Radiografia: come funziona e quando farla

La radiografia è un esame diagnostico rapido e indolore che utilizza i raggi X per ottenere immagini delle strutture interne del corpo.

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radiografia

La radiografia è uno degli esami diagnostici più utilizzati per visualizzare la presenza di fratture, lesioni o alterazioni di vario genere alle ossa o agli organi. Si esegue in pochi minuti ed è totalmente indolore.

Cos'è la radiografia?

La radiografia è un esame diagnostico che consente di ottenere le immagini delle strutture interne del corpo. Per fare ciò, si sfruttano le proprietà di alcune radiazioni ionizzanti, i cosiddetti raggi X.

Si tratta di onde elettromagnetiche che attraversano i tessuti in modo differente a seconda della loro densità e composizione. 

Di per sé, è un esame semplice, rapido e indolore, utilizzato in numerosi ambiti clinici.

Quali sono i tipi di radiografia

Esistono diversi tipi di radiografia, ciascuno pensato per analizzare specifiche aree del corpo. In particolare possiamo ricordare:

  • La radiografia o lastra del torace e ai polmoni, utilizzata soprattutto per rilevare polmoniti, versamenti pleurici, lesioni polmonari o patologie a carico dell’apparato cardiocircolatorio;
  • Lo studio del rachide, per analizzare la colonna cervicale e lombare, e che viene impiegato per identificare scoliosi, fratture, ernie;
  • Radiologia del sistema linfatico, utile ad esempio in presenza di linfonodi ingrossati;
  • Le indagini agli arti, che vengono in genere prescritte in caso di traumi, lussazioni, distorsioni o se si sospetta la presenza di una frattura;
  • L’imaging dentale, che viene impiegato in odontoiatria per valutare la presenza di carie, ascessi, o disturbi parodontali;
  • Il radiogramma dell’addome.

Esistono poi diversi tipi di radiografia a seconda della tecnica utilizzata. In particolare la radiografia con mezzo di contrasto, che tramite un mezzo di contrasto inserito per via orale, endovenosa o rettale consente di evidenziare specifiche aree del corpo.

A cosa serve la radiografia: quali patologie può diagnosticare?

La radiografia viene prescritta per individuare quelle che sono delle alterazioni strutturali in diverse parti del corpo, compresi gli organi interni e le ossa. In particolare, può essere utile per individuare o diagnosticare:

  • Fratture, lussazioni, traumi articolari e degenerazioni di vario tipo, ad esempio la presenza di artrosi o artrite;
  • rx del torace sono utili per evidenziare la presenza di patologie o danni a carico dei polmoni, come polmonite, versamenti, lesioni, oppure la presenza di corpi estranei che possono essere stati inalati o ingeriti;
  • La radiografia dell’addome consente di diagnosticare la presenza di occlusioni intestinali (ad esempio in caso di stitichezza prolungata), calcoli, perforazioni, patologie come l’esofagite;
  • In odontoiatria, consente di rilevare la presenza di carie non visibili a occhio nudo, nonché di diagnosticare le patologie parodontali.

Come funziona l'esame?

Il funzionamento della radiografia è piuttosto “semplice”. L’immagine viene ottenuta grazie all’emissione di un fascio di raggi X, che attraversa il corpo e colpisce un rilevatore posto sul lato opposto rispetto all’area da analizzare. 

I tessuti assorbono i raggi in modo diverso: 

  • Le strutture più dense, come le ossa, tendono a trattenere più raggi, apparendo quindi più chiare;
  • I tessuti molli tendono ad assorbirne di meno, e dunque ad apparire di colore grigiastro;
  • I tessuti cavi e contenenti aria consentono il passaggio quasi totale dei raggi X, e dunque appaiono più scuri o neri. 

Il risultato è un'immagine in negativo che “fotografa” le diverse componenti anatomiche dell’area esaminata.

radiografia

Qual è la preparazione necessaria per la radiografia?

In linea di massima prima di una radiografia non è necessaria una preparazione particolare o specifica. 

Tuttavia, in alcuni casi, ad esempio in caso di radiografia addominale viene in genere consigliato di evitare l’assunzione di alimenti ricchi di fibre nelle 24 ore precedenti l’esame, e di presentarsi a digiuno da almeno 6 ore. Comunque, si tratta di informazioni che vengono, se necessario, fornite dal medico.

Prima dell’esecuzione della radiografia è inoltre necessario rimuovere indumenti e oggetti metallici dalla zona da analizzare.

Quanto dura una radiografia?

L’esame radiografico dura in genere pochi minuti, ma i tempi possono allungarsi leggermente in base alla zona da esaminare o alla necessità di effettuare più lastre.

L’acquisizione della lastra, comunque, dura pochi secondi.

Qual è il prezzo di una radiografia?

In regime privato, il prezzo di una radiografia può oscillare in media tra i 40 e i 100 euro. 

Se eseguita tramite il Servizio Sanitario Nazionale, il costo può essere coperto totalmente o parzialmente, con l’eventuale pagamento del ticket, a seconda della prescrizione medica e delle condizioni del paziente.

L'esame è doloroso?

No, la radiografia è un esame totalmente indolore. 

I raggi X non provocano alcuna sensazione mentre attraversano il corpo. L’unico possibile fastidio può derivare dalla posizione da mantenere durante lo scatto.

L'esame ha dei rischi a breve e lungo termine?

No, l’esame non ha dei rischi a breve termine, poiché la dose di radiazioni che viene “assorbita” durante una singola radiografia è estremamente bassa.

Tuttavia, l’esposizione ripetuta alle radiazioni può potenzialmente aumentare il rischio di sviluppare alcune patologie. Per questo motivo, ogni esame deve essere giustificato da una reale necessità clinica.

Inoltre, le donne in gravidanza devono informare il medico prima di sottoporsi alla radiografia, per evitare potenziali rischi per il feto.

L’interpretazione dei risultati

L’interpretazione di una radiografia è affidata al medico radiologo, che analizza le immagini prodotte per individuare eventuali anomalie strutturali o funzionali nell’area esaminata. 

Le immagini radiografiche vengono osservate su dei monitor e si valutano contrasti, forme, densità e simmetrie per riconoscere fratture, calcificazioni, addensamenti, spostamenti di organi, segni che evidenziano la presenza di uno stato infiammatorio e così via.

Ad ogni modo, è fondamentale affidarsi all’interpretazione da parte del medico. A seconda dei risultati della radiografia il medico può poi ritenere opportuno prescrivere ulteriori esami, ad esempio:

Dopo quanto tempo si ha l'esito della radiografia?

In genere l’esito di una radiografia è disponibile nel giro di poche ore. Nei casi meno gravi o urgenti, potrebbero essere necessari un paio di giorni, anche a seconda del tipo di esame effettuato e della zona trattata.

Qual è la differenza tra ecografia, risonanza magnetica e radiografia?

La radiografia e l’ecografia sono esami “simili”, ma che utilizzano due tecniche differenti. In particolare:

  • La radiografia si basa sull’utilizzo dei raggi X. Viene utilizzata soprattutto per analizzare i tessuti “duri”, come le ossa;
  • L’ecografia, invece, si basa sull’utilizzo degli ultrasuoni. Viene utilizzata soprattutto per analizzare organi e tessuti molli.

Discorso simile per quanto riguarda la risonanza magnetica, che si basa invece sull’utilizzo di onde magnetiche.

Alcune domande che potresti avere