L’acido ascorbico è una vitamina molto importante per l’organismo, e in caso di carenza è necessario assumere degli integratori di vitamina C.
A cosa serve la vitamina C
La vitamina C viene anche chiamata acido ascorbico. Si tratta di una proteina che svolge diverse funzioni importanti per la salute, contribuendo alla formazione di muscoli, vasi sanguigni e cartilagine, e ai vari processi di guarigione.
Inoltre, partecipa ai processi di rigenerazione dei tessuti, dei tendini e delle ossa poiché estremamente importante per la sintesi del collagene.
Infine, supporta il sistema immunitario e aiuta nei processi di assorbimento del ferro, che assumiamo tramite l’alimentazione.
La vitamina C è una proteina cosiddetta idrosolubile. Ciò significa che l’organismo non tende ad accumularla, ed è dunque necessario assumerla tramite l’alimentazione – o, alternativamente, tramite integratori di vitamina C – in maniera regolare per evitare di incorrere in carenze.
La carenza di vitamina C, se protratta a lungo, è infatti potenzialmente pericolosa. In particolare, può indebolire le difese immunitarie e favorire la comparsa dello scorbuto, una malattia caratterizzata da problemi cutanei, anemia, emorragie sottopelle. gonfiore e sanguinamento delle gengive.
Dove prendere naturalmente la vitamina C
Come accennato, la vitamina C può essere assunta tramite integratori ma, generalmente, la dovremmo assumere tramite l’alimentazione.
Non è particolarmente presente all’interno dei prodotti di derivazione animale; tuttavia frutta e verdura tendono ad esserne particolarmente ricca In particolare, troviamo alte concentrazioni di vitamina C in:
- Agrumi;
- Spinaci;
- Pomodori;
- Peperoni;
- Kiwi;
- Broccoli.
Tali alimenti andrebbero consumati crudi o poco cotti, poiché la vitamina C è estremamente sensibile alle alte temperature. La cottura prolungata dunque ne ridurrebbe significativamente la presenza, o la farebbe “scomparire” del tutto.
Che valori dovremmo avere di vitamina C
Generalmente, i valori di vitamina C nel sangue considerati “normali” sono compresi tra i 5 e i 15 mg/L.
In particolare, qualora ci troviamo in condizioni in cui sono presenti meno di 2 mg/L ci troviamo in condizioni di carenza conclamata.
La diagnosi avviene a partire da eventuali sintomi fisici, ad esempio la comparsa dei segnali tipici dello scorbuto, come il gonfiore e il sanguinamento delle gengive.
Carenza di vitamina C: sintomi
Qualora ci si trovi in una condizione di carenza da vitamina C si potrebbe assistere alla comparsa di alcuni sintomi, i quali tuttavia sono spesso associati anche ad ulteriori malattie e disagi. Per questo, potrebbe essere complicato ricondurli immediatamente ad una carenza vitaminica.
Tra questi, i più comuni sono:
- Irritabilità e sensazione di malessere persistenti;
- Stanchezza e debolezza;
- Dolori muscolari e articolari;
- In alcuni casi, perdita di peso apparentemente ingiustificata.
Come abbiamo accennato, qualora la carenza di vitamina C fosse particolarmente importante e prolungata, si potrebbe contrarre lo scorbuto. Lo scorbuto è infatti una malattia che colpisce proprio chi non assume una quantità sufficiente di vitamina C. I sintomi tipici includono:
- Senso di deolezza persistente;
- Anemia;
- Difficoltà nella guarigione e nel rimarginamento delle ferite;
- Emorragie sotto pelle, molto simili a lividi. Queste ultime si manifestano, in particolare, nella parte interna delle articolazioni, attorno alle gengive e attorno ai follicoli piliferi;
- Squamosità e secchezza della cute;
- Fragilità dei capelli;
- Dolore alle gengive, sanguinamento e colorazione violecea;
- Mobilità dei denti.
Integratori di vitamina C
Gli integratori di vitamina C andrebbero assunti, in caso di carenza, sotto consiglio medico.
