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Coliche renali: sintomi, cause e rimedi

Le coliche renali sono un dolore improvviso ed intenso che si manifesta nella parte inferiore della schiena e dell’addome.

Coliche renali

Le coliche renali sono un dolore improvviso ed intenso che si manifesta nella parte inferiore della schiena e dell’addome. Solitamente sono causate dal passaggio dei calcoli renali.

Cosa sono le coliche renali?

Le coliche renali sono dolori improvvisi ed intensi, che si manifestano nell’area inferiore di addome e schiena. Le cause sono solitamente il passaggio dei calcoli renali, piccoli aggregati solidi che, spostandosi tra reni e uretra causano una dilatazione seguita da contrazioni spasmodiche. Fa parte delle cosiddette patologie alimentari.
Dove faccia male la colica renale con esattezza dipende dalla posizione del calcolo stesso.

Il dolore può durare diversi minuti, è intenso e continuo, spesso talmente forte da portare il paziente a rivolgersi al pronto soccorso.

Cause e fattori di rischio delle coliche renali

La causa principale di una colica renale è, solitamente, la presenza di calcoli all’interno dell’apparato urinario. Ma più raramente possono essere causati dalla presenza di piccoli coaguli di sangue all’interno dello stesso.

Non è ancora del tutto chiaro quali siano le cause esatte per la formazione dei calcoli renali che poi causano le coliche. Tuttavia, la calcolosi renale è un disturbo relativamente diffuso: si stima colpisca circa il 3% della popolazione.

Sono stati individuati alcuni fattori di rischio:

  • Sesso maschile. Gli uomini sarebbero maggiormente predisposti alla formazione di calcoli renali;
  • Idratazione inadeguata. Causerebbe la concentrazione e precipitazione di cristalli minerali nelle urine;
  • Alimentazione inadeguata. In particolare, una dieta non equilibrata e ricca di sale, aumenterebbe il rischio di formazione di calcoli nelle vie urinarie;
  • Utilizzo di particolari farmaci o integratori;
  • Condizioni come l’ipermetabolismo;
  • Patologie preesistenti, come l’ipertiroidismo o la sindrome metabolica.

Si stima inoltre che nelle donne  sia più alto il rischio di formazione di calcoli renali dal secondo trimestre di gravidanza.
Infine, occorre prendere in considerazione la predisposizione genetica: se sono stati presenti casi di calcoli renali in famiglia, aumenterebbe la probabilità di svilupparne a propria volta.

Sintomi e diagnosi delle coliche renali

I sintomi di una colica renale possono variare, soprattutto per via della dimensione del calcolo e della sua posizione all’interno del tratto urinario. Se i calcoli sono di piccole dimensioni, la colica può avere un’intensità relativamente lieve, e il calcolo può essere espulso spontaneamente, talvolta perfino senza che il paziente se ne accorga.

All’aumentare delle dimensioni del calcolo, i sintomi si fanno più fastidiosi e dolorosi. Oltre al dolore tipico della colica, già descritto, il paziente può presentare:

  • Dolore o difficoltà ad urinare nonostante il bisogno persistente;
  • Presenza di piccole particelle precipitate nell’urina, o comunque urina torbida;
  • Presenza di sangue nelle urine;
  • Nausea e/o vomito;
  • Febbre e brividi.


Più raramente, le coliche renali possono causare o aggravare i sintomi del reflusso.

Non è facile dire, in assoluto, quanto duri una colica renale. La durata di una colica renale dipende infatti anch’essa dalla dimensione e dalla posizione del calcolo, e può variare da pochi minuti fino ad un’ora.

Trattamenti e rimedi per le coliche renali

I trattamenti e i rimedi per le coliche renali, e in particolare per espellere i calcoli, dipendono dalla tipologia di calcolo renale e dalla loro dimensione.

I tipi di calcolo renale

Esistono principalmente quattro tipi di calcolo renale, ognuno dei quali è composto da sostanze diverse:

  • Calcoli di sali di calcio. Sono i tipi di calcolo renale più comune, causati generalmente da una dieta troppo ricca di sale;
  • Calcoli di acido urico. Spesso si riscontrano in persone che seguono una dieta eccessivamente ricca di carni rosse;
  • Struvite. i formano prevalentemente in individui con infezioni delle vie urinarie;
  • Cistina. Si formano in soggetti affetti da cistinuria, una malattia genetica che impedisce ai reni di assorbire l’amminoacido cistina.

Il trattamento dei calcoli e le loro dimensioni

Come accennato, il trattamento dei calcoli dipende anche dalle loro dimensioni e, di conseguenza, dalla gravità della colica renale.

  • Calcoli di piccole dimensioni. Spesso vengono espulsi spontaneamente. Qualora si sospetti di essere in presenza di calcoli renali è comunque necessario chiedere un consulto al proprio medico, che potrebbe prescrivere antidolorifici o integratori che facilitino l’espulsione del calcolo stesso;
  • Calcoli di grandi dimensioni. Se il calcolo è troppo grande, è difficile che possa essere espulso spontaneamente. Potrebbero dunque rendersi necessarie alcune procedure chirurgiche, solitamente poco invasive, per la frammentazione del calcolo e la sua successiva espulsione. Qualora il calcolo sia di dimensioni particolarmente importanti – solitamente di dimensioni superiori a due centimetri -, il medico potrebbe ritenere necessario avvalersi della nefrolitotomia percutanea, un’incisione all’altezza della schiena per rimuovere i calcoli dai reni.

