Il battito cardiaco è uno degli indicatori chiave del nostro stato di salute. Mantenere la frequenza cardiaca entro valori ottimali è essenziale per prevenire problemi cardiovascolari e migliorare le prestazioni fisiche. Tuttavia, quando i battiti cardiaci sono troppo alti, possono insorgere diverse complicazioni e necessitano di essere abbassati. Un battito accelerato può essere causato da una varietà di fattori, tra cui stress, cattive abitudini alimentari, scarsa forma fisica o condizioni mediche sottostanti. In questo articolo, esamineremo le cause e i metodi per abbassare la frequenza cardiaca, con particolare attenzione alla tachicardia, ai battiti elevati a riposo e durante l’esercizio fisico.
Cos’è la tachicardia
La tachicardia è una condizione che si verifica quando il cuore batte più velocemente del normale, con una frequenza cardiaca che supera i 100 battiti al minuto (bpm) a riposo. Questo può accadere per diversi motivi, come sforzo fisico, stress, febbre, ansia o condizioni mediche. La tachicardia può essere temporanea e innocua, ma in alcuni casi può segnalare una patologia cardiaca sottostante.
È fondamentale prestare attenzione alla tachicardia, poiché potrebbe essere indicativa di malattie cardiache, ipertensione o disturbi endocrini.
Le extrasistoli, o battiti cardiaci extra, rappresentano una delle forme più comuni di aritmia, talvolta innescate da ansia, stress o stanchezza. Esse possono aumentare l’ansia di chi ne soffre, portando a un ulteriore innalzamento della frequenza cardiaca. Generalmente sono considerate innocue e non comportano rischi significativi per la salute ma possono causare disagio e preoccupazione in chi ne soffre. Questo disagio può aumentare l’ansia, soprattutto in coloro che soffrono di cardiofobia, alimentando la percezione di una condizione di salute precaria e portando ad un ulteriore innalzamento della frequenza cardiaca.
Battiti alti a riposo
La frequenza cardiaca a riposo svolge un ruolo cruciale nel garantire che il cuore pompi una quantità adeguata di sangue in tutto il corpo, mantenendo così il volume circolante, la pressione arteriosa e l’ossigenazione sistemica, sia in condizioni di salute che di malattia. Un battito cardiaco elevato a riposo per un periodo prolungato potrebbe indicare una condizione da approfondire con un medico. Se i battiti superano costantemente i 100 bpm in assenza di sforzo fisico o stress, potrebbe trattarsi di tachicardia a riposo, causata da fattori diversi.
La valutazione della frequenza cardiaca è stata storicamente utilizzata come indicatore di salute, dalle antiche culture greche, cinesi e indiane fino a oggi. È, infatti, uno dei parametri principali per monitorare la salute del cuore.
La rassegna di Jensen, M.T., fornisce una panoramica delle conoscenze attuali, suggerendo che la frequenza cardiaca a riposo rappresenta un importante fattore di rischio cardiovascolare, utile per orientare interventi personalizzati. Inoltre, l’ampia disponibilità di dispositivi elettronici indossabili e app per monitorare la frequenza cardiaca ha permesso di riconoscere maggiormente l’associazione tra valori elevati a riposo e malattie o eventi avversi.
Una bassa frequenza cardiaca a riposo è legata a salute e longevità, mentre una frequenza elevata è associata a patologie e rischi avversi. Inoltre, le donne tendono ad avere una frequenza cardiaca a riposo leggermente più alta rispetto agli uomini, pur mantenendo stabilità con l’età.
Battiti alti durante l’allenamento
Durante l’esercizio fisico, è normale che la frequenza cardiaca aumenti, poiché il cuore deve pompare più sangue per fornire ossigeno ai muscoli. Tuttavia, quando i battiti cardiaci superano certi limiti, l’esercizio può diventare controproducente e, in alcuni casi, pericoloso.
La frequenza cardiaca massima può essere calcolata sottraendo la propria età da 220. Ad esempio, per una persona di 30 anni, la frequenza cardiaca massima sarà di circa 190 bpm.
Mantenere i battiti tra il 50% e l’85% di questa frequenza massima è ideale per un allenamento sicuro. Se i battiti superano il limite raccomandato, possono verificarsi:
- Affaticamento precoce: il corpo si stanca più rapidamente.
- Capogiri o vertigini: sintomi che indicano un sovraccarico cardiovascolare.
- Stress cardiaco: che può aumentare il rischio di aritmie o altre problematiche cardiache.
Riconoscere i segnali di un sovraccarico fisico è fondamentale per evitare complicazioni gravi durante l’esercizio fisico.
Perché abbassare i battiti cardiaci
Abbassare i battiti cardiaci alti e mantenerli entro i limiti normali è fondamentale per la salute a lungo termine. La frequenza cardiaca rappresenta un potente predittore di malattia e mortalità sia nella popolazione generale che in quella di pazienti. Un cuore che batte costantemente ad una frequenza troppo alta è spesso un segnale di problemi di salute, specialmente in malattie croniche come diabete o altre condizioni infiammatorie.
