Le melanzane sono ortaggi ricchi di acqua, fibre e antiossidanti. Contengono potassio, vitamine B e C, e polifenoli che favoriscono potenzialmente il controllo del colesterolo.
Cosa sono le melanzane?
Le melanzane sono ortaggi appartenenti alla famiglia delle Solanacee, come i pomodori, i peperoni e le patate. Il loro nome scientifico è Solanum melongena.
Sebbene vengano colloquialmente indicate come verdure, si tratta in realtà di frutti, botanicamente classificati come bacche. Vengono coltivate praticamente in tutto il mondo, ma in particolare nelle regioni con clima caldo e temperato.
Quali sono le loro origini?
Si ritiene che le melanzane siano originarie dell’India, e siano poi state introdotte in Europa intorno al Medioevo.
Il loro nome probabilmente deriva da un’evoluzione linguistica del termine arabo “bādhinjān”, che in italiano si è trasformato prima in “petronciano” e poi in “melanzana”. Questo nome deriva probabilmente dall’espressione “mela insana”, poiché il frutto non è commestibile da crudo a causa della presenza di solanina, una sostanza potenzialmente tossica se assunta in grandi quantità.
Quali sono le loro caratteristiche organolettiche?
Le melanzane sono caratterizzate da una polpa spugnosa, più compatta prima della cottura, e da una buccia liscia che varia di colore. La più comune è viola scuro, ma esistono varietà bianche, striate o verdastre.
Hanno un gusto leggermente amaro, che tuttavia tende ad attenuarsi con la cottura.
Vengono utilizzate in numerose ricette della cucina mediterranea e non solo, e sono particolarmente apprezzate per la capacità di “assorbire” i condimenti con cui vengono preparate.
La stagionalità delle melanzane
In Italia, le melanzane sono considerate di stagione nei mesi estivi, tra giugno e settembre/ottobre. Tuttavia, è possibile reperirle nei supermercati durante tutto il corso dell’anno.
I valori nutrizionali delle melanzane
In media, 100 grammi di melanzane crude apportano circa 20 calorie. I valori nutrizionali sono ripartiti come segue:
Componente | Quantità per 100g |
Calorie | 20 kcal |
Acqua | 92,3 g |
Proteine | 1 g |
Lipidi | 0,19 g |
Grassi saturi | 0,034 g |
Grassi monoinsaturi | 0,016 g |
Grassi polinsaturi | 0,076 g |
Carboidrati | 5,7 g |
Fibre | 3,4 g |
Niacina (Vitamina B3) | 0,649 mg |
Vitamina C | 2,2 mg |
Acido pantotenico (B5) | 0,281 mg |
Piridossina (Vitamina B6) | 0,084 mg |
Tiamina (Vitamina B1) | 0,039 mg |
Riboflavina (Vitamina B2) | 0,037 mg |
Vitamina E | 0,30 mg |
Vitamina A | 27 UI |
Folati (Vitamina B9) | 22 µg |
Vitamina K | 3,5 µg |
Potassio | 230 mg |
Magnesio | 14 mg |
Calcio | 9 mg |
Sodio | 2 mg |
Manganese | 0,250 mg |
Ferro | 0,24 mg |
Zinco | 0,16 mg |
Rame | 0,082 mg |
I benefici delle melanzane
Le melanzane sono considerate alimenti benefici, e in effetti possiedono diverse proprietà, tra le quali:
- Supportano la digestione e il transito intestinale. Contengono infatti un buon contenuto di fibre alimentari, e aiutano a prevenire la stipsi. Le melanzane avrebbero dunque degli effetti positivi sull’intestino;
- Grazie al loro contenuto di acqua, stimolano la diuresi e aiutano l’organismo a mantenersi idratato;
- Possono contribuire al controllo del colesterolo;
- Contengono potassio, che aiuta a mantenere l’equilibrio della pressione sanguigna e può avere effetti positivi sulla salute cardiovascolare;
- Sono ricche di polifenoli e di antiossidanti, che proteggono le cellule dall’invecchiamento e dai danni causati dai radicali liberi.
Sebbene le melanzane siano un alimento considerato “benefico”, è importante ricordare che non esistono cibi miracolosi.
I loro potenziali effetti positivi si ottengono integrandoli all’interno di un’alimentazione equilibrata, strutturata da un professionista, e di uno stile di vita sano che comprenda attività fisica regolare, idratazione adeguata e abbandono di eventuali abitudini errate.

Le possibili controindicazioni
Sebbene le melanzane vengano generalmente ben tollerate, un consumo eccessivo può causare alcune controindicazioni, tra le quali:
- Non andrebbero consumate crude, in quanto contengono solanina, una sostanza nociva che viene neutralizzata con la cottura. Quest’ultima può provocare disturbi gastrointestinali, nausea, crampi addominali e diarrea;
- A causa della quantità di fibre, un consumo eccessivo può aumentare la motilità intestinale, avere un effetto lassativo e causare diarrea.
- Può causare allergie e intolleranze. Alcune persone possono essere sensibili alle solanacee, e sperimentare sintomi come gonfiore o prurito dopo il consumo;
- A causa del loro contenuto di potassio, le melanzane dovrebbero essere consumate con moderazione da chi soffre di insufficienza renale o problemi ai reni. In questi casi, è sempre opportuno consultare il proprio medico e il proprio nutrizionista di riferimento.
Chi soffre di pressione alta può mangiare le melanzane?
Sì, in linea di massima le melanzane sono addirittura consigliate per chi soffre di ipertensione. Questo perché contengono potassio e forniscono un basso apporto di sodio.
Perché le melanzane vanno fatte spurgare prima di cucinarle?
Le melanzane vengono solitamente lasciate “spurgare” con il sale per qualche ora prima della cottura per ridurre il loro contenuto di acqua – e dunque migliorarne la consistenza in cottura – e attenuare il sapore amarognolo dato dalla presenza di solanina.

Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.