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Quinta malattia: cos’è, cause e possibili complicazioni

La quinta malattia, o eritema infettivo, è una malattia virale causata dal Parvovirus B19. Colpisce soprattutto i bambini e può causare eruzioni cutanee, febbre lieve e dolori articolari.

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La quinta malattia, o eritema infettivo, è una malattia virale causata dal Parvovirus B19. Colpisce soprattutto i bambini e può causare eruzioni cutanee, febbre lieve e dolori articolari.

Può raramente provocare complicazioni gravi, soprattutto in soggetti immunodepressi o in gravidanza.

Cos’è la quinta malattia?

La quinta malattia è una malattia esantematica virale anche chiamata eritema infettivo.
È causata dal Parvovirus B19, e tende a colpire più comunemente i bambini tra i 5 e i 10 anni di età, ma può colpire anche gli adulti. Una volta avuta fornisce immunità permanente.

In alcuni casi la può causare complicazioni anche piuttosto gravi, soprattutto nei soggetti immunodepressi e nelle donne in gravidanza.

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Le cause della quinta malattia

La quinta malattia è causata dal cosiddetto parvovirus B19.

Si tratta di una malattia molto contagiosa, ed è relativamente frequente si verifichino dei piccoli focolai soprattutto nelle scuole elementari.

Come avviene il contagio?

Il contagio della quinta malattia avviene soprattutto per via respiratoria. In particolare tramite:

  • Tosse;
  • Starnuti;
  • Contatto con oggetti toccati da un soggetto infetto, come posate, piani da lavoro, giocattoli.

Più raramente può diffondersi anche attraverso il sangue, ad esempio tramite una trasfusione. Infine, può trasmettersi dalla madre al feto.

I sintomi della quinta malattia

La quinta malattia causa dei sintomi tipici, tra cui:

  • Eruzione cutanea caratteristica “a macchie”, che inizia a diffondersi a partire dalle guance;
  • In alcuni casi febbre leggera;
  • Mal di testa;
  • Tosse;
  • Dolori muscolari e articolari, più frequenti negli adulti;
  • Sensazione di malessere generale.

La quinta malattia può manifestarsi senza febbre?

Assolutamente sì: la quinta malattia può manifestarsi senza febbre. 

Se si presenta febbre, questa è generalmente lieve, diversamente da altre malattie esantematiche come il morbillo, dove la febbre può raggiungere livelli significativamente più elevati.

I rischi in gravidanza

In gravidanza la quinta malattia può essere particolarmente pericolosa, soprattutto se contratta durante i primi due trimestri.

Infatti, la malattia può trasmettersi dalla futura mamma al feto, e può causare potenzialmente:

  • Anemia;
  • Morte intrauterina;
  • Aborto spontaneo.

Dunque, in caso di gravidanza, se la futura mamma non è stata precedentemente immunizzata è buona norma tentare di prevenire il contagio.

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Come si diagnostica la quinta malattia?

La malattia si diagnostica soprattutto tramite osservazione della sintomatologia.

È piuttosto “semplice” da diagnosticare poiché l’esantema ha un aspetto particolare, che conferisce un colorito rosso alle guance dell’infetto, come se sia stato colpito da uno schiaffo

In caso sia necessario accertare la presenza della malattia è possibile sottoporsi ad un esame del sangue per cercare la presenza di anticorpi specifici.

Trattamento e cura 

Sebbene nella maggior parte dei casi non sia necessario assumere medicinali, in caso di febbre e dolori articolari si consiglia comunque di contattare un medico, soprattutto se l’infetto è un bambino.

Inoltre, è buona norma:

  • Stare a riposo;
  • Bere molta acqua;
  • Evitare per quanto possibile l’esposizione alla luce solare, che potrebbe far aggravare l’eritema.

Nella maggior parte dei casi tende a risolversi spontaneamente senza particolari complicazioni, né bisogno di trattamenti specifici, nell’arco di una settimana

Inoltre, a differenza di molte malattie esantematiche una volta comparso l’eritema il soggetto già non è più contagioso, e una volta contratta nella maggior parte dei casi si è immuni ad ulteriori manifestazioni della stessa.

Le possibili complicazioni

Le possibili complicazioni causate dalla quinta malattia comprendono:

  • Malfunzionamenti del midollo osseo;
  • Complicazioni e crisi anemiche nei soggetti che soffrono di anemia;
  • Anemia, encefalite e/o meningite nei soggetti immunocompromessi.

Occorre dire che nei soggetti sani causa complicazioni solo raramente. 

Come faccio a sapere se sono immune alla quinta malattia?

Per sapere se si è immuni è possibile sottoporsi ad un esame del sangue che rilevi la presenza di anticorpi specifici contro il parvovirus B19

L’esame viene solitamente effettuato tramite un prelievo di sangue venoso, e non è né pericoloso, né doloroso.

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Prevenzione dalla quinta malattia

Non esistono medicinali o vaccini in grado di conferire immunità.

Tuttavia, se non si è già immuni per averla già contratta, è possibile seguire alcuni comportamenti, tra cui:

  • Lavare spesso le mani;
  • Evitare il contatto con oggetti che potrebbero risultare contaminati;
  • Limitare, per quanto possibile, l’esposizione a persone potenzialmente infette – ad esempio in caso di piccoli focolai a scuola o sul posto di lavoro.

Fonti:

  • Fifth disease (Erythema infectiosum). (n.d.). https://www.nationwidechildrens.org/conditions/fifth-disease
  • Grohall, S. J., Colon, A. A., Churosh, J. L., Bryant, R., & Zangwill, S. D. (2021). Parvovirus: From fifth disease to heart transplant. Journal of Pediatric Health Care, 36(2), 165–169. https://doi.org/10.1016/j.pedhc.2021.05.006
  • Staroselsky, A., Klieger-Grossmann, C., Garcia-Bournissen, F., & Koren, G. (2009, December 1). Exposure to fifth disease in pregnancy. The College of Family Physicians of Canada. https://www.cfp.ca/content/55/12/1195.short