Agrumi: quali sono e come usarli in cucina
Gli agrumi comprendono frutti come arance, limoni, mandarini e pompelmi. Sono ricchi di vitamine, fibre e flavonoidi, e possono potenzialmente dare beneficio alla salute.

Gli agrumi sono una famiglia di frutti che comprende diverse specie, come arance, limoni, mandarini e pompelmi, ma anche varietà meno comuni.
Sono ricchi di vitamine, sali minerali e composti antiossidanti, e trovano largo impiego in cucina sia da soli, sia sotto forma di sciroppi e conserve.
Cosa sono gli agrumi?
Gli agrumi sono una categoria di frutti appartenenti al genere Citrus. Si stima siano originari delle regioni tropicali e subtropicali dell’Asia e dell’Oceania, ma ad oggi sono coltivati in molte aree del mondo, Italia compresa.
Botanicamente si tratta di esperidi, ovvero frutti caratterizzati da una buccia esterna dura e da una polpa suddivisa in spicchi. All’interno degli spicchi si trovano delle piccole vescicole ricche di succo.
Alcune varietà di agrumi maturano in inverno, altre in primavera o in estate, mentre altre ancora, come i limoni, sono disponibili tutto l’anno. Possono rientrare, dunque, sia nelle tipologie di frutta invernale, sia nelle tipologie di frutta autunnale.
Quali sono i tipi di agrumi?
Gli agrumi si distinguono in diverse tipologie, ognuna con caratteristiche specifiche per quanto riguarda il gusto, gli utilizzi comuni e i valori nutrizionali.
Le arance sono probabilmente gli agrumi più diffusi. Ne esistono, a loro volta, diverse varietà che si distinguono per il sapore (che può essere più o meno dolce) e il colore della polpa. Vi sono poi i mandarini, piccoli agrumi dal sapore zuccherino, mentre dagli incroci con altre specie nascono gli agrumi ibridi, come i mandaranci e le clementine.
Altri tipi di agrumi particolarmente noti e apprezzati sono il limone e il pompelmo, ma ne esistono anche altri meno comuni, come il cedro e il bergamotto.
Quali sono gli agrumi: l’elenco completo
Gli agrumi sono una famiglia estremamente ampia di frutti, che comprende diverse specie. In particolare, tra gli agrumi possiamo ricordare:
- L’arancia. Si tratta di uno degli agrumi più famosi e consumati al mondo, di cui esistono a loro volta diverse varietà. È ricca di vitamina C, fibre e antiossidanti;
- Il mandarino. È un piccolo agrume dal sapore dolce e aromatico. È fonte di vitamina C, vitamina A, vitamine del gruppo B e minerali come calcio e potassio. La buccia contiene oli essenziali usati anche in cosmesi;
- La clementina. Si tratta di un agrume ibrido, i cui agrumi “originali” sono l’arancio e il mandarino. È simile al mandarino, ma priva di semi e abbastanza facile da sbucciare, motivo per cui viene molto amata soprattutto dai bambini. Ha un sapore più delicato rispetto al mandarino;
- Il limone. Altro agrume famoso, caratterizzato dalla sua elevata acidità e ricco di vitamina C;
- Il lime. Molto simile al limone, ma dalle dimensioni più piccole e con la buccia verde. La polpa leggermente amarognola rispetto a quella fortemente acida del limone;
- Il pompelmo. È un agrume di grosse dimensioni, dal gusto amarognolo. Ne esistono diverse varietà, che vanno dalla bianca, alla rossa.
- Il pomelo. Agrume piuttosto diffuso in Asia, simile al pompelmo ma dalla polpa più dolce. Si tratta dell’agrume dalle dimensioni più grandi;
- Il cedro. Agrume dalla scorza spessa e particolarmente aromatica. Viene utilizzata spesso per la preparazione di canditi e oli essenziali;
- Il bergamotto. Ha un aroma caratteristico e molto intenso. È ricco di vitamina C e flavonoidi, e viene utilizzato non solo in cucina, ma anche per la preparazione di oli essenziali e cosmetici.
- Il chinotto. Piccolo agrume dal gusto amarognolo, dà il nome all’omonima bevanda.
