L’acido pantotenico, o vitamina B5, è essenziale per il metabolismo di grassi, carboidrati e proteine.
Supporta la sintesi di ormoni e colesterolo, favorisce la cicatrizzazione dei tessuti, e protegge pelle e capelli. Per questo, è un ingrediente comune nei cosmetici.
Che cos’è l’acido pantotenico, o vitamina B5?
L’acido pantotenico, anche chiamato vitamina B5 è una vitamina del gruppo B estremamente importante per il nostro metabolismo. In quanto idrosolubile non si accumula all’interno del corpo, ed è quindi necessario assumerla in maniera regolare, tramite l’alimentazione e, se necessario, integratori.
Il suo nome deriva dalla parola greco “pantos”, ovunque, a sottolineare l’enorme quantità di alimenti in cui è presente naturalmente.
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A cosa serve l’acido pantotenico?
L’acido pantotenico è coinvolto in diverse funzioni necessarie per il buon funzionamento del nostro organismo. In particolare:
- Partecipa al metabolismo dei grassi, dei carboidrati e delle proteine;
- Partecipa alla sintesi degli ormoni e del colesterolo;
- Favorisce la cicatrizzazione dei tessuti danneggiati;
- Protegge e rinforza i capelli e la pelle, motivo per cui viene aggiunto in molte creme e prodotti di cosmesi.
Fabbisogno giornaliero di vitamina B5
Secondo i LARN (livelli di assunzione di riferimento di nutrienti ed energia raccomandati per la popolazione italiana) il fabbisogno giornaliero di acido pantotenico, o vitamina B5, si attesta sui 4-7 milligrammi al giorno circa negli adulti.
Con una dieta equilibrata e un buono stato di salute, normalmente si raggiunge tale fabbisogno senza particolari problemi.
Per quanto riguarda i lattanti e i bambini fino al terzo anno di età, il fabbisogno è di circa 2,0 milligrammi al giorno, mentre dal quarto al decimo anno di età si attesta tra i 2,5 e i 3,5 milligrammi giornalieri.
Infine, durante la gravidanza è bene assumere almeno 6 milligrammi di vitamina B12, aumentandola a circa 7 milligrammi durante l’allattamento.
In quali alimenti si trova?
L’acido pantotenico si trova all’interno di moltissimi alimenti di origine vegetale e di origine animale, motivo per cui in condizioni normali è estremamente difficile che vi sia una carenza, come invece può essere frequente ad esempio per la vitamina B12.
In particolare, però, alcuni alimenti ricchi di vitamina B5 sono:
- Le frattaglie;
- Il fegato;
- Il tuorlo d’uovo;
- I cereali integrali;
- Molte verdure e vegetali;
- Alcuni funghi edibili, in particolare se essiccati.
La carenza di acido pantotenico
Sebbene molto rara, è comunque possibile incorrere in una carenza di acido pantotenico, o vitamina B5. In particolare:
- Se si è affetti da denutrizione grave;
- Se si fa uso di alcol o sostanze stupefacenti;
- In particolari casi di malassorbimento.
La carenza può essere invece potenzialmente pericolosa qualora comprenda anche altre vitamine del gruppo B, situazione ben più frequente.
Sintomi della carenza
I sintomi della carenza da acido pantotenico possono comprendere:
- Senso di malessere generalizzato;
- Stanchezza ingiustificata;
- Spossatezza diffusa, sia mentale, sia fisica;
- Formicolii e dolore localizzato agli arti inferiori.
Eccesso di vitamina B5
L’eccesso di acido pantotenico non crea particolari problemi di salute, poiché le quantità in eccesso vengono rapidamente espulse dal corpo tramite l’urina.
È comunque bene non eccedere con l’utilizzo di eventuali integratori – spesso utilizzati non tanto per la presenza di vitamina B5, ma per la presenza di altre vitamine -, poiché possono causare problemi gastrointestinali, come crampi, gonfiore addominale e/o diarrea.
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.