Iperidrosi: sintomi, cause e rimedi

L’iperidrosi è una condizione caratterizzata da sudorazione eccessiva, spesso imprevedibile, che può coinvolgere aree specifiche del corpo o presentarsi in maniera generalizzata.

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iperidrosi

L’iperidrosi è una forma di sudorazione eccessiva che può interferire con la vita quotidiana. In alcuni casi dipende da cause mediche, in altri si manifesta senza che vi siano patologie sottostanti. 

Cos'è l'iperidrosi?

L’iperidrosi è una condizione in cui il corpo produce sudore in eccesso rispetto a quanto ne sarebbe effettivamente necessario.

Può manifestarsi anche in assenza di condizioni “tipiche”, come il caldo, lo sforzo fisico oppure emozioni intense, In questi casi la sudorazione è sostanzialmente imprevedibile e spesso difficile da controllare.

Questo malfunzionamento può essere localizzato in aree specifiche del corpo come mani, piedi, ascelle (si parla in questo caso di iperidrosi ascellare) e volto, oppure interessare il corpo intero.

Pur non essendo una patologia grave, e oltre a causare spesso forti disagi psicologici, l’iperidrosi può comunque essere sintomo della presenza di condizioni mediche sottostanti.

Quali sono le tipologie di iperidrosi?

Esistono due principali tipologie di iperidrosi: primaria focale e secondaria generalizzata.

  • L’iperidrosi primaria focale, detta anche essenziale, è la forma di iperidrosi più comune. 
    Non è legata alla presenza di patologie, e si manifesta in modo simmetrico su specifiche aree del corpo, in particolare palmi delle mani, piante dei piedi, ascelle e volto. Tende a comparire soprattutto in età giovanile, con episodi che si ripetono almeno una volta a settimana durante la veglia;
  • L’iperidrosi secondaria generalizzata, è invece, causata da una condizione medica o dell’assunzione di alcune tipologie di farmaci. In questo caso, la sudorazione è generalmente diffusa a tutto il corpo e può presentarsi anche durante il sonno, con episodi di sudorazione notturna). 

I sintomi principali dell’iperidrosi

Il sintomo principale dell’iperidrosi è, chiaramente, una sudorazione eccessiva che si manifesta in modo sproporzionato rispetto agli stimoli fisiologici o ambientali. La sudorazione può quindi comparire anche a riposo o in ambienti freschi.

Chi soffre di iperidrosi può arrivare ad avere le mani costantemente umide o addirittura bagnate, piedi umidi al punto da macerare la pelle, o indumenti inzuppati anche con temperature moderate.

Inoltre, nelle zone colpite, la cute può diventare pallida, screpolata o addirittura infiammata. Inoltre, quando il sudore ristagna sulla pelle, aumenta il rischio di provocare infezioni, micosi o altre tipologie di alterazioni cutanee.

Sebbene non sia un sintomo ma piuttosto una conseguenza dell’iperidrosi, la condizione può causare un forte disagio emotivo
Molte persone tendono infatti a sentirsi imbarazzate, arrivando persino ad evitare il contatto fisico o limitare le interazioni sociali. 

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Quali sono le cause dell’iperidrosi?

L’iperidrosi può dipendere da fattori legati a un’alterata attività del sistema nervoso, oppure legati a condizioni mediche, assunzione di farmaci o di sostanze “stimolanti”.

  • Nel primo caso, le ghiandole sudoripare vengono attivate in maniera anomala da alcuni segnali nervosi, senza tuttavia che vi siano cause patologiche riconoscibili. 
    È una forma idiopatica, spesso legata a familiarità, che si manifesta in persone sane. La componente emotiva, come l’ansia o lo stress, può agire da “innesco”, ma non ne rappresenta la causa;
  • Nel secondo caso, invece, l’eccessiva sudorazione è legata a una condizione sottostante. 

In caso di iperidrosi secondaria, tra le cause più comuni possiamo individuare:

  • Disfunzioni a livello ormonale, come ipertiroidismo (ovvero una eccessiva produzione di ormoni tiroidei) o ipoglicemia;
  • Disturbi neurologici, legati a neuropatie o traumi cerebrali;
  • Malattie infettive, come la tubercolosi;
  • Linfomi;
  • Leucemia;
  • Febbre;
  • Gravidanza;
  • Menopausa;
  • Astinenza da oppiacei.

