Elettroforesi proteica: cos’è, a cosa serve e come leggere i valori
Tra gli esami di laboratorio, l’elettroforesi proteica è uno dei più utilizzati per analizzare la composizione quantitativa e qualitativa delle proteine nel sangue, ma soprattutto per verificare e diagnosticare eventuali patologie connesse alla produzione di proteine.

Punti chiave:
- Cos'è l'elettroforesi proteica: l'elettroforesi proteica è un test che analizza le proteine nel sangue o nelle urine per valutarne qualità e quantità. Utilizza un campo elettrico per separare le proteine in cinque frazioni (albumina e globuline), utile per diagnosticare diverse patologie.
- Quando viene prescritto questo esame: questo esame è prescritto per diagnosticare, monitorare e approfondire patologie legate ad alterazioni delle proteine. È indicato per sospette infezioni, malattie infiammatorie croniche, malattie autoimmuni, problemi renali o epatici, e per la ricerca di tumori come il mieloma multiplo.
- Interpretazione dei risultati: i risultati vengono presentati in un grafico chiamato tracciato elettroforetico. L'alterazione dell'altezza o della forma dei picchi indica un'anomalia nelle frazioni proteiche, che può suggerire la presenza di malattie, infiammazioni, malnutrizione o disidratazione.
Cos’è l’elettroforesi proteica
L’elettroforesi proteica è un test necessario per approfondire, monitorare e diagnosticare eventuali problematiche legate alla perdita o l'alterata produzione di proteine. In altre parole, grazie a questo esame si possono scoprire le quantità e la qualità delle proteine nel sangue.
A differenza degli esami del sangue che analizzano diverse componenti del sangue e non solo, con l’elettroforesi proteica si riescono a separare le proteine in cinque frazioni: albumina, alfa 1 globuline, alfa 2 globuline, beta globuline e gamma globuline. Una corretta diagnosi e interpretazione dei risultati permette al medico e al paziente di intervenire tempestivamente in caso di patologie o malattie.
Come si esegue l’esame
Questo test si può eseguire su campioni di siero sanguigno, sulle urine o su altri liquidi dell’organismo (per esempio il liquido cerebrospinale).
L’elettroforesi proteica, o protidogramma, si esegue con un metodo particolare: viene applicato al campione un campo elettrico grazie al quale le proteine si "raggruppano" per tipologia. Lo spostamento di queste macromolecole è influenzato dalla loro massa, dalla dimensione, dalla carica e dalla forma.
In termini pratici, l’esame è utile per determinare:
- l’eventuale presenza di proteine anomale;
- l’eventuale assenza di proteine normali;
- se un gruppo di proteine sia presente in quantità minore, o maggiore, rispetto alla norma.
Valori di riferimento dell’elettroforesi proteica
In un adulto in buone condizioni di salute, la normale concentrazione delle proteine nel sangue totali è pari a 6,4-8,3 grammi per decilitro di plasma (g/dl).
| Componente | Valori di riferimento |
|---|---|
| Albumina | 59-69% |
| Alfa 1 globuline | 2-3,5% |
| Alfa 2 globuline | 6-11% |
| Gamma globuline | 9-20% |
| Beta 1 globuline | 4,70-7,20% |
| Beta 2 globuline | 3,20-6,50% |
| Rapporto albumina/globuline | 1,20-1,70 |
Elettroforesi proteica: esame del sangue
Per ottenere il tracciato, solitamente, si esegue un regolare prelievo di sangue dalla vena di un braccio. Il siero è ottenuto separando la frazione contenente le cellule da quella liquida. Prima di eseguire il prelievo potrebbe essere richiesta l’osservanza di un digiuno di circa 10-12 ore.
L’alterazione dei valori potrebbe indicare diverse cause:
- infezioni e infiammazioni croniche (aumento delle globuline alfa 1, alfa 2 e gamma);
- malattie autoimmuni (alterazioni delle gammaglobuline);
- malattie renali (diminuzione dell'albumina);
- mieloma multiplo (aumento di una specifica immunoglobulina, detta picco monoclonale, nella regione gamma).
Elettroforesi proteica nelle urine
L’elettroforesi proteica nelle urine si esegue prelevando un campione delle stesse in un apposito contenitore sterile. In base alle indicazioni del medico, il campione può essere raccolto senza una tempistica precisa o nell'arco delle 24 ore.
Un significativo aumento delle proteine nelle urine all'elettroforesi può essere indice di un malfunzionamento dei glomeruli e dei tubuli renali.