Questo poiché assumere integratori di vitamina C ed eventualmente di ferro, spesso collegato) in maniera eccessiva può causare effetti collaterali fastidiosi, tra cui:
- Gastrite e bruciori di stomaco;
- Diarrea;
- Nausea e/o vomito;
- Vampate di calore;
- Nei casi più gravi, problemi ai reni e formazione di calcoli.
Perché integrare la vitamina C
Perché assumere integratori di vitamina C, e quando prenderli? Come abbiamo visto, la carenza di tale vitamina, soprattutto se prolungata, può causare problemi anche piuttosto gravi.
In particolare, occorre chiedere consiglio al proprio medico qualora si sia a rischio di carenza. I soggetti maggiormente a rischio sono:
- Fumatori, o soggetti esposti regolarmente al fumo passivo – ad esempio coniugi o figli di fumatori. Infatti il fumo aumenta lo stress ossidativo dell’organismo, riducendo i livelli di vitamina C nell’organismo;
- Soggetti che, non seguendo una dieta equilibrata, assumono quantità insufficienti di frutta e verdura;
- Soggetti affetti da particolari malattie, in particolare disagi che colpiscono l’apparato gastrointestinale e che causano malassorbimento dei nutrienti. Tra questi, il morbo di Crohn e la celiachia.
Confronto tra i migliori integratori (tabella)
Detto tutto questo, quali sono i migliori integratori di vitamina C presenti in commercio?
Di seguito, alcune tra le marche più famose:
Swisse Vitamina C | Suddivisa in comprese idrosolubili, ciascuna da 1000 mg di vitamina C. La dose consigliata è di una compressa sciolta in acqua, assunta a stomaco vuoto – possibilmente al mattino. |
Solgar – Ester C Plus | I formati più venduti sono da 50 o da 100 capsule, in formulazione da 500 mg o da 1000 mg a seconda delle esigenze. Le capsule possono essere assunte con un po’ di acqua, e la dose consigliata è di una o due capsule al giorno, da assumere durante i pasti. |
Cebion – Vitamina C | Disponibile in diversi formati, comprese gocce, compresse masticabili o compresse effervescenti da diverse formulazioni, al gusto di arancia o limone. È disponibile anche una formulazione senza zucchero. A seconda della formulazione, le modalità d’uso possono cambiare leggermente, ma è solitamente consigliato assumere una compressa al giorno con dell’acqua. |
FitoHerbal – Vitamina C | Il formato più comune comprende 120 capsule da 1000 mg ciascuna, da consumare una volta al giorno da sole o con un po’ di acqua. |
Ancora una volta, è fondamentale sottolineare l’importanza di evitare l’assunzione di integratori di vitamina C senza aver prima consultato un medico, che constaterà la il bisogno di assumere integratori di vitamina C e indicherà quando assumerla.
Un sovradosaggio, infatti, può provocare effetti collaterali alla lunga anche piuttosto gravi.
Dose consigliata integratori vitamina C
La dose consigliata di integratori di vitamina C dipende da diversi fattori: gravità della carenza, dosaggio dell’integratore stesso e, soprattutto, indicazioni mediche.
Tendenzialmente, le persone che devono integrare la vitamina C non dovrebbero superare i 1000 mg giornalieri e, tendenzialmente, il trattamento in media può durare circa due settimane. Qualora, invece, si voglia prevenire la carenza di vitamina C, il medico potrebbe prescrivere tra i 75 e i 90 mg giornalieri di integratore al giorno, che possono aumentare in caso di tabagisti o donne incinte.
Tuttavia, in caso di carenza è importante valutare anche dei cambiamenti alla propria dieta, poiché, normalmente, una dieta sana ed equilibrata, ricca di frutta e verdura, dovrebbe di per sé fornire le quantità sufficienti di vitamina C per il benessere dell’organismo. Sotto questo punto di vista, è consigliabile consultare un professionista della nutrizione che possa dare le giuste indicazioni sul tema.
Fonti:
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Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.