Ovulazione: cos'è, quando avviene e sintomi

L’ovulazione è la fase del ciclo mestruale in cui l’ovaio rilascia una cellula uovo pronta per essere fecondata. Conoscere quando avviene e gli eventuali sintomi può essere utile per individuare la propria finestra fertile.

Cos'è l'ovulazione?

L’ovulazione è il momento del ciclo mestruale in cui un ovocita maturo, ovvero la cosiddetta cellula uovo, viene rilasciato dall’ovaio. 
Una volta espulso, l’ovulo attraversa la tuba uterina, dove può essere fecondato da uno spermatozoo. Si tratta della fase del ciclo mestruale che corrisponde al momento di massima fertilità. È infatti durante l’ovulazione che può potenzialmente iniziare una gravidanza.

Il fenomeno è regolato da alcuni ormoni, e in particolare ormoni sessuali secreti dal cervello: 

• L’LH, ovvero l’ormone luteinizzante;
• L’FSH, ovvero l’ormone follicolo-stimolante.

Contemporaneamente, la mucosa dell’utero si ispessisce per accogliere un eventuale embrione.
Se non avviene la fecondazione, l’ovulo degenera e il ciclo riprende con la mestruazione successiva.

Quando avviene l'ovulazione?

L’ovulazione avviene circa 14 giorni prima dell’inizio del ciclo mestruale successivo. 
In una persona con un ciclo mestruale regolare di 28 giorni, insomma, coincide orientativamente con il 14° giorno. Tuttavia, questa tempistica può variare da ciclo a ciclo e, ovviamente, da persona a persona.

Quanto dura l'ovulazione?

L’ovulazione vera e propria ha una durata abbastanza breve. Una volta espulso, infatti, l’ovulo resta fecondabile per circa 12-24 ore. Se non viene fecondato entro questo intervallo, si deteriora e viene riassorbito dall’organismo.

Tuttavia, nonostante questo periodo molto breve, è fondamentale ricordare che la finestra fertile è più ampia. 
Infatti, poiché gli spermatozoi possono sopravvivere nelle vie genitali femminili anche per 3-5 giorni, la possibilità di concepire si estende in linea di massima dai giorni che precedono l’ovulazione fino al giorno successivo.

Quali sono le fasi dell'ovulazione?

L’ovulazione si articola in tre fasi distinte: pre-ovulatoria, ovulatoria e post-ovulatoria. 

• Durante la fase pre-ovulatoria, anche detta fase follicolare, i cosiddetti follicoli iniziano a crescere, ma solo uno di essi porterà a maturazione l’ovocita. Questo processo è noto come follicogenesi, ed è stimolato principalmente dall’ormone FSH (chiamato appunto ormone follicolo-stimolante). In questa fase aumenta anche la produzione di estrogeni, che contribuiscono all’ispessimento dell’endometrio e stimolano la produzione di muco cervicale;
• La fase ovulatoria vera e propria avviene a seguito del picco dell’ormone LH, che si verifica circa 36 ore prima del rilascio dell’ovulo. Il follicolo maturo si rompe gradualmente tramite l’azione di alcuni enzimi, liberando l’ovocita che viene accolto dalle fimbrie della tuba. A questo punto, l’ovocita è pronto per essere eventualmente fecondato da uno spermatozoo;
• Nella fase post-ovulatoria, anche detta fase luteale, il follicolo svuotato si trasforma nel cosiddetto corpo luteo. Si tratta di una ghiandola temporanea che produce progesterone. Questo ormone sostiene l’endometrio in attesa di un possibile impianto dell’embrione. Se la fecondazione non avviene, il corpo luteo degenera e il ciclo mestruale ricomincia.

Come capire quando avviene l'ovulazione?

Per capire se si è in fase di ovulazione, uno dei segnali più utili è osservare il cambiamento del muco cervicale. Nei giorni fertili, infatti, il muco tende a divenire più abbondante, trasparente ed elastico, con una consistenza cosiddetta “albuminosa”, ovvero simile all’albume d’uovo. 
Questo tipo di muco facilita la sopravvivenza e la risalita degli spermatozoi verso l’utero. Dopo l’ovulazione, invece, tende a diventare più denso e biancastro.

Un altro possibile segnale è il dolore ovulatorio, simile ai crampi del ciclo mestruale. Si tratta di una sensazione di fastidio o di dolore localizzata nella parte bassa dell’addome. Può durare da poche ore a un paio di giorni. Alcune persone segnalano anche una lieve tensione mammaria, un aumento della libido e/o una maggiore sensibilità olfattiva.

Esistono poi degli strumenti di monitoraggio ormonale, come i test di ovulazione, che rilevano il picco di ormone LH nelle urine. 

Il calcolo dell'ovulazione

Il calcolo dell’ovulazione si basa sulla durata media del proprio ciclo mestruale. 
In un ciclo regolare di 28 giorni, l’ovulazione avviene intorno al 14° giorno. Tuttavia, il metodo per calcolare l’ovulazione più affidabile è calcolare 14 giorni prima della mestruazione successiva, poiché la fase post-ovulatoria ha una durata tendenzialmente costante.

Esistono, tuttavia, delle applicazioni per il calcolo del ciclo mestruale che svolgono “automaticamente” questo calcolo.

È comunque necessario ricordare che si tratta sostanzialmente di stime, che possono essere o meno precise. Il solo calcolo dell’ovulazione non è quindi considerabile un metodo contraccettivo efficace.

I test dell'ovulazione: quali sono i migliori prodotti?

Di seguito, una tabella con alcuni tra i migliori test per l’ovulazione presenti in commercio

Quali sono i sintomi dell'ovulazione?

I sintomi dell’ovulazione possono variare da persona a persona. Tuttavia, alcuni sintomi tendono ad essere più frequenti e visibili. In particolare:

• Perdite di muco cervicale, che in questa fase del ciclo diventa più abbondante, trasparente, elastico e scivoloso, con una consistenza simile all’albume. Nella fase post-ovulatoria tende invece a divenire più denso e biancastro, e le perdite ad essere meno abbondanti;
• Senso di indolenzimento, fastidio o dolore nella parte bassa dell’addome. Può ricordare vagamente i crampi mestruali;
• Leggera tensione o leggero dolore al seno;
• Aumento del desiderio sessuale;
• Maggiore sensibilità agli odori;
• Leggere perdite di sangue, anche dette spotting..

Va sottolineato che l’assenza di sintomi a carico dell’apparato riproduttore femminile non esclude l’ovulazione, così come la loro presenza non la conferma con certezza assoluta. Per questo, i sintomi corporei vanno eventualmente integrati con metodi di monitoraggio più oggettivi, come i già citati test di ovulazione.

Inoltre, se si è già in gravidanza, può essere utile leggere i nostri articoli sull’acido folico in gravidanza o l’alimentazione in gravidanza.