Basofili alti: cosa significano e possibili cause

I basofili sono globuli bianchi fondamentali per il sistema immunitario, ma un loro innalzamento (basofilia) può indicare un'infiammazione o altre condizioni mediche. Scopri cosa sono i basofili, i valori considerati nella norma, quali sono i sintomi e le possibili cause legate a basofili alti.

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Basofili alti

valori dei basofili riscontrati negli esami del sangue forniscono informazioni importanti sullo stato di salute del nostro sistema immunitario: avere livelli alti di basofili costituisce un campanello di allarme da non sottovalutare. Sia la basofilia (basofili alti) che la basopenia (basofili bassi) possono essere indicative di diverse condizioni cliniche, alcune delle quali possono richiedere un trattamento specifico. 

Cerchiamo di capire che cosa sono i basofili, che funzione hanno e cosa fare quando si registrano globuli bianchi altiglobuli bianchi bassi. Esistono dei trattamenti naturali per prevenire questa condizione?

Cosa sono i basofili

basofili sono una delle cinque categorie di globuli bianchi presenti nel sangue, detti anche leucociti: la loro funzione principale è quella di proteggere il corpo dalle malattie e prevenire le infiammazioni. Prodotti dal midollo spinale, i basofili hanno il compito di proteggere l’organismo dalle aggressioni esterne, come le allergie e le infezioni. Sono i meno numerosi e rappresentando generalmente meno dell'1% del totale dei globuli bianchi.

Queste cellule sono decisamente rare e, oltre a produrre la serotonina e l’istamina, sono anche responsabili della produzione dell’eparina, che svolge una funzione importante per l’apparato cardiocircolatorio e in particolare nel processo finale di coagulazione sanguigna.

Negli esami del sangue, possiamo riconoscere i basofili tra i globuli bianchi proprio perché sono grandi e si colorano di blu quando rispondono a determinati coloranti.

Cos’è il test o esame dei basofili

Il test di valutazione dei basofili viene richiesto nella maggior parte dei casi parte integrante dell’emocromo completo e in particolare della conta leucocitaria. Si tratta di un esame semplice e poco invasivo che fornisce una grande quantità di informazioni nel paziente.

Il medico può richiedere questa valutazione secondo diverse modalità:

  • esame di routine, nella valutazione della salute generale del paziente (check-up);
  • esame diagnostico o di controllo per malattie ematologiche;
  • esame di valutazione di sospette condizioni di neoplasia del midollo osseo;
  • esame di approfondimento in condizione di sospetta infezione.

Esame dei basofili alti

Valori di riferimento

I basofili, in termini percentuali, sono presenti nel sangue dallo 0,4% all’1,0%, mentre in termini numerici variano dalle 10 alle 100 unità. Il loro valore di riferimento viene espresso quindi come percentuale del totale dei globuli bianchicome numero assoluto di cellule per microlitro di sangue (µL).

I valori di basofili considerati “nella norma” sono i seguenti:

  • 0-1% dei globuli bianchi, in percentuale;
  • 0-100 cellule/µL, in numero assoluto.

Si parla di basofili alti quando il loro numero supera le 100 unità per mm cubo di sangue.

Basofili alti: cosa significa

Una quantità troppo elevata di basofili è anche nota come basofilia: questa condizione descrive un meccanismo di allerta del nostro organismo, che ha innalzato le difese per proteggerci da una minaccia esterna. La basofilia è sintomo di un'infiammazione cronica nel corpo o di una condizione medica che sta producendo troppi globuli bianchi nel midollo osseo. 

Mentre un lieve aumento può essere temporaneo e legato a condizioni benigne come allergie stagionali, la registrazione di valori costantemente elevati o in rapido aumento potrebbero indicare condizioni più serie che richiedono attenzione medica.

Al contrario, le situazioni in cui la concentrazione di basofili nel sangue risulta diminuita (quindi inferiore alla soglia di riferimento) sono dette basopenie. 

Cause dei basofili alti

Individuale le cause che portano a diagnosticare basofili troppo alti non è facile, in quanto esistono diverse condizioni legate alla basofilia: alcune meno gravi e altre che possono rivelarsi più serie. 

