Caffè decaffeinato: caratteristiche e benefici
Il caffè decaffeinato è una bevanda con un basso contenuto di caffeina che mantiene buona parte delle proprietà del caffè tradizionale. In linea di massima uò essere consumato anche da chi deve limitare la caffeina per motivi di salute.

Il caffè decaffeinato è una versione del caffè da cui viene rimossa quasi tutta la caffeina.
Il resto della composizione e la presenza di caffeina è simile al caffè normale, e tende ad essere ben tollerato da chi è sensibile alla caffeina o soffre di disturbi come insonnia o ipertensione.
Cos'è il caffè decaffeinato?
Il caffè decaffeinato è una bevanda ottenuta da chicchi di caffè a cui viene rimossa quasi tutta la caffeina, la sostanza stimolante naturalmente presente nel caffè.
Pur non essendo completamente privo di caffeina, rappresenta una valida alternativa per chi desidera consumare il caffè senza gli effetti eccitanti di questa molecola. Basti pensare che, in media, una tazzina di caffè “normale” contiene tra 50 e 120 milligrammi di caffeina, mentre la stessa quantità di caffè decaffeinato ne apporta circa 2 milligrammi.
Come si prepara il caffè decaffeinato?
La preparazione del caffè decaffeinato inizia con la rimozione della caffeina dai chicchi di caffè verdi, cioè non ancora tostati.Le tecniche più comuni prevedono l’impiego di acqua, solventi organici o anidride carbonica.
Nel metodo più diffuso, i chicchi vengono lavati in una sorta di solvente che “scioglie” la caffeina. I chicchi vengono poi puliti, eliminando il solvente e lasciando allo stesso tempo intatti gli altri componenti aromatici.
Dopo la decaffeinizzazione, i chicchi vengono essiccati, tostati e macinati, esattamente come avviene nel caffè tradizionale.
Il caffè decaffeinato contiene caffeina?
Sì, nonostante il nome, il caffè decaffeinato non è del tutto privo di caffeina. Infatti, i processi di estrazione non riescono a eliminarla completamente, e una minima quantità rimane sempre presente.
In media, una tazza di decaffeinato contiene circa 2 milligrammi di caffeina, comunque una quantità molto minore rispetto al caffè tradizionale.
Quali sono le caratteristiche del caffè decaffeinato?
Il caffè decaffeinato conserva gran parte delle proprietà del caffè tradizionale, ma con un contenuto di caffeina molto ridotto.
Si tratta di una bevanda ipocalorica, con circa 9 calorie ogni 100 millilitri, e un apporto trascurabile di grassi e proteine. È composta quasi interamente da acqua e contiene piccole quantità di minerali come magnesio, potassio, calcio, ferro e fosforo, oltre a vitamine del gruppo B, vitamina C e vitamina K.
Pur avendo subito la rimozione della caffeina, mantiene molti composti bioattivi tipici del caffè, tra cui i flavonoidi e i polifenoli, sostanze antiossidanti che contrastano l’azione potenzialmente dannosa dei radicali liberi.
Il gusto risulta generalmente più delicato e meno amaro rispetto a quello del caffè normale, a causa dei processi di decaffeinizzazione che possono attenuarne aroma e colore.

Quali sono i benefici del caffè decaffeinato?
Il caffè decaffeinato può offrire diversi vantaggi, soprattutto per chi desidera ridurre l’assunzione di caffeina senza tuttavia rinunciare al gusto del caffè.
Non agisce in modo stimolante come il caffè con caffeina, ma le altre sostanze contenute nei chicchi possono comunque favorire una lieve sensazione di benessere e migliorare la concentrazione.
Chi dovrebbe consumare caffè decaffeinato?
Il caffè decaffeinato è indicato per chi è sensibile alla caffeina o soffre di disturbi che ne rendono sconsigliato l’uso, come insonnia, ansia o tachicardia.
È una scelta potenzialmente adatta anche per chi assume farmaci che possono interagire con la caffeina, e risulta più “sicuro” anche per le donne che vogliono consumare caffè in gravidanza.
Anche nelle ore serali, scegliere il caffè decaffeinato può aiutare a mantenere la qualità del sonno, poiché la minima quantità di caffeina residua raramente incide sul ritmo circadiano.
