Alimenti per la concentrazione e la memoria: quali sono?

Alcuni alimenti, i cosiddetti “cibi che aumentano la concentrazione”, contengono sostanze e nutrienti che favoriscono il benessere del cervello. Vediamo quali sono.

cibi che aumentano la concentrazione

Alcuni alimenti, i cosiddetti “cibi che aumentano la concentrazione”, contengono sostanze e nutrienti che favoriscono il benessere del cervello. Vediamo quali sono.

I cibi che fanno bene al cervello: cosa mangiare?

Alcuni alimenti possono potenzialmente andare a favorire la salute cerebrale, non perché “speciali” rispetto ad altri, ma piuttosto grazie ad alcuni nutrienti in essi contenuti. 

Alcuni tra i cibi che fanno bene al cervello sono verdure a foglia verde, pesce, frutta secca, frutti di bosco, uova e alcuni tipi di semi. Si tratta di alimenti, infatti, ricchi di vitamine, antiossidanti e acidi grassi, che aiutano a mantenere la mente attiva e, potenzialmente, a rallentare il declino cognitivo.

Gli alimenti per la concentrazione

Per sostenere la concentrazione vengono spesso consigliati i cibi che aumentano la concentrazione come pesce, noci, frutti di bosco, cereali integrali, cioccolato fondente, caffè e tè verde. Apportano infatti tutta una serie di sostanze che possono potenzialmente favorire l’attenzione.

  • Il pesce, soprattutto quello ricco di omega-3 come salmone, tonno e sardine, aiuta a mantenere il cervello efficiente grazie al contenuto di acidi grassi “buoni”;
  • Le noci, e più in generale la frutta secca e i semi, contengo grassi “buoni” e vitamine come la vitamina E. Il loro consumo all’interno di una dieta equilibrata e sana è associato in genere (anche) ad un miglioramento dei parametri cognitivi, inclusa la concentrazione;
  • frutti di bosco sono ricchi di antiossidanti, e in quanto tali possono potenzialmente favorire la concentrazione e la prontezza mentale;.
  • cereali integrali forniscono energia senza che vi siano, nell’organismo, bruschi cali glicemici. Ciò può potenzialmente aiutare la concentrazione;
  • Il cioccolato fondente contiene flavonoidi e caffeina, che possono stimolare le funzioni cognitive e migliorare la concentrazione. 
  • Bevande come caffè e tè verde contengono anch’esse caffeina e antiossidanti, e possono dunque anch’esse potenzialmente essere benefiche per la concentrazione e rientrare tra i cibi che aumentano la concentrazione.

È però importante ricordare che tali benefici non si ottengono consumando questi alimenti come se fossero “miracolosi”. Al contrario, i benefici (potenziali) si ottengono inserendoli nelle corrette quantità all’interno di una dieta sana ed equilibrata, nonché seguendo alcune buone pratiche virtuose.

cibi che aumentano la concentrazione

Gli alimenti per la memoria

Alcuni cibi che aumentano la concentrazione possono potenzialmente aiutare a sostenere anche la memoria. Oltre ai già citati alimenti come il pesce, le noci, i frutti di bosco, le uova e alcune bevande, possiamo ricordare le verdure cosiddette crocifere e a foglia verde e le uova..

  • Le verdure crocifere, come broccoli e cavoli, sono ricche di acido folico. Questa sostanza è benefica per diversi fattori, ma può anche contribuire alla prevenzione dell’invecchiamento mentale;
  • Le uova apportano sostanze come la colina e le vitamine del gruppo B, che partecipano alla produzione dei neurotrasmettitori coinvolti nei processi di attenzione e coinvolti nella memoria;
  • La frutta, soprattutto quella ricca di vitamina C e antiossidanti. In particolare possiamo ricordare le arance, l’uva, l’avocado.

I nutrienti e vitamine che fanno bene al cervello

Ma perché alcuni alimenti, rispetto ad altri, sono cibi che aumentano la concentrazionefanno bene al cervello?

Ciò è dovuto a diversi nutrienti e vitamine (le cosiddette vitamine per la memoria). Tra le sostanze più importanti  in questo senso possiamo ricordare:

  • Gli omega-3 e gli omega-6. Sono presenti soprattutto nel pesce azzurro (come salmone, sardine e tonno) e nella frutta secca, come le noci e le mandorle. Favoriscono la comunicazione tra le cellule nervose e contribuiscono al mantenimento della funzione neuronale;
  • L’acido folico. È contenuto all’interno delle verdure crucifere e a foglia verde (spinaci, broccoli, cavoli), e all’interno dei legumi. È utile per prevenire l’invecchiamento mentale e supportare tutti quei processi metabolici a sostegno dei neuroni;
  • Le vitamine del gruppo B, in particolare la B6, e la B12. Si trovano all’interno delle uova e dei cereali integrali. Partecipano alla produzione dei neurotrasmettitori - compresi quelli coinvolti nella memoria -, nell’umore e nei principali processi cognitivi;
  • La vitamina E. È contenuta in abbondanza all’interno della frutta secca. Può potenzialmente proteggere le cellule cerebrali dai danni dei radicali liberi;
  • La vitamina C, presente in arance, kiwi, fragole e pomodori, contribuisce a difendere il cervello dai danni dello stress ossidativo e, in quanto tale, può potenzialmente sostenere la memoria e la concentrazione.
  • I polifenoli, contenuti nell’olio extravergine di oliva, nella frutta e nella verdura, possono aiutare a rallentare l’invecchiamento cerebrale;
  • La luteina e il beta-carotene. Sono antiossidanti contenuti all’interno delle verdure a foglia verde e alcuni ortaggi. Contribuiscono a proteggere le cellule cerebrali, e possono aiutare a rallentare il declino delle funzioni cognitive.
  • Gli antiossidanti. Sono ampliamenti contenuti in alimenti come i mirtilli, le fragole, i frutti di bosco e la frutta in generale. Aiutano a proteggere le cellule, comprese le cellule cerebrali, dai danni dovuti all’invecchiamento.

Purtroppo, ci teniamo a ricordarlo, non esistono alimenti con proprietà terapeutiche. Se si desidera sostenere la salute del cervello, purtroppo, consumare cibi che aumentano la concentrazione non basta, così come non basta assumere integratori come gli integratori di omega-3 e gli integratori di omega-6.

Sapere cosa mangiare per la memoria, insomma, non basta. È necessario, piuttosto, seguire una dieta sana ed equilibrata, uno stile di vita sano e consultare un medico qualora vi sia familiarità o sintomi che portano a sospettare la presenza di disturbi o malattie che possono compromettere il corretto funzionamento cerebrale.

Fonti:

  • Ozawa, H., Miyazawa, T., & Miyazawa, T. (2021). Effects of Dietary Food Components on Cognitive Functions in Older Adults. Nutrients, 13(8), 2804–2804. https://doi.org/10.3390/nu13082804
  • Ekstrand, B., Scheers, N., Rasmussen, M. K., Young, J. F., Ross, A. B., & Landberg, R. (2020). Brain foods - the role of diet in brain performance and health. Nutrition Reviews, 79(6), 693–708. https://doi.org/10.1093/nutrit/nuaa091
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