- Il kumquat, anche chiamato mandarino cinese. Agrume che si consuma intero, con la buccia dal sapore dolce che contrasta la polpa acidula;
- Il mapo. Si tratta di un ibrido nato in Italia dall’incrocio tra mandarino e pompelmo;
- Il calamondino. È un ibrido tra il kumquat e il mandarino. Ha un gusto molto acido e amarognolo, e viene usato soprattutto per preparare marmellate e canditi. Tuttavia, ha una valenza principalmente ornamentale, e raramente viene impiegato in cucina.

Le proprietà e i benefici degli agrumi
Consumare regolarmente agrumi nella propria dieta può portare a diversi potenziali benefici per la salute. Questo perché si tratta di frutti particolarmente ricchi di vitamine, sali minerali e composti “benefici” per la nostra salute.
In particolare:
- Sono ricchi di vitamina C. A lungo si è creduto nell’utilità della vitamina C contro il raffreddore, e sebbene questa teoria sia stata ampiamente smentita, ad oggi sappiamo comunque che questo composto è utile per la salute del sistema immunitario. Non solo, in quanto partecipa anche alla sintesi del collagene, ovvero una proteina che mantiene la pelle elastica e favorisce la cicatrizzazione delle ferite;
- Sono ricchi di ulteriori vitamine, come la vitamina A e le vitamine del gruppo B;
- Contengono potassio, il quale contribuisce a regolare la pressione sanguigna e l’equilibrio dei liquidi nel corpo, e magnesio, che sostiene il metabolismo energetico;
- Sono tendenzialmente ricchi di acqua, e possono quindi contribuire all’idratazione quotidiana;
- Sono ricchi di fibre, e in particolare di pectina. Si tratta di una fibra solubile che ha un’azione prebiotica, ovvero contribuisce a “nutrire” la normale flora batterica intestinale. Inoltre può aumentare il senso di sazietà, migliorare l’assorbimento degli zuccheri e favorire la regolarità intestinale;
- Sono ricchi di flavonoidi, con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie.
Detto questo, gli agrumi non sono alimenti miracolosi, e il loro consumo va, piuttosto, integrato all’interno di un’alimentazione equilibrata. Sono anche “vittime” di alcune leggende metropolitane. Particolarmente celebre quella che vorrebbe l’acqua e limone come “depurante” benefico per l’organismo.
Gli usi in cucina degli agrumi
Gli agrumi vengono utilizzati in cucina in vari modi.
Anzitutto, possono essere consumati al naturale, sbucciati e divisi in spicchi, oppure consumati come spremuta. Non tutti gli agrumi sono adatti a questo scopo: raramente il lime e il limone vengono consumati così per via della loro acidità. Sono, però, un ingrediente per diverse bevande, cocktail e spesso usati come condimento. Non è inoltre raro che gli agrumi vengano consumati essiccati.
Il succo degli agrumi è infatti molto versatile, e facilmente impiegabile sia in ricette dolci, sia in ricette salate, dalle più semplici (come le insalate) fino alle più elaborate. Alcune ricette “tradizionali” e famose che vedono degli agrumi come ingrediente principale sono, ad esempio, le scaloppine al limone o l’anatra all’arancia, in cui questi agrumi vengono usati per dare sapore e preparare le salse.
La scorza di agrume grattugiata, o l’estratto, vengono spesso utilizzati per aromatizzare i dolci, tra cui le creme, le torte, i biscotti. La parte “interna”, ovvero quella di colore bianco, viene invece impiegata più di frequente per preparare i canditi, o come ingrediente per aromatizzare i liquori.
Altri utilizzi comuni degli agrumi comprendono la preparazione sotto forma di marmellate, sciroppi o bevande, come il chinotto, estratto dall’omonimo frutto, o la cedrata.
Fonti:
- Addi, M., Elbouzidi, A., Abid, M., Tungmunnithum, D., Elamrani, A., & Hano, C. (2021). An Overview of Bioactive Flavonoids from Citrus Fruits. Applied Sciences, 12(1), 29. https://doi.org/10.3390/app12010029
- Borghi, S. M., & Wander Rogério Pavanelli. (2023). Antioxidant Compounds and Health Benefits of Citrus Fruits. Antioxidants, 12(8), 1526–1526. https://doi.org/10.3390/antiox12081526