Colecistite: sintomi, cause e cura

La colecistite è una patologia infiammatoria della colecisti, organo che agevola la digestione dei grassi e la sintesi di alcune vitamine.

Colecistite

Punti chiave:

  • Cos'è la colecistite: la colecistite è un'infiammazione della colecisti, l’organo che raccoglie e concentra la bile prodotta dal fegato. Può essere causata da calcoli biliari (forma litiasica) o da altri fattori infiammatori (forma alitiasica).
  • Colecistite acuta e colecistite cronica: la colecistite acuta è un'infiammazione improvvisa dovuta a un blocco del dotto cistico da parte di calcoli. La forma cronica è una condizione persistente, causata da episodi ripetuti che danneggiano la colecisti nel tempo.
  • Sintomi: i sintomi principali includono dolore intenso nell’addome superiore destro, febbre, nausea, vomito, ittero e feci chiare. In alcuni casi si possono osservare sudorazione, debolezza e tensione addominale.

 

Cos'è la colecistite

La colecistite è un’infiammazione della colecisti, conosciuta anche come cistifellea, un organo di piccole dimensioni a forma di pera deputato allo stoccaggio e alla concentrazione della bile prodotta dal fegato.

Questo piccolo organo è posto sotto il fegato che, tra le funzioni principali, immagazzina la bile e la riversa nel duodeno tramite il coledoco e lo sfintere di Oddi, in quantità necessaria per la digestione dei grassi.

La bile, tra le funzioni, agevola la peristalsi, favorisce l’assorbimento di alcune vitamine e contribuisce all’equilibrio del microbiota intestinale.

La colecistite è una patologia infiammatoria che presenta una predisposizione familiare e si manifesta più frequentemente nelle donne. 

Si divide litiasica, ovvero causata da calcoli che ostruiscono le vie biliari o alitiasica, in assenza di calcoli, sebbene entrambe presentino sintomi simili.

Nonostante la sua utilità per l’organismo, la cistifellea non è un organo essenziale per le funzioni vitali e la sua asportazione chirurgica, in caso di infiammazione severa, non compromette in modo significativo la digestione degli alimenti.

Alcune condizioni richiedono un’alimentazione mirata per stare meglio.

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Tipi di colecistite: acuta e cronica

La colecistite acuta è dovuta principalmente all’ostruzione del dotto cistico dovuta dal deposito di calcoli biliari o, in casi più sporadici, da fango biliare o processi infettivi in pazienti critici.

L’ostruzione provoca un accumulo di bile e un aumento della pressione intraluminale, con conseguente infiammazione che, in alcuni casi, potrebbe evolvere in un’infezione batterica secondaria.

La colecistite cronica è caratterizzata da uno stato di infiammazione persistente o recidivante della colecisti.

Spesso questa infiammazione è dovuta al deposito di calcoli biliari non trattato nel tempo, che determina un affaticamento meccanico della cistifellea associato ad episodi di dolore acuto.

Sintomi della colecistite

La colecistite acuta si manifesta con una serie di sintomi che possono variare in intensità e durata, tra cui:

  • dolore intenso e persistente: localizzato nell’ipocondrio destro, sotto le costole, può irradiarsi alla scapole o alla schiena e peggiora con la respirazione profonda e i movimenti.
  • febbre e brividi: i brividi possono accompagnare la febbre, indicando una risposta infiammatoria sistemica. La febbre può essere alta, segno di un’infezione in corso, molto comune è la colecistite da salmonellosi.
  • nausea e vomito: sensazione di malessere gastrico che può portare al vomito, spesso associato a difficoltà digestive e perdita di appetito.
  • sudorazione e debolezza: episodi di sudorazione intensa, soprattutto nelle fasi acute, sensazione di stanchezza e affaticamento generale.
  • ittero (colorazione giallastra della pelle e degli occhi): indica un possibile blocco del flusso biliare e può essere accompagnato da urine scure e feci chiare.
  • addome teso e dolente alla palpazione: la zona interessata può risultare gonfia e sensibile al tatto e la palpazione può provocare un aumento del dolore.
  • alterazioni delle feci, con feci chiare o color argilla, segno di un problema biliare e della possibile presenza di grassi non digeriti nelle feci.