Alterazioni dell’elettroforesi proteica
Ci sono dei farmaci che potrebbero alterare l’elettroforesi proteica: ad esempio, i contraccettivi orali, gli steroidi anabolizzanti, gli androgeni, gli ormoni della crescita, l'insulina e gli antibiotici. In questi casi, prima di sottoporsi all’esame, potrebbe essere utile informare il medico rispetto all’assunzione di qualsiasi farmaco.
Ulteriori alterazioni dell’elettroforesi potrebbero essere causate da:
- Iperlipidemia, cioè la presenza di molti grassi nel sangue;
- somministrazioni di grandi quantità di liquidi per via endovenosa;
- dieta vegetariana;
- campioni emolizzati (se l'elettroforesi viene eseguita su siero).
Valori alti: possibili cause
Quando si parla di elettroforesi proteica alta, ci si riferisce a un aumento di una o più frazioni proteiche rispetto ai valori normali. Le cause di questi valori alti possono essere diverse: può essere un monito per possibili infezioni croniche, infiammazioni sistemiche o malattie autoimmuni; oppure un segnale di patologie gravi come il mieloma multiplo, una forma di tumore che colpisce le plasmacellule.
L’interpretazione del tracciato e l’eventuale diagnosi richiede però un parere specialistico e, in molti casi, ulteriori esami di approfondimento.
Valori bassi: possibili cause
Un basso livello di proteine totali può essere indicatore di problemi renali o epatici, oppure di un disturbo in cui le proteine non vengono assorbite o digerite in modo corretto. Generalmente le cause possono essere legate a malnutrizione, celiachia, morbo di Crohn e altre malattie infiammatorie intestinali.
Come interpretare i risultati e quando rivolgersi al medico
Il campione presentato dal paziente viene disposto su una striscia elettroforetica, cioè il supporto per la migrazione. La suddivisione nelle cinque categorie avviene attraverso l’applicazione di un campo elettrico a corrente continua.
Il risultato del test è chiamato tracciato elettroforetico ed è costituito da una serie di picchi e curve, a cui corrispondono le frazioni delle proteine, suddivise per tipologia e quantità, presenti nel liquido in esame:
- in condizioni normali, il primo picco (alto e stretto) è quello dell’Albunima;
- a seguire si possono osservare i picchi delle globuline (più bassi delle precedenti).
L'aumento o la diminuzione di ampiezza e intensità dei picchi indicano una maggiore o minore presenza delle proteine di ogni categoria.

Alterazioni e possibili patologie
Un risultato "sballato" dell'elettroforesi proteica indica alterazioni del tracciato delle proteine del sangue che possono derivare da disidratazione, infezioni, infiammazioni croniche, malattie epatiche o renali, malnutrizione o tumori come il mieloma multiplo. La presenza di picchi o bande anomale nelle diverse frazioni proteiche (albumina, alfa-1, alfa-2, beta, gamma globuline) richiede ulteriori accertamenti per identificare la causa sottostante e stabilire una diagnosi definitiva.
Le alterazioni possono essere causate da diversi fattori:
- condizioni mediche quali infezioni, infiammazioni, malattie epatiche, insufficienza renale, malnutrizione e tumori;
- stati fisiologici come la gravidanza (per cambiamenti ormonali) o la disidratazione;
- altre cause legate a traumi, interventi chirurgici, diarrea, vomito o digiuno prolungato.
Ruolo della nutrizione in caso di squilibri proteici
Gli squilibri proteici possono riguardare eccesso o carenza di proteine e, in entrambi i casi, influenzano il corpo in vari modi: l’alimentazione svolge un ruolo cruciale nella loro prevenzione e gestione.
Una carenza proteica porta a debolezza muscolare, fatica, ridotto recupero dopo l'esercizio e un sistema immunitario indebolito; mentre un eccesso proteico può aumentare il rischio di problemi di salute e deve essere bilanciato con un adeguato apporto calorico e nutrizionale. Per contrastare la carenza proteica si possono introdurre fonti proteiche di qualità come legumi, carne, pesce, uova e latticini; mentre per ridurre un eccesso proteico è utile limitare il consumo di proteine.
Seguire una corretta alimentazione, bilanciando proteine, carboidrati e grassi, è fondamentale per prevenire questi squilibri e mantenere un buono stato di salute. Se hai bisogno di un supporto per migliorare le tue abitudini alimentari, puoi farlo con Serenis Nutrizione: siamo un centro medico online dove puoi trovare un équipe di professionisti specializzati. Compila il questionario e prenota il primo colloquio gratuito.
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FONTI:
- Sonagra, A. D., Zubair, M., & Dholariya, S. J. (2025). Electrophoresis. In StatPearls. StatPearls Publishing.
- Sonagra AD, Zubair M, Dholariya SJ. Electrophoresis. [Updated 2025 Jul 14]. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2025 Jan-. Available from: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK585057/