Colpo di calore: sintomi, cause e cosa fare

Il colpo di calore è una grave condizione il cui sintomo principale è un aumento repentino della temperatura corporea. Sapere cosa fare è fondamentale per evitare danni gravi o permanenti.

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colpo di calore

Il colpo di calore è una grave condizione il cui sintomo principale è un aumento repentino della temperatura corporea. Sapere cosa fare è fondamentale per evitare danni gravi o permanenti.

Cos'è il colpo di calore?

Il colpo di calore è definito come una condizione grave in cui la temperatura interna del corpo aumenta oltre i 40 °C, perché i normali meccanismi di raffreddamento dell’organismo non riescono più a disperdere il calore in eccesso

Può causare danni a diversi organi, portare a perdita di coscienza e, nei casi più gravi, soprattutto se non trattati tempestivamente, essere fatale.

Può colpire chiunque, ma è più frequente in persone fragili come anziani e bambini. 

Qual è la differenza tra colpo di calore e colpo di sole?

Il colpo di calore non va confuso con il colpo di sole. 

  • Il colpo di sole è legato all’esposizione diretta ai raggi solari, in particolare nella zona del capo, e oltre a provocare aumento di temperatura corporea può causare eritemi e ustioni.
  • Il colpo di calore, invece, può svilupparsi anche senza esposizione diretta al sole, ad esempio rimanendo troppo a lungo all’interno di un’auto chiusa o in stanze molto calde e non adeguatamente ventilate, e senza adeguata idratazione.

Quali sono le cause del colpo di calore?

Le cause del colpo di calore sono legate essenzialmente ad un accumulo eccessivo di calore nel corpo, causato a sua volta dai meccanismi “naturali” di raffreddamento che non riescono più a funzionare correttamente. 

In genere, una combinazione di caldo intenso (in genere sopra i 35 °C) e umidità superiore al 60-70% rende difficile far evaporare il sudore, che è il principale sistema di raffreddamento del nostro corpo. 
Se il sudore non evapora bene, il calore non si dissipa e la temperatura interna tende a salire.

Vi è poi il cosiddetto colpo di calore da sforzo, che colpisce chi pratica attività fisica intensa in ambienti caldi e umidi. Esempi tipici sono gli atleti, ma anche persone che svolgono lavori molto stancanti dal punto di vista fisico, come gli operai o i militari. 
In questi casi il corpo produce calore in eccesso a causa dell’attività muscolare, e non riesce a disperderlo tramite il sudore

Altri fattori che possono favorire un colpo di calore sono l’assunzione di alcol, droghe o farmaci che riducono la sudorazione.

I sintomi del colpo di calore

I sintomi del colpo di calore sono diversi, ma il segnale più evidente è l’aumento della temperatura corporea oltre i 40 °C, accompagnato spesso da confusione mentale.

Altri sintomi tipici del colpo di calore sono simili a quelli del calo di pressione o della febbre e comprendono:

  • Senso di debolezza;
  • Vertigini;
  • Forte mal di testa;
  • Sensazione di sete intensa;
  • Respiro accelerato;
  • Tachicardia;
  • Crampi muscolari;
  • Convulsioni
  • Senso di nausea e/o malessere intensi;
  • Perdita di lucidità progressivi.

Nei casi più gravi si può arrivare ad ulteriori sintomi come delirio, convulsioni, perdita di conoscenza e coma.

Chiunque noti questi segni deve contattare subito i soccorsi. Infatti, più tempo si lascia passare senza ricevere cure, più aumenta il rischio di sviluppare danni permanenti. Se non trattato, il colpo di calore può portare al decesso.

colpo di calore

Quando preoccuparsi?

In genere il colpo di calore deve sempre destare preoccupazione. In particolare, però, bisogna agire tempestivamente quando la persona colpita inizia a mostrare confusione mentale, non risponde bene, sviene o ha convulsioni. 