Conseguenze di battiti cardiaci troppo alti
Se i battiti cardiaci sono eccessivamente elevati per lunghi periodi, il cuore deve lavorare di più, il che può portare a varie problematiche come:
- Affaticamento del cuore: il cuore, essendo un muscolo, può stancarsi eccessivamente se costretto a lavorare in modo troppo intenso.
- Ipertensione: il cuore che batte più velocemente tende a pompare il sangue con una pressione maggiore, il che può danneggiare le arterie.
- Rischio di infarti o ictus: un battito cardiaco costantemente elevato può aumentare il rischio di formazione di coaguli sanguigni e conseguenti complicanze.
- Scompenso cardiaco: il cuore può perdere la sua capacità di pompare il sangue efficacemente.
Prestazioni sportive
Per gli atleti, monitorare e controllare i battiti cardiaci è essenziale per massimizzare le prestazioni e prevenire l’affaticamento precoce. Un cuore che lavora in maniera ottimale, con battiti cardiaci efficienti, permette di:
- Recuperare più velocemente tra le sessioni di allenamento;
- Sostenere sforzi prolungati senza affaticamento;
- Evitare infortuni e complicazioni cardiache;
Gli atleti più allenati tendono a presentare un battito cardiaco a riposo più basso, poiché il cuore è più efficiente nel pompare il sangue.
Come abbassare i battiti
Come abbiamo visto, sebbene sia normale che i battiti aumentino in risposta a determinati stimoli, è importante sapere come abbassarli e riportarli a livelli ottimali quando necessario. Abbassare i battiti non solo aiuta a ridurre il carico sul cuore, ma contribuisce anche al benessere generale dell’organismo. Esistono molteplici approcci che possono essere adottati per mantenere la frequenza cardiaca sotto controllo, che vanno dai farmaci alle tecniche di respirazione, fino alle modifiche dello stile di vita.
Farmaci
Quando i battiti cardiaci risultano troppo elevati e persistenti, è fondamentale considerare l’uso di farmaci specifici, soprattutto se il battito accelera in modo incontrollato o è associato a sintomi di ansia, affaticamento o malessere generale.
Tra i farmaci più comunemente utilizzati per il controllo della frequenza cardiaca si trovano:
- Beta-bloccanti: bloccano i recettori beta-adrenergici, riducendo l’attività del sistema nervoso simpatico, abbassando la frequenza cardiaca e la forza di contrazione del cuore. Sono utili per tachicardia, ansia, ipertensione e riducono il rischio di infarti e ictus.
- Calcio-antagonisti: limitano l’ingresso di calcio nelle cellule muscolari, riducendo la forza e la velocità del battito cardiaco, rilassando i vasi e abbassando la pressione. Utili in angina, ipertensione e aritmie.
- Antiaritmici: ripristinano il ritmo cardiaco normale agendo sulle membrane cellulari o sull’attività elettrica del cuore, essenziali per gestire fibrillazione atriale, flutter e tachicardie ventricolari.
È fondamentale sottolineare che l’uso di questi farmaci deve essere sempre prescritto e supervisionato da un medico.
Respirazione
La respirazione può avere un impatto significativo sulla frequenza cardiaca, rendendola uno strumento efficace per ridurre i battiti cardiaci elevati. Alcune tecniche di respirazione lenta e profonda stimolano il sistema nervoso parasimpatico, il quale favorisce uno stato di rilassamento e contrasta l’azione del sistema nervoso simpatico, responsabile dell’aumento della frequenza cardiaca.
Studi come quello di Zaccaro et al. (2018) hanno dimostrato che praticare esercizi di respirazione controllata può aiutare ad abbassare i battiti cardiaci a riposo, migliorando la capacità del cuore di rispondere allo stress e promuovendo una sensazione di calma e benessere generale. Questi esercizi sono particolarmente utili nei casi di tachicardia legati ad ansia, stress o sforzo fisico.
Stile di vita
Lo stile di vita influisce profondamente sulla frequenza cardiaca a riposo. Fattori come attività fisica regolare, dieta equilibrata, gestione dello stress e qualità del sonno contribuiscono a mantenere la frequenza cardiaca in un range salutare. Lo studio di Diaz et al. (2016) ha evidenziato che individui con uno stile di vita sano, caratterizzato da regolare attività fisica e abitudini alimentari equilibrate, presentano una frequenza cardiaca a riposo inferiore, riducendo così il rischio di malattie cardiovascolari. Adottare abitudini salutari non solo migliora la salute del cuore, ma può anche prolungare l’aspettativa di vita.
