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Morbillo: cause, sintomi e diffusione

Il morbillo è una malattia virale altamente contagiosa causata dal Paramyxovirus. Si trasmette per via aerea e presenta sintomi tipici come febbre alta, tosse, macchie di Koplik ed esantema dall’aspetto caratteristico. Colpisce principalmente bambini e soggetti non vaccinati, e può causare complicanze gravi. La vaccinazione resta il metodo di prevenzione più efficace.

Morbillo

Il morbillo è una malattia virale altamente contagiosa causata dal Paramyxovirus.

Si trasmette per via aerea e presenta sintomi tipici come febbre alta, tosse, macchie di Koplik ed esantema dall’aspetto caratteristico.
Colpisce principalmente bambini e soggetti non vaccinati, e può causare complicanze gravi. La vaccinazione resta il metodo di prevenzione più efficace.

Cos’è il morbillo?

Il morbillo è una malattia esantematica causata da un virus del genere Morbillivirus, appartenente alla famiglia dei Paramyxoviridae. 

È molto contagiosa, ma grazie alle vaccinazioni i casi sono progressivamente diminuiti nel corso degli anni..

La malattia, comunque, tende a colpire soprattutto i bambini nella fascia d’età 1-4, ma può colpire anche bambini di età superiore e adulti non vaccinati o immunizzati

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Diffusione attuale del morbillo

Stando ai dati diffusi dall’Istituto Superiore di Sanità, tra gennaio e ottobre 2024 in Italia sono stati notificati 935 casi.

L’età mediana dei casi è di 30 anni: oltre metà dei contagiati sono adolescenti o giovani adulti (52,8%), mentre il 23,4% ha più di 40 anni.
L’incidenza più alta si osserva invece nei bambini sotto i 5 anni, con 45 casi di neonati troppo piccoli per essere sottoposti al vaccino.

Tra i casi noti, quasi il 90% non era vaccinato.

Va poi tenuto presente che i bambini sotto i sei mesi d’età, se nati da madri immunizzate al morbillo tramite vaccinazione o avendo avuto la malattia precedentemente, sono immunizzati per via transplacentare.

Come si trasmette il morbillo?

Il morbillo si trasmette principalmente per via aerea, tramite i cosiddetti droplet: le goccioline respiratorie che vengono emesse con la tosse e gli starnuti.

Meno frequente è invece il contagio tramite oggetti, poiché il virus del morbillo tende a sopravvivere per tempi brevi sulle superfici.

Si tratta di una malattia estremamente contagiosa, ed il periodo di contagiosità inizia circa tre giorni prima della comparsa dei sintomi, proseguendo fino a sette giorni dopo la comparsa dell’esantema.

Il morbillo può essere asintomatico?

No, il morbillo non possiede lo stato di portatore asintomatico: chi viene infettato mostra sempre i suoi sintomi.

Inoltre, è una malattia umana senza serbatoio animale, ciò significa che gli animali non possono essere infettati, né risultare portatori della malattia.

Le cause 

Il morbillo è causato dal cosiddetto Paramyxovirus, del genere Morbillivirus, appartenente alla famiglia Paramyxoviridae

Questa famiglia di virus è associata a diverse malattie, tra cui appunto il morbillo, ma anche la parotite e varie infezioni delle vie respiratorie.

Quali sono i sintomi del morbillo?

I sintomi comuni del morbillo sono:

  • Febbre alta, anche oltre i 39°C;
  • Tosse secca;
  • Sensibilità oculare alla luce o congiuntivite;
  • Raffreddore o naso che cola;
  • Presenza di macchie biancastre in bocca, le cosiddette macchie di Koplik;
  • Comparsa del tipico esantema, talvolta pruriginoso, con macchie rosse in rilievo. Solitamente tende ad apparire partendo dal retro delle orecchie, e diffondendosi poi nel resto del corpo. 

La malattia si presenta tipicamente in due fasi:

  • Prima fase, anche detta prodromica o pre-esantematica. Dura circa tre-quattro giorni, e iniziano a presentarsi i primi sintomi come malessere, febbre, tosse, comparsa delle macchie di Koplik;
  • Seconda fase, o fase esantematica. Dura circa una settimana, ed è caratterizzata dalla comparsa del tipico esantema.
morbillo vaccino

Quali complicazioni può causare il morbillo, e come può essere prevenuto?

Se non curato, oppure se colpisce persone con un sistema immunitario già compromesso, il morbillo può causare complicazioni come:

  • Otite;
  • Polmonite;
  • Diarrea, con conseguente disidratazione;
  • Raramente, encefalite.

Inoltre, se contratto durante la gravidanza può causare complicazioni, e in particolare se contratto dure i primi sei mesi può aumentare il rischio di aborto o parto prematuro.

La diagnosi del morbillo

Il morbillo si diagnostica combinando la valutazione clinica dei sintomi, la storia epidemiologica del paziente, ed eventuali test di laboratorio.

Oltre appunto alla valutazione dei sintomi, che possono essere piuttosto riconoscibili, si valuta:

  • L’eventuale esposizione recente ad un caso della malattia, oppure la presenza di focolai attivi in zona;
  • L’eventuale assenza del vaccino.

La conferma, comunque, si può ottenere tramite test specifici come la ricerca di anticorpi specifici contro il virus del morbillo presenti nel sangue.

Cura e trattamento

Ad oggi non esiste un trattamento specifico contro il morbillo, e la cura è di supporto, solitamente tramite:

  • Paracetamolo;
  • Ibuprofene.

Necessari per trattare soprattutto i sintomi della febbre. 

In quanto tempo si guarisce dal morbillo?

Nella maggior parte dei casi, si guarisce dal morbillo nel giro di 10 giorni – due settimane circa.

Come posso sapere se sono immune al morbillo?

Se si sospetta di aver avuto il morbillo e si vuole sapere se ci si è immunizzati, è possibile effettuare un esame per la ricerca delle immunoglobuline G (IgG), che misura i livelli di anticorpi specifici contro il morbillo all’interno del siero.

Si tratta di un esame non doloroso, né pericoloso, che viene eseguito tramite un prelievo di sangue venoso dal braccio.

Prevenzione

Il miglior metodo di prevenzione contro il morbillo è la vaccinazione. In Italia è obbligatorio per legge per tutti i nuovi nati a partire dal 2017. 

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Il vaccino

Il morbillo può, comunque, essere prevenuto efficacemente tramite vaccino, e in particolare il cosiddetto MPR: un vaccino combinato che immunizza anche contro la parotite e la rosolia, che può essere somministrato a partire dai nove mesi di età

Per essere completamente efficace richiede due dosi: una che viene generalmente somministrata tra i 12-15 mesi, e la seconda che viene somministrata tra i 5-6 anni di età.

Fonti:

  • EpiCentro. (n.d.). M. news. EpiCentro. https://www.epicentro.iss.it/morbillo/aggiornamenti
  • Griffin, D. E. (2017). Measles vaccine. Viral Immunology, 31(2), 86–95. https://doi.org/10.1089/vim.2017.0143
  • Minta, A. A., Ferrari, M., Antoni, S., Portnoy, A., Sbarra, A., Lambert, B., Hatcher, C., Hsu, C. H., Ho, L. L., Steulet, C., Gacic-Dobo, M., Rota, P. A., Mulders, M. N., Bose, A. S., Caro, W. P., O’Connor, P., & Crowcroft, N. S. (2023). Progress toward measles Elimination — Worldwide, 2000–2022. MMWR Morbidity and Mortality Weekly Report, 72(46), 1262–1268. https://doi.org/10.15585/mmwr.mm7246a3