L’allergia alle arachidi è un’allergia estremamente diffusa e potenzialmente molto grave. Colpisce sia bambini, sia adulti, senza particolari distinzioni.
Cos’è l’allergia alle arachidi?
L’allergia alle arachidi è una reazione immunitaria avversa, particolarmente forte e ingiustificata alle arachidi. Si tratta di un’allergia molto diffusa, e può manifestarsi senza particolari distinzioni nei bambini e negli adulti, sebbene tenda ad essere più comune nei bambini.
I sintomi possono essere diversi e variare da meno gravi – come prurito o malessere – fino ad anafilassi, una condizione grave che richiede un intervento medico immediato.
Allergia alle arachidi e bambini
Come accennato, l’allergia alle arachidi è una delle allergia più comuni nei bambini, sebbene non sia ancora chiaro cosa porti esattamente a svilupparla. Va pur detto che in Italia, dove il consumo di arachidi è relativamente ridotto, sono più comuni altre allergie infantili, come l’allergia al latte o ai crostacei.
Tendenzialmente, comunque, si instaura dopo i sei anni di età, e tende a persistere fino all’età adulta.
Se un bambino soffre di allergia alle arachidi è necessario per quanto possibile istruire lui e le persone che si prendono cura di lui (come insegnanti o babysitter) riguardo cosa fare in caso di reazione allergica.
Allergia alla frutta secca e allergia alle arachidi: differenze
Contrariamente a quanto si pensi, le arachidi non fanno parte della frutta secca: sono legumi. La principale differenza sta dunque nel tipo di alimento che causa la reazione allergica: frutta secca, come noci, mandorle e nocciole, oppure proteine presenti all’interno delle arachidi (legumi).
I sintomi di queste allergie, comunque, sono molto simili, ed entrambe tendono a manifestarsi soprattutto in età infantile, persistendo fino all’età adulta.
I sintomi dell’allergia alle arachidi
I sintomi più comuni di allergia alle arachidi comprendono:
- Eruzioni cutanee e gonfiore, localizzati soprattutto nell’area della bocca, del viso e della gola;
- Malessere;
- Nausea e/o vomito;
- Crampi addominali;
- Diarrea;
- Difficoltà respiratorie;
- Congestione nasale.
Nei casi più gravi può presentarsi anafilassi, una reazione allergica estremamente grave caratterizzata da abbassamento repentino della pressione sanguigna, difficoltà respiratorie, perdita di coscienza. Si tratta di una condizione potenzialmente letale che richiede un intervento medico immediato.
Come si diagnostica l’allergia alle arachidi?
La diagnosi di allergia alle arachidi avviene con dei test specifici come per altri tipi di allergie, ad esempio l’allergia al pomodoro.
I test più utilizzati per diagnosticare l’allergia alle arachidi comprendono:
- Prick test, o test cutanei. Tramite un piccolo ago viene introdotta una minima quantità dell’allergene sospetto sotto la pelle del paziente, osservando la comparsa di reazioni;
- Test sierologici, ovvero esami del sangue in cui si ricerca la presenza di immunoglobine, che indicherebbero una risposta del sistema immunitario, e dunque una reazione allergica.
- Più raramente, viene utilizzato test di provocazione orale: all’interno di un ambiente controllato si fa assumere per via orale, appunto, una piccola quantità di allergene, per vedere se provoca reazioni. Si tratta tuttavia di un test che viene utilizzato con cautela, per via delle reazioni potenzialmente gravi;
Cosa non mangiare quando si è allergici alle arachidi
Quando si è allergici alle arachidi occorre ovviamente evitare anche gli alimenti derivati, tra cui:
- Burro di arachidi;
- Farina di arachidi;
- Olio di arachidi.
Alcuni elementi confezionati potrebbero inoltre contenere tracce di arachidi, che vengono tuttavia segnalate sulle confezioni e le etichette. Per evitare contaminazioni incrociate è inoltre opportuno allertare i gestori dei locali e dei ristoranti se si mangia fuori casa.
Occorre poi fare attenzione alla cross-reattività, oppure allo sviluppo di ulteriori allergie.
Cross-reattività e altre allergie
Chi soffre di questa allergia può sperimentare fenomeni di cross-reattività, ovvero reazioni allergiche ad alimenti “simili”.
In particolare occorre prestare attenzione ad alcuni legumi, come i piselli, la soia e le lenticchie. Anche alcuni tipi di polline possono causare reazioni.
Se si soffre di allergia alle arachidi, inoltre, può esservi un maggiore rischio di sviluppare anche allergia alle noci. In questo caso si parla di sensibilizzazione multipla ad allergeni diversi.
Trattamenti e cure per l’allergia alle arachidi
Non esistono cure né trattamenti definitivi per l’allergia alle arachidi. Tuttavia, è possibile gestirla efficacemente nella vita quotidiana.
Negli ultimi anni si parla molto di immunoterapia: somministrazioni di piccole quantità di allergene per “desensibilizzare” l’organismo e ridurre le reazioni allergiche. Si tratta tuttavia di pratiche ancora relativamente sperimentali, che vanno effettuate sotto stretto controllo medico.
Come gestire l’allergia alle arachidi nella vita quotidiana?
L’allergia alle arachidi può essere gestita in maniera efficace mettendo in atto delle semplici accortezze. In particolare:
- Leggendo bene le etichette degli alimenti;
- Comunicare l’allergia alle persone a noi vicine, educandole su cosa fare in caso di reazione allergica grave;
- Utilizzare antistaminici sotto consiglio medico;
- Se a rischio di reazione grave, portare sempre con noi un autoiniettore di adrenalina;
- Prestare attenzione in particolare a cibi in scatola, cibi pronti, zuppe, verdure miste già pronte, salse, che possono contenere tracce di arachidi;
- Allertare gli addetti alla cucina in caso si mangi fuori casa, per evitare contaminazioni incrociate.
Fonti:
- Abrams, E. M., Chan, E. S., & Sicherer, S. (2020). Peanut allergy: new advances and ongoing controversies. PEDIATRICS, 145(5). https://doi.org/10.1542/peds.2019-2102
Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.