È importante tenere presente che anche l’uso o l’abuso di alcuni farmaci e sostanze possono provocare iperidrosim in particolare:

  • Alcuni tipi di antidepressivi;
  • Antidiabetici;
  • Analgesici;
  • Caffeina;
  • Alcol.

Come avviene la diagnosi di iperidrosi?

La diagnosi di iperidrosi si basa principalmente sull’anamnesi e sull’esame obiettivo.

Il medico, in genere un endocrinologo, valuta la frequenza, la localizzazione e l’impatto della sudorazione, verificando se siano presenti segnali o sintomi che possano ricondurre ad altre patologie. 

Se si sospetta una forma di iperidrosi secondaria, in genere vengono richiesti ulteriori esami mirati in base ai sintomi. Questi possono comprendere esami per valutare la funzionalità della tiroide (TSH), oppure esami della glicemia per escludere la presenza di diabete. Queste valutazioni, tuttavia, vengono effettuate dal medico a seconda del caso specifico.

La cura e il trattamento dell'iperidrosi

Il trattamento dell’iperidrosi dipende dalla gravità, dall’estensione e dalla sede della sudorazione, nonché dall’eventuale presenza di patologie associate alla condizione. In caso di iperidrosi secondaria va, ovviamente, trattata la patologia alla base.

Per quanto riguarda invece l’iperidrosi primaria, in genere i primi trattamenti e “rimedi” sono quasi sempre locali.

Per l’iperidrosi ascellare, palmare o plantare, vengono utilizzate delle soluzioni a base di cloruro di alluminio esaidrato, che vanno applicate la sera e lavate via al mattino. 

Un’altra opzione sono i cosiddetti farmaci anticolinergici in forma topica.

Se questi rimedi non funzionano, in genere il medico passa ai farmaci anticolinergici orali, che agiscono su tutto il corpo. Tuttavia, possono provocare effetti collaterali tra cui:

  • Secchezza delle fauci;
  • Difficoltà a urinare;
  • Disturbi del ritmo cardiaco.

Tra i rimedi non farmacologici c’è la cosiddetta ionoforesi. Si tratta di una tecnica che consiste nel tenere mani o piedi immersi in acqua mentre passa una leggera corrente elettrica, e che permette di limitare o bloccare la produzione di sudore.

Un altro possibile trattamento per la iperidrosi è l’iniezione di tossina botulinica di tipo A. Questa sostanza blocca infatti la produzione di sudore per alcuni mesi, ma si tratta di una procedura con un costo abbastanza elevato e che va ripetuta nel tempo.

In ogni caso il possibile trattamento va sempre discusso con il proprio medico o endocrinologo di fiducia.

L’intervento chirurgico per l'iperidrosi

Nei casi di iperidrosi primaria grave che non risponde ai trattamenti, talvolta si prende in considerazione la chirurgia. In particolare:

  • Per l’iperidrosi ascellare è possibile rimuovere le ghiandole sudoripare mediante alcune tecniche tra cui escissione, raschiamento o liposuzione. Quest’ultima opzione tende a essere meglio tollerata, e il recupero tende ad essere più rapido;
  • Per l’iperidrosi palmare, l’intervento più utilizzato è la cosiddetta simpatectomia toracica endoscopica (ETS). Si tratta di una procedura che va ad “interrompere” i segnali nervosi del sistema simpatico responsabili dell’attivazione delle ghiandole sudoripare. L’intervento si esegue in anestesia generale, tramite delle piccole incisioni nel torace, e consente una riduzione duratura della sudorazione nella zona trattata.

Tuttavia, la simpatectomia non è priva di rischi. 
L’effetto collaterale più frequente è la cosiddetta iperidrosi compensatoria. Si tratta di un’eccessiva sudorazione in altre aree del corpo non coinvolte dall’intervento che può, paradossalmente, essere più problematica della condizione di partenza.
 

Alcune domande che potresti avere