Mango: origini, caratteristiche e proprietà
Il mango è un frutto molto dolce e dalla consistenza simile a quella della pesca. Si trova in commercio generalmente durante tutto il corso dell’anno e possiede diverse proprietà potenzialmente benefiche per la salute.

Il mango è un frutto molto dolce e dalla consistenza simile a quella della pesca. Si trova in commercio generalmente durante tutto il corso dell’anno e possiede diverse proprietà potenzialmente benefiche per la salute.
Cos'è il mango?
Il mango è il frutto dell’albero Mangifera indica, una pianta tropicale sempreverde appartenente alla famiglia delle Anacardiacee.
Ha una forma irregolare leggermente ovale, e un peso che può variare dai 300 grammi fino a oltre un chilo.
La buccia può essere di diversi colori: il più comune è il rosso o arancione, ma possono essere anche verdi o gialli. La polpa, invece, è generalmente di colore rosso o giallastro, dal sapore estremamente dolce e con una consistenza piuttosto morbida.
Il sapore e il profumo del mango possono variare in base alla varietà e al grado di maturazione. Al centro del frutto si trova un grosso seme piatto, non edibile.
La stagionalità e le origini
Si stima che il mango abbia origini piuttosto antiche, e che provenga dall’Asia meridionale.
Da lì si è poi diffuso in molte zone tropicali, in particolare Africa, America Centrale e Sud America. Attualmente viene coltivato anche in alcune aree particolarmente calde d’Europa, come l’Andalusia e le isole Canarie, e in piccole zone del Sud Italia. s.
Per quanto riguarda la stagionalità, non esiste un unico periodo in cui il frutto del mango risulta essere disponibile, poiché le varietà coltivate hanno esigenze diverse, e vengono quindi raccolti in periodi anche molto diversi tra loro. Alcune di esse infatti maturano nei mesi invernali, come il resto della frutta invernale, altre in quelli estivi, come il resto della frutta estiva.
Come capire se il mango è maturo?
Per capire quando è maturo un mango non è sufficiente affidarsi al colore della buccia, poiché quest’ultimo può variare anche di molto a seconda della varietà. Più utile è invece valutarne la consistenza.
Un mango maturo “cede” infatti leggermente alla pressione delle dita, senza tuttavia risultare molle.
Al contrario, una consistenza eccessivamente cedevole, così come la presenza di macchie nere o scure sulla buccia può indicare un eccesso di maturazione o, nei casi “peggiori”, un inizio di deterioramento. In questi casi, meglio non acquistarlo.
Se il frutto risulta particolarmente duro significa invece che è ancora acerbo. In questo caso può essere lasciato a temperatura ambiente per consentirgli di completare la maturazione.
Una volta raggiunta la maturazione desiderata è consigliabile conservarlo in frigorifero, per un massimo di due o tre giorni.
Come tagliare e mangiare il mango?
Il mango si può consumare fresco, da solo o insieme ad altri ingredienti.
In Italia, il modo più comune per mangiarlo è crudo, con o senza buccia, a seconda della varietà.
Prima di mangiarlo, però, è utile sapere come si taglia il mango. Il frutto ha infatti un grosso seme piatto al centro, che tende a non separarsi facilmente dalla polpa.
Un metodo pratico e molto usato consiste nel praticare due tagli ai lati del seme, incidere la polpa con tagli incrociati senza intaccare la buccia e poi “rovesciare” la metà ottenuta, ottenendo tutta una serie di cubetti. Non è raro trovarlo in commercio già tagliato in questa maniera.
Oltre che fresco, il mango può essere frullato per preparare succhi, frullati o purea, oppure utilizzato in gelati, granite o altri dolci. Non è raro venga usato come ingrediente all’interno di salse salate e piccanti, soprattutto all’estero. Infine, anche il mango essiccato viene solitamente molto apprezzato come snack, oppure come ingrediente all’interno di muesli e barrette alla frutta o ai cereali.
I valori nutrizionali
I valori nutrizionali medi per 100 grammi di polpa di mango sono distribuiti come segue:
Componente | Quantità per 100 g |
Calorie | 114 kcal |
Proteine | 6,4 g |
Grassi | 2,4 g |
Carboidrati | 7,1 g |
Amido | 6 g |
Tiamina (B1) | 0,1 mg |
Riboflavina (B2) | 0,01 mg |
Niacina (B3) | 0,2 mg |
Ferro | 5,5 mg |
Calcio | 45 mg |
Fosforo | 100 mg |
Le proprietà e benefici del mango
Il mango è un frutto ricco di proprietà potenzialmente benefiche e utili all’organismo.
Contiene infatti molta acqua - ed è dunque utile per l’idratazione -, zuccheri, fibre e una buona quantità di vitamine, in particolare vitamina C. Quest’ultima contribuisce alla sintesi del collagene, nonché al corretto funzionamento del sistema immunitario.
È anche una fonte di vitamina A (LE), e in particolare sotto forma di beta-carotene e luteina zeaxantina, importanti per la vista e la salute della pelle.
Il mango è poi ricco di flavonoidi, ovvero sostanze antiossidanti con potenziali effetti antinfiammatori e di potassio.
Quando non mangiare il mango?
Il mango è generalmente un alimento ben tollerato, tuttavia in alcuni casi può essere opportuno evitarlo, o consumarlo con moderazione. In particolare:
- Può potenzialmente interferire con l’azione e il corretto funzionamento di alcuni farmaci;
- Viene consigliato di consumarlo con moderazione in caso di obesità, diabete di tipo 2 e ipertrigliceridemia, poiché è ricco di zuccheri semplici;
- Anche chi soffre di iperuricemia dovrebbe limitarne il consumo poiché il fruttosio, di cui è ricco, può potenzialmente ostacolare l’eliminazione dell’acido urico.
Non bisogna poi sottovalutare che il mango può causare reazioni allergiche. Questo può avvenire soprattutto nei soggetti sensibili ad alcuni tipi di polline, come quello dell’edera o della quercia, oppure al lattice.
Generalmente sono la linfa dell’albero e la buccia del frutto che possono provocare dermatiti da contatto, mentre reazioni a seguito del consumo della polpa sono tendenzialmente più rare.