Alimenti fortificati: cosa sono, esempi e vantaggi nutrizionali
Gli alimenti fortificati contengono micronutrienti aggiunti come vitamina D, calcio e ferro per colmare carenze nutrizionali. Scopri a chi servono e come leggere le etichette.

Gli alimenti fortificati si definiscono tali perché durante la produzione vengono integrati con vitamine e minerali: questa pratica, iniziata nel XX secolo, era inizialmente pensata per colmare carenze nutrizionali o bisogni particolari, mentre ad oggi ha assunto un ruolo meno centrale ma diffuso. Esistono precisi limiti e specifiche regole fissate dall’Unione Europea per la fortificazione degli alimenti, che comunque rappresenta un processo importante e benefico per l’organismo.
Vediamo cos’è e come funziona la fortificazione degli alimenti, quali sono i benefici e alcuni esempi di alimenti fortificati che possiamo comprare anche nei supermercati.
Cosa sono gli alimenti fortificati
Gli alimenti fortificati presentano l’aspetto e il gusto medesimo di tutti gli altri alimenti, ma in realtà sono stati integrati con un certo nutriente. Il processo di fortificazione di un alimento, infatti, prevede l’aggiunta di un certo nutriente (benefico per l’organismo) a un prodotto alimentare: di solito vengono aggiunti dei micronutrienti, per esempio delle vitamine o un sale minerale che risulta particolarmente difficile da assumere naturalmente. Altre volte, invece, vengono aggiunte altre sostanze, per esempio fibre o proteine per arricchire le caratteristiche del prodotto e renderlo ideale per una dieta equilibrata.
Nella maggior parte dei casi gli alimenti arricchiti vanno a coprire quei nutrienti di cui la popolazione è più carente secondo le statistiche: in origine, infatti, il processo di arricchimento andava a colmare le carenze alimentari più diffuse.
Nel nostro Paese esistono specifiche regole e limiti alla fortificazione degli alimenti: per esempio i limiti dei nutrienti con cui arricchire i prodotti o il modo con cui indicare sulla confezione gli ingredienti addizionati.
Differenza tra alimenti fortificati e arricchiti
Molte persone tendono a confondere gli alimenti fortificati dagli alimenti arricchiti: queste due categorie di prodotti vengono spesso considerate simili o uguali, ma in realtà le caratteristiche di ciascuna sono diverse.
La differenza principale sta nel rapporto tra nutrienti aggiunti e nutrienti preesistenti:
- si parla di alimento fortificato per indicare un cibo a cui sono stati aggiunti nutrienti che precedentemente non conteneva, e che vengono invece integrati con appositi processi chimici;
- un alimento arricchito è tale quando ha, tra le sue aggiunte, una o più sostanze nutritive che conteneva già prima di essere processato, ma che possedeva in quantità scarsa o erano andate perdute durante la lavorazione.
La differenza sulla carta è piuttosto chiara, ma nella realtà non è sempre facile capire quali siano gli alimenti arricchiti e quali quelli fortificati. Pensiamo ad esempio al latte vegetale a cui viene aggiunta la vitamina D (che è una delle integrazione più tipiche nei prodotti di diverse categorie): in questi casi le aziende parlano di latte fortificato, ma in verità nel latte ci dovrebbe essere già una piccola quantità preesistente di vitamina D, che lo renderebbe tecnicamente un prodotto arricchito, non fortificato.

