Durante la gravidanza, il monitoraggio della salute materna e fetale diventa ancora più cruciale. Tra i vari esami proposti, la curva glicemica riveste un ruolo particolarmente importante. Questo test valuta come il corpo della donna gestisce gli zuccheri e può fornire indicazioni essenziali per la salute sia della madre che del bambino.
Breve introduzione sulla curva glicemica in generale
La curva glicemica è un test diagnostico utilizzato per valutare la risposta del corpo al glucosio. Consiste nel misurare i livelli di zucchero nel sangue a intervalli specifici dopo aver ingerito una soluzione contenente glucosio. Questo esame è comunemente utilizzato per identificare una condizione di intolleranza glucidica o diagnosticare diabete di tipo 2. Durante la gravidanza, però, la curva glicemica assume una rilevanza ancora maggiore, poiché permette di identificare il diabete gestazionale.
Il diabete gestazionale è una condizione temporanea che si manifesta durante la gravidanza e che può comportare rischi sia per la madre che per il bambino. Una gestione adeguata dei livelli di glucosio è fondamentale per garantire una gravidanza sana e ridurre il rischio di complicanze.
Come prepararsi alla curva glicemica in gravidanza
Prepararsi adeguatamente alla curva glicemica in gravidanza è essenziale per ottenere risultati accurati. Ecco alcuni suggerimenti su come affrontare il test:
- Digiuno: è generalmente richiesto un digiuno di almeno 8-12 ore prima del test. Durante questo periodo, è importante non consumare cibo o bevande, eccetto acqua.
- Assunzione di glucosio: viene effettuato un prelievo per determinare il livello di glicemia basale. Successivamente viene somministrata una bevanda zuccherata contenente una quantità specifica di glucosio (solitamente 75 g).
- Monitoraggio: dopo aver bevuto la soluzione, verranno effettuate misurazioni dei livelli di glucosio nel sangue a intervalli specifici, di solito a 60 e 120 minuti dall’assunzione della bevanda. Durante il test, ma anche durante tutto il corso della gravidanza, è consigliabile che la donna resti tranquilla e rilassata, poiché lo stress può avere effetti negativi.
Quando si fa la curva glicemica in gravidanza
Nelle donne con gravidanza fisiologica è consigliato effettuare uno screening per il diabete gestazionale basato su specifici fattori di rischio.
La curva glicemica viene generalmente prescritta tra la 24ª e la 28ª settimana di gravidanza, poiché questo è l’intervallo di tempo in cui il rischio di sviluppare diabete gestazionale è più elevato, in caso di:
- età pari o superiore a 35 anni;
- indice di massa corporea pregravidico pari o superiore a 25 kg/m²;
- precedente macrosomia fetale (≥ 4,5 kg);
- storia di diabete gestazionale in una gravidanza precedente (anche con risultati normali tra la 16ª e la 18ª settimana);
- familiarità di primo grado per diabete di tipo 2;
- provenienza da regioni con alta prevalenza di diabete, come Asia meridionale (in particolare India, Pakistan, Bangladesh), Caraibi (per persone di origine africana), Medio Oriente (come Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Siria, Oman, Qatar, Kuwait, Libano, Egitto);
Tuttavia, in presenza di particolari fattori di rischio, il test può essere effettuato anche prima della finestra temporale indicata, ovvero a tra la 16ª e la 18ª settimana di gravidanza e ripetuto nuovamente se necessario, alle donne che presentano almeno una delle seguenti condizioni:
- diabete gestazionale in una precedente gravidanza;
- indice di massa corporea pregravidico pari o superiore a 30 kg/m²;
- glicemia plasmatica compresa tra 100 e 125 mg/dl rilevata in precedenza o all’inizio della gravidanza;
Diabete gestazionale
Durante la gravidanza, i cambiamenti ormonali e l’aumento di peso possono alterare la risposta dell’organismo al glucosio, portando al diabete gestazionale, una condizione che si manifesta per la prima volta durante la gravidanza e comporta un aumento eccessivo dei livelli di glucosio nel sangue.
Questa condizione può causare un’aumentata frequenza di complicazioni della gravidanza e del parto, come macrosomia fetale (un bambino di dimensioni superiori alla media), il rischio di parto prematuro, pre-eclampsia e distocia di spalla, e problemi durante il travaglio. Inoltre, le donne con diabete gestazionale hanno una probabilità maggiore di sviluppare diabete di tipo 2 in futuro.
Risultati
I risultati della curva glicemica in gravidanza sono fondamentali per determinare se i livelli di glucosio nel sangue rientrano nella norma o se esiste un rischio di diabete gestazionale. Dopo aver completato il test, i valori ottenuti vengono confrontati con specifiche soglie di riferimento per valutare la capacità dell’organismo di gestire il glucosio.
Quali sono i valori ideali per la curva gestazionale in gravidanza
I valori ideali per la curva glicemica in gravidanza variano a seconda del momento in cui vengono misurati durante il test:
- A digiuno: Il livello di glucosio nel sangue dovrebbe essere inferiore a 92 mg/dL;
- 1 ora dopo l’assunzione di glucosio: Il valore dovrebbe essere inferiore a 180 mg/dL;
- 2 ore dopo l’assunzione di glucosio: Il valore dovrebbe essere inferiore a 153 mg/dL
Se uno o più di questi valori risultano superiori, potrebbe essere indicativo di diabete gestazionale, e sarà necessario un ulteriore monitoraggio o intervento medico. Questa condizione può essere tenuta sotto controllo attraverso cambiamenti nella dieta, esercizio fisico e, se necessario, farmaci.
Se l’esito indica la presenza di diabete gestazionale potrebbe essere utile rivolgersi ad un biologo nutrizionista per ottenere una dieta indicata per il diabete gestazionale.
FONTI:
- Società Italiana di Diabetologia. (2018). Standard italiani per la cura del diabete mellito. MAF Servizi srl ed.
- Linea-guida Gravidanza fisiologica. Aggiornamento 2011. Diagnosi del diabete gestazionale. pp. 169-73.
Manuela Amato è una nutrizionista specializzata in pazienti cardiopatici.
Laureata in Alimentazione e Nutrizione Umana, ha sei anni di esperienza presso il Centro Cardiologico Monzino-IRCCS di Milano.
Ha conseguito un Dottorato in Terapie Avanzate Biomedico-Chirurgiche e continua a formarsi per mantenere aggiornate le sue competenze nel campo nutrizionale.