Sintomi della colecistite

Diagnosi

La diagnosi inizia con il segno di Murphy ecografico, consistente nel causare dolore improvviso alla palpazione profonda applicata sotto il margine costale destro durante l’inspirazione forzata del paziente. 

Gli esami di laboratorio evidenziano aumento della PCR e neutrofili come marcatori infiammatori. 

L’ecografia addominale è il primo esame strumentale per la ricerca di calcoli, ispessimento della parete e versamento pericolecistico; in caso di dubbio diagnostico, la scintigrafia epatobiliare resta l’esame gold standard. 

TAC e RMN possono essere utilizzati nelle forme complicate o per valutare danni a organi e tessuti adiacenti.

Quando preoccuparsi

È necessario consultare il medico se il dolore addominale persiste oltre due ore o si associa a febbre e ittero, perché un ritardo nella diagnosi può determinare complicanze gravi come colecistite gangrenosa, perforazione, peritonite o ascessi addominali.

Cause della colecistite

La causa principale è la colelitiasi, responsabile del 90-95% dei casi di colecistite acuta, con formazione di calcoli di colesterolo che ostruiscono il dotto cistico. 

La forma acalculosa, sebbene meno frequente, si osserva nei pazienti critici con ischemia della colecisti, digiuno prolungato, ustioni o infezioni sistemiche. 

Nella colecistite cronica, i processi infiammatori recidivanti legati alla presenza di calcoli alterano progressivamente la funzione motoria della colecisti.

Cause, diagnosi e cura della colecistite

Cura e trattamento della colecistite

Dopo una diagnosi derivante dall’esecuzione di esami ematici e strumentali, il trattamento della colecistite acuta inizia con il ricovero ospedaliero, digiuno, somministrazione di liquidi per via endovenosa e antibiotici per 7-10 giorni in caso di infezione. 

Il trattamento definitivo consiste nella colecistectomia laparoscopica, preferibilmente eseguita entro 1-3 giorni dalla diagnosi per ridurre le complicanze.

In pazienti con rischio chirurgico elevato è indicata la colecistectomia percutanea come terapia ponte.

Nella colecistite cronica sintomatica, la colecistectomia elettiva laparoscopica rimane l’approccio di scelta per prevenire complicanze e migliorare la qualità di vita. 

Nei casi in cui si verificassero delle complicanze legate alla colecisti infiammata (gangrena, perforazione, ascessi), può rendersi necessaria la chirurgia d’urgenza per via laparotomica.

Altri accorgimenti: dieta e stile di vita

L’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella gestione della colecistite, sia per alleviare i sintomi che per prevenire recidive. 

Ecco alcune raccomandazioni dietetiche:

  • Alimenti a basso contenuto di grassi: preferire proteine di origine vegetale come i derivati della soia (tofu, tempeh), latticini magri, carni bianche e pesce magro.
  • Alimenti ricchi di fibre: includere frutta, verdura, cereali integrali e legumi per favorire la digestione e abbassare l’infiammazione indotta dagli alimenti con farine raffinate, ad alto indice glicemico.
  • Grassi sani: sostituire i grassi saturi come margarine con quelli più salutari, come olio extravergine d’oliva e di semi di lino, avocado e frutta secca.
  • Evitare cibi irritanti: alcol, spezie, bibite gassate e cioccolato possono aggravare l’infiammazione.
  • Idratazione adeguata: bere molta acqua per favorire il flusso biliare e prevenire la formazione di calcoli.

Oltre alla dieta, alcune abitudini quotidiane possono contribuire a ridurre il rischio di colecistite:

  • Mantenere un peso sano: obesità e sovrappeso aumentano il rischio di calcoli biliari.
  • Evitare diete drastiche: una perdita di peso troppo rapida può favorire la formazione di calcoli.
  • Evitare pasti troppo abbondanti e ricchi di grassi: mangiare pasti più leggeri e fare spuntini agevola la digestione e mantiene un equilibrato transito gastrointestinale.
  • Attività fisica regolare: l’esercizio aiuta a mantenere il metabolismo attivo e a migliorare la funzione digestiva.
  • Evitare il fumo: il tabacco può influenzare negativamente la salute della colecisti.

Queste strategie, combinate con il trattamento medico, possono migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di complicanze legate a questo stato infiammatorio.

 

Fonti:

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