Perché si utilizzano gli alimenti fortificati?
Ad oggi le aziende utilizzano il processo di arricchimento degli alimenti per rinforzare le proprietà nutritive di alcuni prodotti che, nel percorso di trasformazione, hanno perso determinate caratteristiche intrinseche. Per esempio, alcuni cibi se vengono consumati caldi o cotti perdono determinate proprietà: in questi casi, le aziende possono arricchire l’alimento di quel nutriente che è andato perduto nel corso della lavorazione.
Sempre più di frequente le aziende preparano specifici prodotti rinforzati destinati a una particolare categoria della popolazione: un esempio classico sono i prodotti per l’infanzia che vanno incontro alle carenze nutrizionali tipiche dei neonati e dei bambini nei primi anni di vita.
Nei cereali o biscotti per la colazione dei più piccoli, infatti, vengono integrati vitamine, sali minerali o fibre per arricchire il nutrimento del prodotto.
Chi necessita di alimenti fortificati?
La fortificazione degli alimenti non è un processo sempre necessario: in certi casi i prodotti presentano caratteristiche complete e bilanciate per la dieta-tipo di una persona adulta in buona salute. Seguendo una dieta equilibrata e bilanciata, ricca di frutta e verdura, proteine, carboidrati e grassi, non dovrebbe esserci il bisogno di integrare ulteriori nutrienti.
Tuttavia, esistono dei casi particolari di carenze alimentari alle quali anche esperti e nutrizionisti consigliano di inserire alimenti fortificati nel proprio piano alimentare.
Questo è il caso di alcuni bambini ai quali vengono prescritti alimenti fortificati per integrare un nutriente carente, come una vitamina o un sale minerale senza dover ricorrere a integratori alimentari che risultano più difficili da assumere. Lo stesso vale anche per gli anziani: con il progredire dell’età alcuni nutrienti potrebbero risultare carenti. Per esempio la vitamina D, il ferro o il calcio, fondamentali per le ossa.
Ci sono poi delle categorie di persone che potrebbero beneficiare degli alimenti arricchiti o fortificati: basti pensare alle donne in gravidanza e in allettamento, che necessitano (nella maggior parte dei casi) di un surplus di vitamine e sali minerali che si può soddisfare almeno in parte con un alimento arricchito o fortificato.
Infine, anche chi segue diete particolari, come quella vegana, potrebbe aver bisogno di alcune integrazioni.
Per consigli e indicazioni sull'inserimento degli alimenti fortificati nella propria dieta, è sempre bene consultare un nutrizionista. Se vuoi parlare con un professionista della nutrizione, puoi farlo con Serenis Nutrizione: compila il questionario e prenota il primo colloquio gratuito.
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Benefici del consumo di alimenti fortificati
I benefici principali degli alimenti fortificati sono l’integrazione di micronutrienti e vitamine che, nella maggior parte dei casi, potrebbero risultare carenti secondo studi scientifici. In alcuni casi, questi cibi rafforzati possono aiutare a ridurre il rischio di malattie croniche come malattie cardiache, diabete e alcuni tipi di tumore, grazie a nutrienti come gli antiossidanti e gli omega-3.
Per diverse categorie di persone gli alimenti fortificati sono essenziali e molto importanti per coprire il fabbisogno giornaliero: ad esempio, nei bambini o negli anziani, nelle donne in gravidanza o nei casi di malattie debilitanti.
In generale, diversi studi confermano che gli alimenti fortificati contribuiscono al buon funzionamento del sistema immunitario e nervoso, e possono supportare la salute delle ossa. Come per qualsiasi altro prodotto, comunque, non bisogna eccedere nelle quantità e nelle integrazioni.

Esempi di alimenti fortificati
La fortificazione degli alimenti è un processo particolarmente diffuso al giorno d’oggi che spesso le persone nemmeno si accorgono di consumare alimenti che sono stati arricchiti a livello nutrizionale. Può accadere, per esempio, di non leggere attentamente le etichette e di acquistare un prodotto ricco di micronutrienti essenziali per l’organismo: non c’è alcun rischio, anzi, spesso sono maggiori i benefici.
Un classico esempio di successo è l’aggiunta di iodio nel sale che, secondo diversi studi, avrebbe ridotto drasticamente le malattie della tiroide. Ma anche l’aggiunta di vitamina D al latte è un processo tipico tanto negli Stati Uniti quanto in Italia, oppure i sali minerali o le vitamine che vengono aggiunti alle bevande vegetali per renderle energetiche e ricche di nutrienti.
Per scoprire se un alimento è stato arricchito o fortificato è utile e necessario leggere l’etichetta: se un prodotto è arricchito, la quantità di vitamine e minerali sarà significativamente superiore rispetto a un prodotto non fortificato. Inoltre, la normativa europea stabilisce che la quantità di nutrienti deve coprire almeno il 15% del fabbisogno giornaliero.
Bibliografia
The Potential of Food Fortification as an Enabler of More Environmentally Sustainable, Nutritionally Adequate Diets. — Nutrients, 15(11), pp. 2473-2473
Grasso, A. C., Besselink, J. J. F., Tyszler, M., Bruins, M. J. (2022)