La ricerca di una dieta ideale, capace di portare al dimagrimento senza compromettere la salute, è un obiettivo condiviso da molte persone. Tra le tante proposte che circolano online, una delle più discusse è la dieta da 1000 calorie. Questo regime alimentare sembra promettere risultati rapidi e visibili, ma prima di intraprenderlo è fondamentale chiedersi se sia davvero sano e sostenibile nel lungo periodo.
Dieta da 1000 calorie
Una dieta da 1000 calorie è un regime alimentare ipocalorico che implica una drastica riduzione dell’apporto calorico giornaliero, arrivando a circa un terzo rispetto alla media delle necessità energetiche di un adulto. Per molte persone, un piano alimentare che prevede solo 1000 calorie al giorno può sembrare una soluzione semplice ed efficace per perdere peso velocemente. Tuttavia, è importante capire che questo tipo di approccio non è privo di rischi e potrebbe non essere la scelta migliore per tutti.
Il corpo umano ha bisogno di un certo numero di calorie per funzionare correttamente. L’apporto calorico raccomandato varia in base a fattori come età, sesso, livello di attività fisica e condizioni di salute generali, ma generalmente oscilla tra le 1800 e le 2500 calorie per una persona adulta sana. Una dieta che limita l’assunzione a soli 1000 calorie quotidiane può comportare seri squilibri nutrizionali, oltre a potenziali danni a lungo termine.
Rischi e controindicazioni di una dieta da 1000 calorie
Ridurre drasticamente le calorie a soli 1000 al giorno può portare a una serie di rischi e controindicazioni, tra cui:
- Carenze nutrizionali: una dieta così restrittiva potrebbe non fornire tutti i nutrienti necessari, causando stanchezza, pelle secca, perdita di capelli, fragilità ossea e alterazioni ormonali;
- Perdita di massa muscolare: la riduzione calorica può comportare anche la perdita di massa muscolare, rallentando il metabolismo e rendendo più difficile mantenere il peso una volta conclusa la dieta;
- Complicazioni salutari: le carenze nutrizionali possono scatenare effetti come colelitiasi, chetosi, aumento di acido urico;
- Rallentamento del metabolismo: il corpo può adattarsi a un apporto calorico ridotto, riducendo il consumo energetico e rendendo più difficile perdere peso nel lungo periodo;
- Disordini alimentari e psicologici: restrizioni così severe possono favorire effetti negativi sulla relazione con il cibo e sulla salute mentale, causando ansia, depressione e disordini alimentari come anoressia o bulimia;
- Difficoltà a mantenere la dieta: una dieta molto restrittiva può portare ad un rapido abbandono del percorso con conseguente effetto yo-yo: recupero del peso perso, spesso accompagnato da qualche chilo in più.

Esempio di menù settimanale da 1000 kcal
Di seguito vediamo un esempio puramente illustrativo di menù settimanale che non va seguito senza una valutazione personalizzata delle proprie esigenze nutrizionali.
Colazione:
- 1 tazza di latte parzialmente scremato (150g) non zuccherato oppure 1 vasetto di yogurt bianco magro
- 2 fette biscottate integrali
Pranzo:
- 50g di pasta o riso integrale condito con sughi semplici
- 80g carne magra (3-4 volte alla settimana) o 100g pesce (3 volte a settimana) o 50g affettati privati del grasso visibile (1 volta a settimana) o 60g di formaggio fresco (1-2 volte a settimana) o 1 uovo cotto a piacere (1 volta a settimana) o 80g di legumi freschi (2-3 volte a settimana)
- verdura a scelta
- un frutto (150g)
Cena:
- 80g carne magra (3-4 volte alla settimana) o 100g pesce (3 volte a settimana) o 50g affettati privati del grasso visibile (1 volta a settimana), 60g di formaggio fresco (1-2 volte a settimana), 1 uovo cotto a piacere (1 volta a settimana) o 80g di legumi freschi (2-3 volte a settimana)
- verdura a scelta
- 50 g di pane integrale
- un frutto (150g)
Condimento: 15 g di olio extravergine di oliva giornalieri
Anche se questo menù può sembrare nutriente e bilanciato, è essenziale ricordare che ogni persona ha esigenze diverse. La riduzione calorica dovrebbe sempre essere adattata alle necessità individuali, tenendo conto del proprio stile di vita, livello di attività e salute generale. Per questo motivo non è consigliabile seguire una dieta da 1000 calorie senza la supervisione di un nutrizionista.
Perché è importante rivolgersi ad un professionista
La dieta da 1000 calorie non è una scelta che si dovrebbe fare senza l’intervento di un professionista. Per intraprendere un regime alimentare sicuro e che rispetti le esigenze nutrizionali, è fondamentale rivolgersi a un nutrizionista o dietologo. Questi esperti possono valutare il fabbisogno calorico ideale per intraprendere un percorso dimagrante, o al contrario per ingrassare, e creare un piano alimentare personalizzato, che non solo aiuta a raggiungere gli obiettivi di peso, ma anche a garantire il benessere generale.
In questo ambito un supporto psicologico e nutrizionale offerto da piattaforme come Serenis, permette di entrare in contatto con nutrizionisti online qualificati in modo comodo e sicuro, anche a distanza. Un consulente esperto può monitorare i progressi, fare aggiustamenti e, soprattutto, prevenire eventuali rischi derivanti da diete troppo restrittive. Inoltre, il supporto psicologico può essere fondamentale per evitare problematiche legate alla relazione con il cibo, aiutando la persona a gestire meglio la dieta e a prevenire il rischio di disordini alimentari.
FONTI:
- Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA). (2019). Linee guida per una sana alimentazione. Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria. https://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_2_1.jsp?id=2915
- LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la popolazione italiana). 2024). LARN. V revisione. Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (INRAN). https://sinu.it/larn/
- Parretti, H. M., et al. (2016). Clinical effectiveness of very-low-energy diets in the management of weight loss: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled trials. Obesity Reviews, 17(3), 225-234.

Manuela Amato è una nutrizionista specializzata in pazienti cardiopatici.
Laureata in Alimentazione e Nutrizione Umana, ha sei anni di esperienza presso il Centro Cardiologico Monzino-IRCCS di Milano.
Ha conseguito un Dottorato in Terapie Avanzate Biomedico-Chirurgiche e continua a formarsi per mantenere aggiornate le sue competenze nel campo nutrizionale.