Crioterapia: come funziona, benefici e rischi
La crioterapia è un trattamento che utilizza il freddo estremo per distruggere tessuti anomali o alleviare alcuni disturbi. Viene impiegata in medicina, nello sport e in ambito estetico.

La crioterapia è una tecnica che utilizza delle temperature molto basse per trattare diverse condizioni, che vanno dalle lesioni cutanee ad alcune forme tumorali. Negli ultimi anni si è diffusa anche nello sport e nell’estetica, dove viene proposta come supporto al recupero muscolare e al miglioramento dell’aspetto fisico.
Cos’è la crioterapia?
La crioterapia è una tecnica che utilizza temperature molto basse per distruggere o trattare alcuni tessuti considerati “anormali”. Si tratta di una pratica oggi riconosciuta in diversi ambiti medici e terapeutici.
Questa metodologia viene impiegata in due contesti:
- In medicina viene usata in particolare per eliminare delle lesioni cutanee, come verruche o cheratosi, e per trattare alcune forme di tumore, soprattutto in fase precoce. In questi casi si parla anche di criochirurgia o crioablazione;
- In ambito sportivo e nel settore estetico, con l’obiettivo di favorire il recupero muscolare o contrastare alcuni segni dell’invecchiamento. In questi casi viene, talvolta, associata ad altre terapie come la pressoterapia.
Esistono anche forme più “semplici” di crioterapia; basti pensare all’applicazione del ghiaccio dopo un trauma muscolare, che rientrano nello stesso principio di utilizzo del freddo per fini terapeutici.
Come funziona la crioterapia?
La crioterapia funziona attraverso l’applicazione di temperature estremamente basse che danneggiano e distruggono i tessuti. Le cellule, infatti, non sopravvivono al congelamento, e l’organismo elimina i residui cellulari attraverso i meccanismi del sistema immunitario.
Per le lesioni cutanee, come verruche o cheratosi, il freddo viene applicato esternamente tramite un getto di azoto liquido o un tampone imbevuto. In questi casi la pelle colpita può arrossarsi, formare vesciche e successivamente una crosta, che cadrà lasciando spazio al tessuto sano e “guarito”.
Quando invece è necessario agire all’interno del corpo, per esempio su tumori o cellule precancerose, viene utilizzato uno strumento chiamato criosonda.
Questo dispositivo, introdotto tramite una piccola incisione e guidato da tecniche di imaging come l’ecografia, permette di “congelare” in maniera mirata il tessuto da eliminare.
Quali sono i benefici della crioterapia?
I benefici della crioterapia dipendono dal contesto in cui viene utilizzata.
- In medicina, questa tecnica consente di trattare lesioni cutanee o tumori localizzati senza dover ricorrere a interventi chirurgici invasivi. È considerata una procedura sicura e spesso ben tollerata, con tempi di recupero generalmente brevi;
- In ambito sportivo, l’esposizione a basse temperature è stata adottata da diversi atleti per ridurre dolore muscolare e rigidità dopo allenamenti intensi o traumi.
Alcune ricerche suggeriscono che il freddo possa modulare le risposte infiammatorie e favorire un recupero più rapido a seguito degli allenamenti, anche se non esiste ancora un consenso scientifico definitivo sulla sua reale efficacia in tal senso; - In ambito estetico, la crioterapia sistemica viene proposta non tanto per dimagrire velocemente, quanto per sostenere programmi di controllo del peso, contrastare la cellulite e migliorare l’aspetto della pelle. L’esposizione al freddo sembra poi stimolare la circolazione sanguigna e il metabolismo, con un potenziale effetto tonificante e drenante.
Alcuni centri la utilizzano, non a caso, anche come trattamento anti-età, puntando sull’azione del freddo sulla microcircolazione cutanea.

La crioterapia in ambito medico
In ambito medico, la crioterapia viene usata per trattare diverse condizioni dermatologiche e oncologiche.
In dermatologia, è indicata per la rimozione di verruche, cheratosi seborroiche, angiomi o piccoli tumori cutanei, grazie alla capacità del freddo di distruggere selettivamente il tessuto alterato senza compromettere quello sano circostante.
Viene utilizzata anche contro alcune forme iniziali di carcinoma, oppure per trattare alcune lesioni precancerose della pelle.
Rispetto a interventi chirurgici più invasivi, la crioterapia medica offre alcuni vantaggi, tra cui
- Tempi di recupero generalmente più rapidi;
- Minore dolore post-operatorio;
- Ridotto rischio di sanguinamento o complicanze a carico dei tessuti sani vicini.
Tuttavia, in alcuni casi può essere necessario ripetere più sedute per eliminare completamente le cellule “bersaglio”.
La crioterapia in ambito sportivo
In ambito sportivo, la crioterapia viene proposta principalmente come supporto al recupero dopo allenamenti intensi o traumi.
Alcune ricerche hanno osservato una riduzione di marker infiammatori e una percezione soggettiva di minor infiammazione.
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La crioterapia in ambito estetico
In ambito estetico, la crioterapia è proposta come trattamento per migliorare l’aspetto della pelle e supportare alcuni percorsi di rimodellamento corporeo. Tra questi, percorsi che prevedono degli esercizi per dimagrire o per l’ipertrofia muscolare.
Alcuni sostenitori, infatti, ritengono che la crioterapia estetica possa anche stimolare il metabolismo ed essere utile per dimagrire, aumentando temporaneamente il consumo energetico e contribuendo al controllo del peso. Anche qui, però, le evidenze scientifiche non sono ancora del tutto concordi.
Quali sono le possibili controindicazioni e i rischi della crioterapia?
La crioterapia non è priva di rischi, soprattutto se eseguita senza adeguata supervisione. In particolare:
- L’esposizione a temperature estremamente basse può provocare effetti collaterali cutanei come arrossamento, vesciche, gonfiore o alterazioni della pigmentazione della pelle. Nei casi più gravi, un’applicazione impropria può causare ustioni da freddo o veri e propri episodi di congelamento (frostbite), con danni permanenti ai tessuti. Tuttavia, se la crioterapia viene svolta in ambito sanitario e contesti professionali, questi rischi sono minimi;
- Le procedure come la criochirurgia per il trattamento di tumori o lesioni precancerose, possono comportare complicazioni come dolore o sanguinamento nell’area trattata, rischio di infezione, cicatrici o, raramente, danni ai nervi circostanti.
Quando ricorrere alla crioterapia?
Ricorrere alla crioterapia può essere potenzialmente utile in alcune situazioni, ma sempre dopo una valutazione medica.
In particolare:
- Qualora il medico ritenga sia opportuno effettuarla per trattare alcune lesioni cutanee tra cui verruche, cheratosi, piccoli tumori della pelle, o per condizioni più serie come presenza di cellule precancerose del collo dell’utero;
- Per alleviare i dolori muscolari;
- Come accompagnamento ad alcuni trattamenti estetici.
In questi ultimi due casi, tuttavia, non è “obbligatorio” ricorrere alla crioterapia, e i benefici sperimentati possono essere differenti di persona in persona.
Fonti:
- Kwiecien, S. Y., & McHugh, M. P. (2021). The cold truth: the role of cryotherapy in the treatment of injury and recovery from exercise. European Journal of Applied Physiology, 121(8), 2125–2142. https://doi.org/10.1007/s00421-021-04683-8
- Tabisz, H., Aleksandra Modlinska, Kujawski, S., Słomko, J., & Zalewski, P. (2023). Whole-body cryotherapy as a treatment for chronic medical conditions? British Medical Bulletin, 146(1), 43–72. https://doi.org/10.1093/bmb/ldad007