Dopo una colica renale particolarmente violenta è possibile subire degli “strascichi”, ovvero dei dolori persistenti nell’area della stessa, anche per diversi giorni.
È inoltre difficile dire quanto durino i calcoli renali: anche in questo caso, dipende dalla gravità dell’attacco di colica, e dalla dimensione dei calcoli stessi.

Prevenzione delle coliche renali: cosa fare e cosa evitare

Per prevenire le coliche renali è anzitutto necessario seguire uno stile di vita e un’alimentazione sana. 

Difatti, come abbiamo visto, la dieta svolge un ruolo importante nella formazione o meno dei calcoli renali.

Alcuni comportamenti virtuosi, per prevenire la formazione di calcoli, sono:

  • Assumere una quantità adeguata di acqua. Come abbiamo visto, assumere acqua in quantità adeguate – si raccomandano almeno due litri al giorno – diluisce le urine, e di conseguenza diminuisce le probabilità che i sali minerali si agglomerino;
  • Riposare adeguatamente e a sufficienza, evitando per quanto possibile le situazioni di stress;
  • Chiedere consulto ad un medico il prima possibile in caso di colica. Infatti, sebbene potrebbe trattarsi di un caso isolato, fare degli accertamenti medici diminuisce le possibilità di recidive.

Cosa evitare nella prevenzione dei calcoli renali?

Di converso, per prevenire i calcoli renali è consigliabile evitare di:

  • Bere poche quantità di acqua (meno di due litri al giorno);
  • Bere grandi quantità di bibite gassate;
  • Bere alcolici;
  • Adottare diete sbilanciate e ricche di proteine e grassi animali;
  • Non trattare eventuali intolleranze alimentari.

Analogamente, sebbene i calcoli renali, quando si manifestano come episodi isolati, non siano generalmente pericolosi, è consigliabile non sottovalutarli. Essi potrebbero infatti rappresentare un segnale di problematiche più ampie – tra cui, in primo luogo, una dieta inadeguata – che andrebbero valutate attentamente con l’aiuto di un professionista.

Coliche renali e alimentazione: consigli utili

Una dieta sana ed equilibrata, redatta con il consulto di un professionista, è il primo strumento di prevenzione per calcoli e coliche renali.

Si suppone inoltre che una dieta ricca di verdure, o, addirittura, una dieta plant-based ben strutturata da un professionista potrebbe aiutare molto nella prevenzione dei calcoli renali. Tuttavia, le evidenze scientifiche sono ancora troppo poche per poter giungere a conclusioni certe (Nirumand et al., 2018).

Ad ogni modo, è possibile seguire alcuni consigli utili:

  • Assumere quantità adeguate di frutta e verdura (almeno cinque porzioni al giorno);
  • Assumere quantità adeguate di fibre;
  • Assumere latte e derivati, per questo motivo occorre che chi segue una dieta vegana assuma comunque quantità di calcio adeguate;
  • Evitare di bere caffè o bevande zuccherate durante un attacco di colica;
  • Limitare il consumo di carne e alimenti ricchi di sale;
  • Limitare il consumo di dolciumi;
  • Qualora si sospetti di soffrire di patologie, come ad esempio la celiachia, consultare al più presto un professionista;
  • Evitare di affidarsi al fai-da-te e di adottare diete sbilanciate.

Ancora una volta, si consiglia vivamente un consulto con un medico e con un professionista della nutrizione. 

Questi ultimi, a seconda della storia clinica e del tipo di calcoli da cui il paziente è affetto, sono i soli ad essere in grado di prescrivere una dieta adeguata, in grado di prevenire le coliche renali.

Fonti:

  • Patti, L., & Leslie, S. W. (2024, June 6). Acute renal colic. StatPearls – NCBI Bookshelf. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK431091/
  • Qaseem, A., Dallas, P., Forciea, M. A., Starkey, M., & Denberg, T. D. (2014). Dietary and pharmacologic management to Prevent recurrent nephrolithiasis in Adults: A Clinical Practice guideline from the American College of Physicians. Annals of Internal Medicine, 161(9), 659. https://doi.org/10.7326/m13-2908 
  • Parmar, M. S. (2004). Kidney stones. BMJ, 328(7453), 1420–1424. https://doi.org/10.1136/bmj.328.7453.1420
  • Rule, A. D., Bergstralh, E. J., Melton, L. J., Li, X., Weaver, A. L., & Lieske, J. C. (2009). Kidney stones and the risk for chronic kidney disease. Clinical Journal of the American Society of Nephrology, 4(4), 804–811. https://doi.org/10.2215/cjn.05811108
  • Nirumand, M., Hajialyani, M., Rahimi, R., Farzaei, M., Zingue, S., Nabavi, S., & Bishayee, A. (2018). Dietary plants for the prevention and management of kidney stones: Preclinical and clinical evidence and molecular mechanisms. International Journal of Molecular Sciences, 19(3), 765. https://doi.org/10.3390/ijms19030765