La situazione può peggiorare nel giro di pochi minuti, dunque se si sospetta un colpo di calore, è fondamentale chiamare subito il numero di emergenza (118) e aiutare la persona colpita in attesa dei soccorsi, senza perdere tempo.

La diagnosi

La diagnosi di colpo di calore si basa soprattutto sull’osservazione dei sintomi e sulla misurazione della temperatura corporea. 
Se una persona è stata esposta a caldo intenso o ha fatto sforzi in un ambiente caldo-umido e mostra confusione, perdita di lucidità o svenimenti con temperatura sopra i 40 °C, la diagnosi è quasi certa.

Oltre alla valutazione clinica, possono essere utili alcuni esami di laboratorio (in particolare esami del sangue e delle urine) per capire se ci sono danni agli organi.

Cosa fare in caso di colpo di calore?

In caso di colpo di calore è importante sapere cosa fare cosa non fare, in quanto bisogna agire nel giro di pochi minuti per abbassare la temperatura e salvare la persona da conseguenze potenzialmente gravi. Quello che possiamo fare su noi stessi è prevenire la comparsa. In questo paragrafo, però, parleremo di cosa possiamo fare per assistere una persona con un colpo di calore

  • La prima cosa da fare è spostarla in un luogo fresco, all’ombra o in un ambiente ventilato, ed eventualmente allentare, aprire o togliere gli in eccesso per favorire la dispersione del calore;
  • Se la persona è cosciente, va tranquillizzata e fatta sdraiare con le gambe leggermente sollevate;
  • Si può applicare acqua fresca (importante che non sia gelata) su fronte, collo, ascelle e inguine usando dei panni bagnati o degli impacchi;
  • Qualora non abbia nausea o vomito, può bere acqua tiepida o fresca (anche in questo caso è importante non sia gelata), purché a piccoli sorsi.

Tuttavia, è fondamentale chiamare subito il 118. Finché non arrivano i soccorsi, è fondamentale controllare che la persona respiri bene, e se perde conoscenza è necessario metterla su un fianco in posizione di sicurezza. 

Per quanto riguarda cosa non fare in caso di colpo di calore, è importante non usare acqua ghiacciata o, peggio ancora, alcool per frizionare il corpo. Un raffreddamento troppo rapido può infatti causare sbalzi di temperatura potenzialmente pericolosi. 
Bisogna poi evitare di somministrare farmaci antipiretici come paracetamolo o aspirina, che in caso di colpo di calore non solo sono inutili, ma rischiano anche di danneggiare i reni e il fegato.

I rimedi e il trattamento

Il trattamento del colpo di calore punta a ridurre la temperatura corporea e a prevenire danni agli organi.

In molti casi il medico può scegliere di somministrare liquidi per via endovenosa per reintegrare i liquidi persi e per sostenere la pressione arteriosa. 
Nei casi gravi può poi servire ossigeno, ventilazione meccanica o uso di farmaci appositi.

Come prevenire il colpo di calore?

Prevenire il colpo di calore è possibile, e si basa sul ridurre al minimo l’esposizione a caldo e umidità, aiutando il corpo a disperdere il calore in eccesso. In particolare:

  • Evitare di uscire o fare attività fisica nelle ore più calde della giornata, soprattutto in estate e durante le cosiddette ondate di calore;
  • Indossare abiti leggeri, chiari e in tessuti “freschi” come cotone o lino, che favoriscono la traspirazione e non trattengono calore;
  • Proteggere sempre la testa con un cappello;
  • Bere regolarmente acqua, anche in assenza dello stimolo della sete, per evitare la disidratazione.Evitare però alcol e bevande zuccherate
  • In presenza di sudorazione esterna o qualora si faccia attività fisica, può essere utile reintegrare i sali minerali con degli integratori appositi;
  • Fare pasti leggeri e frequenti, ricchi di frutta e di verdura;
  • Assicurarsi di arieggiare le stanze e di sostare sempre in ambienti ben ventilati, ove possibile.

Occorre poi prestare particolare attenzione ai bambini e agli anziani.

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