Si indica con il nome di ulcera una lesione della mucosa o della superficie cutanea. In questo articolo tratteremo, in particolare, le ulcere peptiche, ovvero quelle che interessano stomaco e intestino tenue.
Cos’è l’ulcera
Si indica con il nome di ulcera una lesione della mucosa o della superficie cutanea.
Nel linguaggio comune, con il termine ulcera indichiamo le ulcere peptiche, ovvero le lesioni che si formano sulla parte superiore dell’intestino tenue e la mucosa interna dello stomaco, causando dolore e bruciore.
Queste lesioni, comunque, possono presentarsi anche in altre aree del corpo, e hanno ciascuna una nomenclatura, delle cause e un trattamento specifico.
Tipologie di ulcera
Come accennato, le ulcere si dividono in diversi tipi, a seconda del luogo e delle cause per le quali si formano.
Tra le più comuni, ricordiamo:
Ulcere peptiche
Quando, colloquialmente, sosteniamo di “avere l’ulcera”, ci riferiamo solitamente a queste, che causano bruciore di stomaco, gastrite e altri disagi.
Sono lesioni del tratto digestivo, e prendono il nome dalla pepsina, un enzima che fa parte degli acidi gastrici e che è tra i principali responsabili del danneggiamento della mucosa che protegge stomaco e intestino.
Le ulcere peptiche si dividono poi a loro volta in:
- Ulcere duodenali, ovvero localizzate nel duodeno, la parte “alta” iniziale dell’intestino tenue;
- Ulcere gastriche, localizzate sulla parete interna dello stomaco.
Vi sono anche le cosiddette ulcere da stress. Infatti, in situazioni di stress fisico o emotivo molto intenso il corpo tende a produrre più acidi gastrici, che possono andare a danneggiare la mucosa protettiva di stomaco e intestino, causando lesioni (Buendgens, 2016).
Quando l’ulcera va a “bucare” le pareti di stomaco e intestino si parla di ulcera perforata. Si tratta di una condizione piuttosto grave e che richiede intervento medico al più presto, poiché può causare un’infezione detta peritonite, che se non trattata tempestivamente può risultare estremamente pericolosa.
Ulcera corneale
Si tratta di una lesione presente sulla superficie della cornea, che può essere causata da diversi fattori, come lesioni “fisiche” (anche causate da un uso errato delle lenti a contatto), oppure infezioni. Richiede rapido intervento medico poiché può potenzialmente danneggiare a lungo termine la vista.
Ulcera cutanea
Lesione più o meno profonda, ma comunque aperta, sulla cute. Le cause possono essere diverse, tra cui traumi (ad esempio tagli), malattie della pelle, pressione prolungata – ad esempio le cosiddette ulcere da decubito, che si sviluppano quando un paziente è costretto a letto per lunghi periodi di tempo.
La gravità dipende dalle cause, dalla dimensione e dalla profondità dell’ulcera.
Alcune ulcere cutanee sono causate dal diabete; si parlerà in questo caso di ulcere diabetiche. Il diabete può infatti causare danni ai nervi e ai vasi sanguigni, riducendo da un lato la sensibilità e dall’altro la capacità di guarigione dei tessuti.
Le ulcere diabetiche si formano tipicamente sulle piante dei piedi, e richiedono un trattamento adeguato poiché rischiano di infettarsi.
Diagnosi
La diagnosi dipende, ovviamente, dalla tipologia dell’ulcera. Nel caso dell’ulcera peptica il medico deputato alla diagnosi è solitamente il gastroenterologo, e il test diagnostico principale è la cosiddetta endoscopia.
L’endoscopia è un esame che viene svolto tramite un piccolo tubo con una minuscola telecamera all’estremità. Il tubo viene inserito nella bocca del paziente, e tramite esso il medico può “vedere” lo stato delle mucose interne dell’apparato gastrointestinale, per constatare la presenza o meno di lesioni e la loro gravità.
Qualora lo ritenga necessario, il medico può anche svolgere una biopsia, ovvero prelevare piccole porzioni di tessuto, per svolgere ulteriori test.
La biopsia viene solitamente svolta qualora si ritenga possibile un’infezione da Helicobacter pylori.
Qualora si sospetti un’infezione da Helicobacter, il medico può prescrivere altri test quali, ad esempio:
- Breath test. Si tratta di un test non invasivo, che consiste nella raccolta di espirato a seguito della somministrazione di una soluzione contenente urea marcata. Qualora nell’espirato si constatasse la presenza di anidride carbonica, si confermerebbe la presenza dell’infezione;
- Test sierologici, per ricercare nel sangue gli anticorpi che vengono diretti dall’organismo contro il batterio;
- Test delle feci.
Cause dell’ulcera
Come abbiamo visto, le ulcere possono essere causate da diversi fattori.