In generale, le cause principali legate alla basofilia sono:

  • reazioni allergiche, come pollini, alimenti, farmaci o punture di insetti;
  • infezioni virali, come la varicella, il morbillo, la tubercolosi o la pertosse;
  • malattie mieloproliferative, come la leucemia mieloide cronica, la trombocitemia, la mielodisplasia e la mielofibrosi primaria;
  • processi infiammatori, come determinate malattie intestinali;
  • cause endocrine, come l’ipotiroidismo e l’aumento degli estrogeni;
  • il diabete e il diabete mellito;
  • la sinusite cronica;
  • l’asportazione della milza.

Anche l’assunzione di determinati farmaci potrebbe portare ad innalzare i basofili: questo è il caso, per esempio, di anestetici, antibiotici, contro l’artrite, analgesici. I pazienti che seguono terapie ormonali sostitutive potrebbero soffrire anche di basofilia.

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Sintomi legati a valori elevati dei basofili

Tra i vari sintomi che sono legati a basofili leggermente alti o alti, ci sono:

  • artrite indotta da stress;
  • depressione premestruale;
  • colite ulcerosa in remissione;
  • candidosi vaginale;
  • desiderio di cose dolci;
  • sangue vivo nelle feci o sanguinamento anale;
  • mancanza di respiro a riposo;
  • colore arancione delle feci;
  • difficoltà a concepire figli.

Bisogna però considerare che i sintomi connessi alla basofilia sono generalmente legati alla causa scatenante il loro aumento. Ad esempio, in caso di reazione allergica, si possono manifestare prurito, orticaria, gonfiore e difficoltà respiratorie

Nelle malattie mieloproliferative, possono comparire invece affaticamento, perdita di peso, sudorazioni notturne e splenomegalia (ingrossamento della milza).

Cura e trattamento dei basofili alti

Cosa fare in caso di valori dei basofili alterati

Se si riscontrano sintomi tipici della basoflia o si sospetta qualche alterazione, è importante consultare il proprio medico per interpretare correttamente i risultati degli esami e intraprendere, se necessario, ulteriori accertamenti diagnostici e terapeutici sulla base della storia clinica del paziente. 

Gli ulteriori accertamenti che il medico potrebbe prescrivere includono:

  • emocromo completo con formula leucocitaria per valutare le altre cellule del sangue e identificare eventuali anomalie;
  • esami del sangue specifici per escludere o confermare possibili cause, come test allergici, dosaggio degli ormoni tiroidei, ricerca di parassiti intestinali o marcatori di malattie mieloproliferative;
  • biopsia del midollo osseo, in caso di sospetta malattia mieloproliferativa;
  • esami di imaging, come radiografie, ecografie o TAC per valutare lo stato degli organi interni e identificare eventuali anomalie.

Se si riscontrano valori alterati c’è da preoccuparsi? Se il valore è costantemente elevato, in rapido aumento, o accompagnato da sintomi come perdita di peso, sudorazioni notturne, o ingrossamento dei linfonodi, potrebbero verificarsi condizioni serie come infezioni croniche, disordini mieloproliferativi (come la leucemia mieloide cronica) o malattie infiammatorie. Solo il medico può però fornire una diagnosi completa.

Trattamento e cura dei basofili alti

Il trattamento e la cura di questa condizione può variare in funzione del fattore scatenante la basofilia: ad esempio, in caso di allergie, potrebbero essere prescritti antistaminici o corticosteroidi per controllare la risposta immunitaria. Per le infezioni parassitarie, invece, sarà necessario un trattamento antiparassitario specifico. In caso di patologie più complesse, come malattie mieloproliferative, il trattamento potrebbe richiedere l’ausilio di uno specialista.

In accompagnamento al trattamento sanitario, esistono anche dei metodi naturali che possono aiutare a contrastare la basofilia. Uno di questi prevede l’integrazione con quercetina, un flavonoide naturale, che potrebbe aiutare a modulare la risposta allergica. Gli omega-3 e la vitamina D, invece, potrebbero contribuire a regolare la risposta immunitaria. Anche la curcuma, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie, potrebbe offrire un supporto aggiuntivo. 

Prima di intraprendere qualsiasi cura o trattamento è bene consultare il proprio medico per valutare insieme l’integrazione o il sostegno necessario per il proprio organismo.

 

FONTI:

  • Cromheecke, J. L., Nguyen, K. T., & Huston, D. P. (2014). Emerging role of human basophil biology in health and disease. Current allergy and asthma reports, 14(1), 408.
  • Siracusa, M. C., Kim, B. S., Spergel, J. M., & Artis, D. (2013). Basophils and allergic inflammation. The Journal of allergy and clinical immunology, 132(4), 789–788.