La dieta del minestrone è un regime alimentare sbilanciato e ipocalorico basato principalmente sul consumo di minestrone o passato di verdure per 5-7 giorni.
Promette perdite di peso rapide, ma si tratta di risultati fittizi, dovuti alla perdita di liquidi e massa muscolare, non di grasso. Nonostante venga spesso pubblicizzata come “miracolosa,” è una dieta squilibrata e priva di basi scientifiche solide.
Cos’è la dieta del minestrone
La dieta del minestrone è un regime alimentare ipocalorico basato sul consumo quasi esclusivo di minestrone, appunto. Promette di far perdere notevoli quantità di peso in poco tempo ed è progettata per durare circa cinque giorni.
Si tratta, tuttavia, di una di quelle diete per “dimagrire” fortemente sbilanciate e non sane, come la dieta del riso, la dieta delle 1200 calorie e altre analoghe.
Queste “diete” sono apparentemente invitanti in quanto promettono appunto perdite di peso elevate in poco tempo. Si tratta tuttavia di perdite di peso apparenti: il numero sulla bilancia cala per via della perdita di liquidi, e non di grassi, e si tende a riacquisirlo tutto una volta ripresa la propria alimentazione regolare.
Ciò può causare estrema frustrazione, e in alcuni casi portare, psicologicamente, a cercare restrizioni sempre più estreme per perdere peso.
Se si desidera dimagrire in maniera sana e duratura, senza perdere il piacere del cibo, è fondamentale rivolgersi ad un professionista, un nutrizionista, online o in presenza, eventualmente tramite servizi come quello messo a disposizione da Serenis.
Le origini della dieta del minestrone
Si ritiene che la dieta del minestrone sia stata inventata da un chirurgo statunitense, e che fosse stata messa a punto non per tutti, ma per i pazienti con obesità grave, per perdere peso in vista di interventi chirurgici al cuore.
Secondo alcune fonti risale agli anni ‘90, ma va comunque tenuto presente che non sono presenti fonti chiare, precise e soprattutto affidabili, né riguardo l’inventore, né riguardo i “modi” in cui questa dieta venisse somministrata ai pazienti.
Negli ultimi anni, comunque, è stata ripresa da numerosi siti e riviste, che la pubblicizzano (erroneamente) come una maniera per perdere peso in poco tempo.
In cosa consiste la dieta del minestrone?
La dieta del minestrone consiste nel mangiare prevalentemente minestrone per 5 – 7 giorni circa.
Non forniremo un menù d’esempio, basti tuttavia sapere che la maggior parte dei pasti consiste appunto in minestrone o passato di verdure. In alcune versioni sono, comunque, tollerati spuntini a base di frutta o altri alimenti considerati “sani” – come un pugno di frutta secca. La ricetta originale della dieta del minestrone non prevede l’inserimento di legumi, tollerati tuttavia in piccole quantità in alcune versioni.
Dopo il primo periodo, si reintroducono gradualmente altri alimenti, a partire da piccole quantità di yogurt, riso e carne magra.
Durante il periodo di “dieta” è assolutamente vietato il consumo di:
- Alimenti “grassi” o zuccherati;
- Bevande gassate o zuccherate;
- Alcolici;
- Cereali;
- Carne;
- Latte e derivati;
- Legumi;
- Patate.
Il risultato, potete intuirlo voi stessi, è un regime alimentare fortemente sbilanciato, privo di evidenze scientifiche a suo supporto. Mangiare tanta verdura non significa “mangiare sano”.
E se si desidera mangiare sano e perdere peso è fondamentale affidarsi ad una figura come il nutrizionista.

Gli effetti della dieta del minestrone
Come molte diete ipocaloriche “lampo”, gli effetti della dieta del minestrone comprendono:
- Perdita di peso fittizia, per quanto rapida. Il numero sulla bilancia cala perché vengono consumati liquidi e, nei casi peggiori, massa muscolare. Non grasso;
- Senso di fame e di malessere. Abbassando drasticamente il consumo calorico, non è infrequente sentirsi affamati, irritati e deboli;
- Nelle persone più sensibili, o non abituate ad un elevato consumo di verdure, può causare gonfiore, flatulenza e crampi addominali.
Presunti benefici
Il presunto beneficio che spinge molti ad avvicinarsi a questa dieta è il dimagrimento.
La dieta del minestrone promette di veder calare in maniera consistente il numero che vediamo sulla bilancia, in pochi giorni. Questo, effettivamente accade.
Ma non perché si sia “dimagriti”, bensì perché – lo ripetiamo – si perdono liquidi e massa muscolare.
Ciò significa anzitutto che non si tratta di una perdita di peso sana, ma fittizia, che viene “recuperata” nel giro di poco tempo una volta ripresa un’alimentazione regolare.
Nutrirsi solo con alimenti considerati “sani” come le verdure non significa “mangiare sano”: un’alimentazione sana è costituita da tutti i gruppi alimentari, nelle giuste quantità e proporzioni.
I rischi e le controindicazioni
I rischi e le controindicazioni del seguire la “dieta del minestrone” sono molteplici. Tra questi:
- Regime alimentare fortemente sbilanciato. Ci si può sentire affamati, deboli e irritati;
- Non vengono forniti grassi né proteine all’organismo, essenziali per il suo corretto funzionamento;
- Il peso perso viene recuperato in tempi estremamente brevi, in quanto si tratta di una perdita fittizia. Ciò può portare a cercare nuovi modi per perderlo in altrettanto poco tempo, innescando un effetto yo-yo dannoso per il corpo e per la psiche;
- Rischio di associare la perdita di peso all’idea che questa possa essere raggiunta esclusivamente attraverso la privazione del cibo per periodi più o meno brevi.
Insomma, se si desidera dimagrire occorre diffidare tassativamente da queste “diete”, affidandosi piuttosto ad un professionista qualificato.

Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.