In particolare, le ulcere peptiche sono causate da un’erosione dei tessuti interni dello stomaco o dell’intestino da parte degli acidi normalmente deputati alla digestione.
Questa erosione può essere causata da una diminuzione della quantità di muco protettivo che solitamente riveste le pareti interne degli organi, oppure da un aumento nelle quantità di acidi digestivi.
Tra le cause più comuni, ricordiamo:
- Stress;
- Uso regolare e/o eccessivo di alcuni tipi di antidolorifici. Infatti, l’uso eccessivo di antinfiammatori non steroidei (FANS) o aspirina può irritare le pareti interne dell’apparato gastrointestinale;
- Infezione da Helicobacter pylori. Si tratta di un batterio che normalmente vive proprio nel muco protettivo nel tratto gastrointestinali, e che talvolta causa infiammazioni e irritazioni.
Fattori di rischio
Esistono alcuni fattori di rischio che possono favorire lo sviluppo di ulcere peptiche. Tra questi, i più comuni sono:
- Aver già sviluppato delle ulcere in passato;
- Età. Sopra i 60 anni circa, infatti, aumenterebbe il rischio di sviluppare ulcere;
- Uso eccessivo di FANS i quali, come abbiamo visto, rischiano di irritare le pareti del tratto gastrointestinale.
Sintomi dell’ulcera
I più comuni sintomi di ulcera gastrica o peptica comprendono:
- Dolore o bruciore allo stomaco, che spesso tende a intensificarsi durante e subito dopo i pasti;
- Sensazione di nausea e malessere diffusi;
- Disagi del tratto gastrointestinale e gonfiore;
- Sangue nel vomito o nelle feci;
- Feci di colore nero o particolarmante scuro.
Possibili complicazioni
Qualora si presentino i sintomi di un’ulcera gastrica, e soprattutto qualora si riscontri la presenza di sangue nel vomito o nelle feci, occorre allertare tempestivamente il proprio medico.
Difatti, le ulcere peptiche, se non trattate adeguatamente, possono aprire la strada a complicazioni anche piuttosto gravi, tra le quali:
- Perforazione delle pareti dello stomaco e dell’intestino, con il rischio di infiammazione e peritonite;
- Sanguinamento, che nei casi più gravi può causare anemia o richiedere una trasfusione di sangue;
- Ostruzione del tratto digestivo, con conseguente perdita di peso.
Inoltre, le infezioni da Helicobacter pylori sarebbero un fattore di rischio importante per lo sviluppo di cancro allo stomaco (Noto & Peek, 2017).
Come trattare l’ulcera
Come si cura l’ulcera, e quali sono i trattamenti più utilizzati?
Dipende, ovviamente, dalle cause sottostanti. Generalmente, qualora l’ulcera sia stata causata dall’uso e abuso di FANS, il medico suggerisce di sospendere la terapia, eventualmente invitando il paziente ad assumere dei gastroprotettori per fare in modo che le pareti di stomaco e intestino possano cicatrizzarsi.
I gastroprotettori possono essere utilizzati anche qualora le ulcere peptiche siano causate da infezione da H. pylori, ma solitamente ad essi vengono aggiunti degli antibiotici specifici per combattere il batterio.
Trattamento farmacologico
Il trattamento farmacologico per le ulcere peptiche dipende, come abbiamo visto, dalle cause sottostanti le ulcere stesse.
Dunque, occorre affidarsi al proprio medico, evitando di assumere farmaci di propria iniziativa.
Dieta – cosa mangiare
La dieta gioca un ruolo importante per le persone affette da ulcera peptica. Infatti, è fondamentale adottare un’alimentazione che non vada ad irritare ulteriormente le pareti dello stomaco.
Dunque, cosa mangiare con ulcera duodenale, e cosa mangiare con ulcera gastrica?
Gli alimenti consigliati comprendono:
- Frutta e verdura;
- Legumi, in quantità moderate;
- Cereali integrali;
- Carne magra, soprattutto carne bianca;
- Latte scremato o parzialmente scremato, in quantità moderate.
Dieta – cosa non mangiare
Invece, cosa non mangiare con l’ulcera?
Occorre evitare o limitare fortemente alcuni alimenti, che rischiano di peggiorare la situazione.
Tra questi, ricordiamo:
- Latte intero;
- Alcolici e superalcolici;
- Caffè;
- Cibi eccessivamente grassi e/o molto conditi;
- Spezie piccanti.
Occorre poi limitare fortemente le quantità di sale, ed evitare le “abbuffate”, prediligendo pasti moderati. È anche buona norma evitare di assumere integratori senza aver prima consultato il proprio medico.
Occorre infine astenersi dal fumo, poiché il tabagismo può non solo aumentare il rischio per quanto riguarda la formazione di ulcere, ma anche peggiorare la sintomatologia in chi ne è affetto.
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Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.