Caffè decaffeinato e gravidanza
Durante la gravidanza, l’assunzione di caffeina va limitata, poiché questa sostanza attraversa la placenta e raggiunge il feto. Un consumo eccessivo è infatti stato associato a un maggior rischio di aborto spontaneo e di basso peso alla nascita, e in genere si raccomanda di non superare i 200 milligrammi di caffeina al giorno, l’equivalente di due tazze di caffè “normale”.
Il caffè decaffeinato rappresenta, quindi, un’alternativa sicura per chi desidera continuare a consumare caffè senza avere il timore di superare questi limiti, poiché contiene quantità minime di caffeina.
Tuttavia, poiché anche il caffè decaffeinato non è completamente privo di questa sostanza, è consigliabile confrontarsi con il proprio medico, soprattutto se magari a causa della concatenazione di diversi fattori possa essere opportuno escludere totalmente la caffeina dalla propria dieta.
Caffè decaffeinato e pressione alta
Chi soffre di ipertensione può, potenzialmente, beneficiare del consumo di caffè decaffeinato rispetto al caffè normale, poiché la caffeina può provocare un temporaneo aumento della pressione sanguigna.
In questi casi, scegliere di consumare caffè decaffeinato permette di mantenere l’abitudine di consumare caffè riducendo il rischio di alzare la pressione.
In generale con la pressione alta si può bere il caffè decaffeinato, tuttavia, in presenza di ipertensione arteriosa è comunque necessario chiedere consiglio al proprio medico prima di consumare bevande e alimenti contenenti caffeina, caffè decaffeinato compreso.
Quali sono le controindicazioni del caffè decaffeinato?
Il caffè decaffeinato è generalmente considerato una bevanda “sicura”, senza controindicazioni particolari. Tuttavia, in alcune circostanze può provocare effetti indesiderati simili a quelli del caffè tradizionale.
In primis, pur contenendo quantità minime di caffeina, questa può comunque influire su chi è particolarmente sensibile (ad esempio per intolleranza al caffè) o deve evitarla del tutto per motivi medici. In alcune persone predisposte, infatti, anche pochi milligrammi di caffeina possono causare disturbi fastidiosi come agitazione, palpitazioni o disturbi del sonno.
Il consumo di caffè decaffeinato può inoltre, come nella sua variante “normale”, peggiorare alcuni sintomi legati a gastrite e reflusso gastroesofageo.
Come il caffè normale, infatti, stimola la secrezione di acidi nello stomaco e può risultare irritante per le mucose gastriche.
In presenza di bruciore, acidità o dolore addominale, è quindi opportuno ridurne il consumo o preferire altre bevande, come il caffè di cicoria.
I bambini possono bere il caffè decaffeinato?
No, il consumo di caffè decaffeinato nei bambini è sconsigliato, in quanto contiene comunque caffeina, anche se in quantità minime.
Il caffè decaffeinato fa male?
No, ad oggi non esistono prove scientifiche che dimostrino che il caffè decaffeinato faccia male in senso assoluto.
Chi soffre di gastrite, ipersensibilità alla caffeina o disturbi del ritmo cardiaco dovrebbe limitarne il consumo, ma per la maggior parte delle persone il caffè decaffeinato può essere incluso senza problemi in una dieta equilibrata.
È infatti una bevanda leggera, povera di calorie e priva di zuccheri, che non presenta particolari interazioni con farmaci o altre sostanze note.
Tuttavia, in caso di dubbio è sempre opportuno chiedere consiglio al proprio medico o a un nutrizionista.
Fonti:
- James, J. E. (2020). Maternal caffeine consumption and pregnancy outcomes: a narrative review with implications for advice to mothers and mothers-to-be. BMJ Evidence-Based Medicine, 26(3), 114–115. https://doi.org/10.1136/bmjebm-2020-111432
- Nur, Alkhaldy, A. A., & Abbe. (2021). Effects of Caffeinated and Decaffeinated Coffee Consumption on Metabolic Syndrome Parameters: A Systematic Review and Meta-Analysis of Data from Randomised Controlled Trials. Medicina, 57(9), 957–957. https://doi.org/10.3390/medicina57090957
- Decaffeinated coffee and its benefits on health: focus on systemic disorders. (2021). Critical Reviews in Food Science and Nutrition. https://doi.org/10.1080//10408398.2020.1779175