Consigli pratici per abbassare i battiti cardiaci
Ecco cinque consigli pratici che puoi adottare subito per abbassare i battiti cardiaci:
Consiglio 1: Controlla il respiro
Le tecniche di respirazione lenta e profonda, hanno dimostrato un effetto positivo sul sistema nervoso parasimpatico, responsabile del rallentamento della frequenza cardiaca e della promozione del rilassamento. Uno studio pubblicato su Frontiers in Human Neuroscience nel 2018 ha esplorato i correlati psico-fisiologici della respirazione lenta, dimostrando che può ridurre l’ansia, abbassare la pressione sanguigna e stabilizzare la frequenza cardiaca. La revisione sistematica ha confermato che il controllo del respiro attiva il sistema parasimpatico, riducendo lo stress e migliorando il benessere generale.
Un’altra meta-analisi pubblicata sull’American Journal of Cardiology nel 2017 da Zou et al. ha evidenziato che gli esercizi di respirazione lenta sono particolarmente efficaci nel controllare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, specialmente nei pazienti con malattie cardiovascolari. Questo approccio semplice ma potente si è dimostrato un ottimo strumento per la gestione dello stress e per migliorare la salute del cuore a lungo termine.
Consiglio 2: Migliora il sonno
Il sonno di qualità gioca un ruolo cruciale nella regolazione della frequenza cardiaca e della pressione sanguigna. Dormire almeno sette ore ogni notte favorisce il riposo e la riparazione del cuore, riducendo la frequenza cardiaca e abbassando i livelli di stress. Uno studio del 2021, condotto da Penzel et al. ha analizzato la modulazione del sonno sulla variabilità della frequenza cardiaca, mostrando che un sonno profondo e rigenerante è strettamente correlato ad una variabilità della frequenza cardiaca più stabile e ad una migliore salute cardiovascolare.
Attività rilassanti prima di coricarsi, come la lettura o una doccia calda, possono aiutare a ridurre l’attività del sistema nervoso simpatico, facilitando un sonno più profondo e ristoratore.
Consiglio 3: Fai esercizi di rilassamento
Pratiche come lo yoga hanno effetti benefici sia sul corpo che sulla mente, aiutando a ridurre lo stress e migliorare la salute cardiovascolare. Una revisione sistematica del 2018, pubblicata su Journal of Clinical Medicine da Reimers et al., ha dimostrato che gli esercizi di rilassamento come lo yoga possono abbassare significativamente la frequenza cardiaca a riposo e la pressione sanguigna. Questi effetti si devono alla stimolazione del nervo vago, che rallenta il battito cardiaco e promuove un senso di calma e benessere.
Inoltre, i dati emergenti pubblicati su Circulation nel 2017 da Kuehn suggeriscono che lo yoga può essere particolarmente utile per i pazienti con malattie cardiache, migliorando la qualità della vita e riducendo i sintomi legati allo stress.
Consiglio 4: Evita sostanze stimolanti
Sostanze stimolanti come caffeina, nicotina e alcol possono accelerare temporaneamente il battito cardiaco attivando il sistema nervoso simpatico. Uno studio pubblicato su Psychosomatic Medicine nel 2017 da Bodin et al. ha rilevato che il fumo di sigaretta è associato a una riduzione della variabilità della frequenza cardiaca, un indicatore cruciale di salute cardiovascolare. La nicotina e la caffeina, se consumate in eccesso, possono aumentare la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna, sovraccaricando il cuore e mettendolo a rischio di problemi a lungo termine. Ridurre queste sostanze aiuta a mantenere la frequenza cardiaca più stabile e a ridurre lo stress sul sistema cardiovascolare.
Consiglio 5: Fai attività fisica regolare
L’attività fisica regolare è uno dei metodi più efficaci per migliorare la salute del cuore. Gli studi dimostrano che l’esercizio aerobico moderato, se praticato quotidianamente, può abbassare significativamente la frequenza cardiaca a riposo, rendendo il cuore più efficiente. Una revisione pubblicata nel 2021 da Paschoal su Cardiorespiratory Physiotherapy ha confermato che l’attività fisica regolare è correlata ad una maggiore longevità e a una migliore salute cardiovascolare.
Inoltre, uno studio del 2018 condotto da Zanuto et al. su ragazzi e ragazze ha dimostrato che un esercizio fisico costante è legato ad una riduzione della frequenza cardiaca a riposo. Anche gli studi condotti da Honório et al. sull’importanza di uno stile di vita attivo, pubblicati sull’American Journal of Lifestyle Medicine nel 2019, hanno evidenziato come l’esercizio fisico possa migliorare in modo significativo la salute del cuore.
FONTI:
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Manuela Amato è una nutrizionista specializzata in pazienti cardiopatici.
Laureata in Alimentazione e Nutrizione Umana, ha sei anni di esperienza presso il Centro Cardiologico Monzino-IRCCS di Milano.
Ha conseguito un Dottorato in Terapie Avanzate Biomedico-Chirurgiche e continua a formarsi per mantenere aggiornate le sue competenze nel campo nutrizionale.