Il pistacchio è il seme della pianta Pistacia vera, appartenente alla famiglia delle Anacardiaceae. Considerato un tipo di frutta secca, è noto per le sue proprietà nutritive: ricco di proteine, grassi monoinsaturi, fibre, vitamine come la C e la E, e minerali come il potassio.
Cos’è il pistacchio?
Il pistacchio è un seme, e più in particolare il seme della pianta Pistacia vera, che appartiene alla famiglia delle Anacardiaceae.
Viene considerato un tipo di frutta secca, come le noci, le nocciole e le mandorle.
È originario dell’area asiatica centro-occidentale, tuttavia ad oggi è ampiamente diffuso anche nell’area Mediterranea. Possiede una colorazione verde, e il seme è racchiuso all’interno di un guscio duro e legnoso.
La raccolta del pistacchio avviene solitamente verso fine estate, nei mesi di agosto e settembre. Tuttavia sono reperibili sul mercato durante tutto l’anno.
Quali sono le diverse varietà di pistacchio?
Esistono diverse varietà di pistacchio, anche a seconda del luogo dove vengono coltivati.
In particolare ricordiamo i pistacchi:
- Spagnoli, tra cui la varietà cosiddetta Colossal, la più grande e pesante al mondo. Possiedono un sapore particolarmente intenso rispetto alle altre varietà;
- Iraniani, che vengono solitamente divisi in varietà rotonde e allungate;
- Californiani, che comprendono le varietà red Aleppo, Sfax dai semi piuttosto piccoli, Kerman, dal colore chiaro;
- Turchi, tra cui ricordiamo le varietà Kirmizi, dalla forma ovale, Ayimi, dal colore scuro, El-Batoury, dal colore biancastro e di dimensioni elevate.
Il pistacchio in Italia
In Italia il pistacchio viene prodotto soprattutto in Sicilia, in particolare nelle zone di Catania, Caltanissetta e Agrigento. Viene utilizzato all’interno di preparazioni salate e dolci, come avviene per i pinoli.
La varietà più pregiata, apprezzata in tutto il mondo, è il cosiddetto pistacchio di Bronte, che prende il nome dall’omonimo comune in cui viene coltivato.
Tuttavia in Italia vengono coltivati anche altri tipi di pistacchio, tra cui le varietà:
- Cerasola;
- Silvana;
- Bianca, anche detta Napoletana.

I valori nutrizionali
I valori nutrizionali di 100 grammi di pistacchi sono ripartiti come segue:
Nutriente | Quantità per 100 grammi |
Calorie | 608 Cal |
Acqua | 4 g |
Proteine | 18 g |
Lipidi | 56 g |
Amido | 3 g |
Zuccheri solubili | 5 g |
Fibra | 11 g |
Vitamina E | 4 mg |
Vitamina C | 2 mg |
Niacina | 1 mg |
Tiamina | 1 mg |
Riboflavina | 0.1 mg |
Vitamina A | 43 µg |
Potassio | 972 mg |
Calcio | 131 mg |
Fosforo | 500 mg |
Sodio | 1 mg |
Ferro | 7 mg |
Rame | 1 mg |
Magnesio | 158 mg |
Zinco | 2 mg |
Selenio | 8 µg |
I pistacchi fanno ingrassare?
I pistacchi sono alimenti dall’elevato contenuto calorico, tuttavia non fanno male né fanno ingrassare di per sé. Non esistono alimenti in grado, “da soli”, di provocare danni o aumentare il grasso corporeo; a fare la differenza sono:
- Le quantità consumate;
- L’alimentazione nel suo complesso;
- Lo stile di vita.
Tendenzialmente, in media si consiglia di consumare delle porzioni da 30 grammi di frutta secca, per tre volte la settimana. Tuttavia, queste porzioni e quantità possono variare anche sensibilmente, a seconda del proprio stile di vita e del proprio piano alimentare.
È qui che entra in gioco la figura del nutrizionista, cui ci si può rivolgere in caso di dubbio.
Benefici e proprietà
Come altra frutta secca, i pistacchi sono alimenti particolarmente nutrienti, ricchi di proteine, grassi “buoni” e vitamine.
Secondo alcuni studi i pistacchi sarebbero addirittura maggiormente benefici rispetto ad altra frutta secca, e in particolare:
- Avrebbero un contenuto di grassi meno elevato a parità di peso;
- Fornirebbero vitamine utili come la vitamina C e la vitamina E;
- Conterrebbero alcuni componenti bioattivi con un potenziale ruolo nella prevenzione di diverse malattie.
Ulteriori effetti potenzialmente benefici sulla salute riguarderebbero la possibilità di aiutare a prevenire lo stress ossidativo e l’infiammazione cellulare, oltre al diminuire il rischio di malattie cardiovascolari (Mateos et al., 2022).
Tuttavia ancora una volta è bene ricordare che si tratta di benefici potenziali, i quali sono dovuti anche e soprattutto all’intero contesto alimentare e ad un corretto stile di vita.
Chi non dovrebbe consumare pistacchio?
A differenza delle allergie alle arachidi, l’allergia ai pistacchi è meno comune.
I soggetti allergici dovrebbero, comunque, evitare di consumarne per evitare conseguenze potenzialmente gravi.
Inoltre, andrebbero consumati con moderazione per via del loro elevato contenuto calorico, e andrebbe prestata attenzione al consumo di pistacchi salati, soprattutto per quanto riguarda soggetti ipertesi o con problemi renali.
Fonti:
- Mateos, R., Salvador, M. D., Fregapane, G., & Goya, L. (2022). Why should pistachio be a regular food in our diet? Nutrients, 14(15), 3207. https://doi.org/10.3390/nu14153207

Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.