Dieta per l'artrite reumatoide: cosa mangiare e cosa evitare
L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune e sistemica che comporta dolore, gonfiore e rigidità delle articolazioni. Scopri come la dieta può influire sui sintomi della malattia.

Punti chiave:
- Dieta per l'artrite reumatoide: un’alimentazione mirata può aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la qualità della vita. Seguire una dieta equilibrata supporta la terapia farmacologica e contribuisce alla gestione dei sintomi.
- Alimenti consigliati: omega-3, Dieta Mediterranea, vitamina D e probiotici sono utili per modulare l’infiammazione, rafforzare il sistema immunitario e riequilibrare il microbiota intestinale.
- Alimenti da limitare: è consigliato ridurre carne rossa e sale, che possono aggravare l’infiammazione e peggiorare l’equilibrio immunitario e intestinale nei pazienti con artrite reumatoide.
L’artrite reumatoide è una patologia infiammatoria cronica di natura autoimmune che può compromettere significativamente la qualità della vita di chi ne è affetto. Negli ultimi anni, numerose ricerche hanno puntato l’attenzione sul possibile ruolo che l’alimentazione può giocare sia nell’insorgenza della malattia sia nella gestione dei suoi sintomi.
Un approccio nutrizionale consapevole non rappresenta soltanto una componente utile per il benessere generale, ma può agire da supporto complementare alle terapie convenzionali, contribuendo a contenere la progressione dell’artrite reumatoide e migliorando la qualità della vita del paziente. Comprendere quali alimenti favorire e quali invece evitare, è dunque fondamentale per impostare uno stile alimentare adeguato e funzionale alla gestione della patologia. Una dieta equilibrata, ricca di nutrienti antinfiammatori e povera di alimenti pro-infiammatori, può contribuire a ridurre i sintomi, migliorare l’energia quotidiana e sostenere la funzionalità articolare nel tempo.
Artrite reumatoide e alimentazione
Il legame tra alimentazione e artrite reumatoide è oggetto di crescente interesse da parte della comunità scientifica, in quanto sempre più evidenze suggeriscono che la dieta non solo incida sul rischio di sviluppare la malattia, ma possa anche contribuire attivamente alla modulazione della sua progressione.
Un recente studio (Gioia et al., 2020), ha analizzato in profondità le connessioni tra dieta, microbiota intestinale, infiammazione sistemica e andamento clinico dell’artrite reumatoide, evidenziando come le scelte nutrizionali possano influenzare in modo concreto l’evoluzione della malattia. Questo significa che le abitudini alimentari quotidiane non rappresentano un semplice aspetto collaterale nella gestione clinica dell’artrite reumatoide, ma costituiscono un fattore potenzialmente determinante nel decorso della patologia.

Cos'è l'artrite reumatoide
Per comprendere il motivo per cui l’alimentazione possa influenzare lo stato di salute nei pazienti con artrite reumatoide, è utile avere un quadro sintetico della patologia. L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune e sistemica: "autoimmune" perché il sistema immunitario attacca erroneamente i tessuti del proprio corpo; "sistemica" poiché può coinvolgere non solo le articolazioni, ma anche altri organi e apparati.
Il bersaglio principale della malattia sono le articolazioni sinoviali, dove si sviluppa un’infiammazione cronica che porta, nel tempo, alla distruzione di cartilagine e osso, causando dolore, gonfiore, rigidità e, nei casi avanzati, deformità e perdita della funzionalità articolare. La patogenesi dell’ artrite reumatoide è multifattoriale: oltre alla predisposizione genetica, vi è un’importante componente ambientale, nella quale si inserisce anche l’alimentazione, considerata un fattore modificabile su cui è possibile intervenire.
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Indicazioni generali per la dieta nell'artrite reumatoide
Le raccomandazioni dietetiche per i pazienti con artrite reumatoide si ispirano ai principi della dieta antinfiammatoria, con l’obiettivo di ridurre l’infiammazione sistemica, supportare il sistema immunitario e favorire un equilibrio metabolico sano. Diversi nutrienti sono stati identificati come aventi proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, capaci di contribuire al miglioramento del quadro clinico.
La dieta non deve essere vista come una “cura alternativa”, bensì come un valido strumento di supporto alle terapie farmacologiche. Uno stile di vita sano, accompagnato da una nutrizione equilibrata, può rafforzare l’efficacia delle cure mediche e migliorare il benessere dei pazienti.
Tra i meccanismi attraverso i quali l’alimentazione può incidere sulla patologia, spiccano due aspetti fondamentali: l’interazione con il microbiota intestinale e l’effetto sulla composizione corporea. Il microbiota, l’insieme dei microrganismi che vivono nel tratto intestinale, gioca un ruolo cruciale nella regolazione della risposta immunitaria. Una dieta sbilanciata può alterarne l’equilibrio (disbiosi), favorendo processi infiammatori e, potenzialmente, contribuendo alla progressione dell’ artrite reumatoide. Inoltre, il sovrappeso e l’accumulo di tessuto adiposo viscerale rappresentano un ulteriore stimolo infiammatorio, da cui l’importanza di mantenere una composizione corporea sana.

