cardiaco dovrebbero consumarlo con moderazione;
- Anche le donne in postmenopausa dovrebbero consumarlo con moderazione, in quanto un consumo in quantità eccessive è stato associato ad un aumento del rischio di sviluppare tumore al seno. Si ipotizza ciò sia collegato alla sua potenziale influenza sui livelli di estrogeni;
- Le persone che seguono alcune terapie farmacologiche.
Le interazioni farmacologiche del pompelmo
Il pompelmo è abbastanza noto per la sua capacità di interagire con numerosi farmaci, modificandone l’assorbimento e il metabolismo.
Il meccanismo principale riguarda l’inibizione dell’enzima CYP3A4, presente nell’intestino e nel fegato, che normalmente contribuisce a degradare molti principi attivi presenti nei farmaci.
Quando questo enzima viene “bloccato”, la concentrazione del farmaco nel sangue può aumentare, amplificandone gli effetti e il rischio di tossicità, oppure, al contrario, riducendone l’efficacia.
Tra i medicinali coinvolti possiamo ricordare:
- Le statine;
- I calcio-antagonisti usati per regolare la pressione arteriosa;
- Gli antiaritmici;
- Gli immunosoppressori;
- Le benzodiazepine e, più in generale, i farmaci sedativi;
- Gli antidepressivi e gli ansiolitici;
- Alcuni antistaminici;
- Alcuni farmaci usati per trattare la disfunzione erettile.
In ogni caso, qualora si segua una terapia medica è fondamentale consultare il proprio medico prima di assumere grandi quantità di pompelmo o inserirlo regolarmente nella propria dieta.
Come consumare il pompelmo?
Il pompelmo può essere consumato in diversi modi, sia fresco sia sotto forma di succo.
In genere viene tagliato a metà e poi a spicchi, oppure viene pelato come un’arancia. Tuttavia, in maniera abbastanza simile a come vengono impiegate le arance, può essere spremuto per ricavarne il succo.
Detto questo, il pompelmo ha un sapore vagamente amarognolo che può non essere adatto a tutte le ricette e non gradito a tutti, soprattutto ai bambini. Tuttavia si presta comunque a diversi utilizzi, in particolare:
- Aggiunto alle insalate, insieme a verdure come il finocchio o la rucola e a proteine “leggere” come pesce magro, tacchino o pollo;
- Utilizzato in smoothie e centrifugati, magari bilanciandone il sapore con frutti più dolci e zuccherini;
- Utilizzato per ricavarne marmellate e confetture;
- In combinazione a gelato cremoso, oppure yogurt, magari assieme a dei cereali per una colazione proteica.
Il pompelmo è astringente o lassativo?
Il pompelmo non è né astringente né lassativo in senso “stretto”, tuttavia può dare sollievo nei confronti della diarrea.