Alimenti consigliati per l’artrite reumatoide
Esistono diversi nutrienti e modelli alimentari che hanno mostrato potenziali effetti benefici nei confronti dell’ artrite reumatoide. Tra i più significativi:
1. Acidi grassi polinsaturi (omega-3)
Noti per le loro proprietà antinfiammatorie, gli acidi grassi omega-3 riducono la produzione di citochine pro-infiammatorie e modulano la risposta immunitaria. Sono contenuti principalmente nei pesci grassi (come salmone, sgombro, aringa), nei semi di lino, nei semi di chia e nelle noci. Il consumo regolare degli omega-3 è associato ad una diminuzione dell’attività della malattia e ad un miglioramento dei sintomi articolari.
2. Dieta Mediterranea
La dieta mediterranea è da anni considerata un modello alimentare ideale per la prevenzione di malattie croniche. Ricca di frutta, verdura, legumi, cereali integrali, pesce, olio d’oliva e povera di carne rossa, questa dieta ha dimostrato di possedere spiccate proprietà antinfiammatorie. I polifenoli, i grassi monoinsaturi e le fibre presenti in abbondanza negli alimenti mediterranei contribuiscono alla regolazione del microbiota intestinale e alla modulazione della risposta infiammatoria.
3. Vitamina D
La vitamina D svolge un ruolo chiave nella regolazione del sistema immunitario e nella salute ossea. Nei pazienti con artrite reumatoide, livelli adeguati di vitamina D possono contribuire a ridurre l’infiammazione, migliorare la funzione articolare e prevenire complicanze secondarie come l’osteoporosi, una condizione frequentemente associata alla malattia e all’uso prolungato di cortisonici.
4. Probiotici
I probiotici sono microrganismi vivi che, se assunti in quantità adeguate, migliorano la salute intestinale. Considerando il legame tra disbiosi e patologie autoimmuni, il loro utilizzo può aiutare a ristabilire l’equilibrio del microbiota e, di conseguenza, influenzare positivamente il decorso dell’ artrite reumatoide. Alimenti come yogurt, kefir, crauti fermentati e integratori specifici possono essere fonti valide di probiotici.
Alimenti da evitare o limitare nell’artrite reumatoide
Accanto agli alimenti consigliati, è importante identificare anche quelli che, secondo le evidenze, possono contribuire ad aggravare i processi infiammatori tipici dell’ artrite reumatoide. Limitare questi alimenti è altrettanto essenziale quanto favorire quelli benefici.
1. Carne rossa
Il consumo eccessivo di carne rossa è stato associato a un peggioramento dello stato infiammatorio. Alcuni composti contenuti nella carne, come le amine eterocicliche prodotte durante la cottura ad alte temperature, possono avere effetti pro-infiammatori. Inoltre, l’alto contenuto di grassi saturi può contribuire all’aumento del tessuto adiposo e alla disbiosi intestinale.
2. Sale (sodio)
Un’elevata assunzione di sale è stata collegata a un’alterazione delle risposte immunitarie e a un aumento del rischio di malattie autoimmuni. Il sodio può anche favorire la ritenzione idrica e peggiorare l’infiammazione sistemica. Ridurre l’apporto di sale nella dieta è quindi consigliato, privilegiando spezie ed erbe aromatiche per insaporire i cibi.
L’artrite reumatoide è una malattia complessa, nella cui gestione la terapia farmacologica è fondamentale. Tuttavia, le evidenze attuali indicano che la dieta può offrire un supporto efficace, aiutando a ridurre l’infiammazione e migliorare la salute generale. Integrare omega-3, adottare la Dieta Mediterranea, garantire un buon apporto di vitamina D e riequilibrare il microbiota intestinale con probiotici può contribuire alla gestione della patologia. È inoltre utile limitare carne rossa e sale, associati a un peggioramento della malattia. Un’alimentazione consapevole non sostituisce le cure, ma può essere un valido alleato per migliorare la qualità della vita.

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Fonti:
- Gioia, C., et al. (2020). Dietary Habits and Nutrition in Rheumatoid Arthritis: Can Diet Influence Disease Development and Clinical Manifestations? Nutrients, 12(5), 1456. https://www.mdpi.com/2072-6643/12/5/1456
- Oliviero, F., et al. (2015). How the Mediterranean diet and some of its components modulate inflammatory pathways in arthritis. Swiss Medical Weekly, 145, w14190.
- Bustamante, M. F., et al. (2020). Design of an anti-inflammatory diet (ITIS diet) for patients with rheumatoid arthritis. Contemporary Clinical Trials Communications, 17, 100524.
- Horta-Baas, G., et al. (2017). Intestinal dysbiosis and rheumatoid arthritis: A link between gut microbiota and the pathogenesis of rheumatoid arthritis. Journal of Immunology Research, 2017, 4835189.
- Forsyth, C., et al. (2018). The effects of the Mediterranean diet on rheumatoid arthritis prevention and treatment: A systematic review of human prospective studies. Rheumatology International, 38, 737–747.
- Mohammed, A. T., et al. (2017). The therapeutic effect of probiotics on rheumatoid arthritis: A systematic review and meta-analysis of randomized control trials. Clinical Rheumatology, 36, 2697–2707.