Minzione frequente o pollachiuria: cause e diagnosi

La minzione frequente è un sintomo che può avere cause diverse, che possono andare da infezioni a patologie di vario genere. Riconoscerne le origini aiuta a capire quando e come intervenire.

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minzione frequente

La minzione frequente, detta anche pollachiuria, indica la necessità di urinare molte volte al giorno, anche in assenza di un aumento del volume urinario. Può essere temporanea, oppure legata a condizioni o patologie specifiche.

La minzione frequente o pollachiuria: cos'è?

La minzione frequente, o pollachiuria, è la necessità di urinare molte volte nell’arco della giornata e/o della notte, senza però che aumenti il volume totale di urina prodotto. Si tratta di un disturbo che può colpire bambini, adulti e anziani.

Nei bambini, in particolare tra i 3 e i 14 anni, la pollachiuria essere legata a fattori psicologici come ansia, stress o cambiamenti nella routine giornaliera. In questi casi, il continuo stimolo a urinare si presenta senza bruciore o altri sintomi, anche fino a 40 volte al giorno.

Negli adulti, invece, la minzione frequente è più frequentemente legata a infezioni, ostruzioni urinarie, alterazioni ormonali o patologie.

Qual è la differenza tra pollachiuria e poliuria?

La pollachiuria e la poliuria vengono spesso confuse o usate erroneamente come sinonimi, ma si tratta di condizioni differenti:

  • La pollachiuria indica un aumento della frequenza con cui si urina, ma senza che a ciò corrisponda un incremento significativo del volume complessivo delle urine. 
    Le quantità espulse sono spesso ridotte, e il bisogno di urinare può ripresentarsi poco dopo la minzione, anche senza che la vescica sia piena. È spesso legata a infiammazioni del tratto urinario inferiore, a disturbi funzionali o psicologici;
  • La poliuria, invece, comporta un aumento reale della diuresi. Andando più nello specifico, si parla di poliuria quando il volume delle urine prodotte supera i 3 litri al giorno. In questo caso, la persona urina spesso perché produce effettivamente molta più urina del “normale”. Può essere associata a condizioni come il diabete mellito, l’eccessivo consumo di liquidi o l’uso di diuretici

I sintomi principali e associati alla minzione frequente

La minzione frequente può manifestarsi da sola oppure associata ad altri disturbi, a seconda della causa. 
Quando la pollachiuria ha origine infiammatoria o infettiva, possono comparire sintomi come:

  • Dolore durante la minzione;
  • Urine torbide o con presenza di sangue;
  • Urine maleodoranti;
  • Bruciore durante la minzione;
  • Urgenza minzionale, talvolta con episodi di incontinenza.

In alcuni casi, soprattutto se l’origine è psicogena o funzionale, l’aumento della frequenza non è accompagnato da sintomi dolorosi né da alterazioni dell’urina. È il caso della cosiddetta pollachiuria idiopatica.

Quando la causa è, invece, di tipo ostruttivo o neurologico, possono presentarsi:

  • Difficoltà nell’iniziare la minzione;
  • Flusso debole o intermittente delle urine;
  • Sensazione di svuotamento incompleto della vescica.

In casi più seri possono inoltre presentarsi:

  • Febbre;
  • Dolore al fianco;
  • Secrezioni anomale.

Questi sintomi in genere indicano la presenza di un’infezione o patologia grave, e vanno indagati al più presto con il supporto del proprio medico.

La minzione frequente nell'uomo

Negli uomini, la minzione frequente è spesso legata a patologie a carico dell’apparato riproduttore maschile, e in particolare patologie prostatiche. 

L’iperplasia prostatica benigna è una condizione piuttosto comune con l’avanzare dell’età, che può causare un’ostruzione al deflusso dell’urina, determinando minzione frequente soprattutto nelle ore notturne, flusso urinario debole, difficoltà ad avviare la minzione ed eventuale sensazione di svuotamento incompleto.

In caso di infezioni del tratto urinario, come uretriti o prostatiti, possono comparire anche dolore, bruciore, secrezioni uretrali e febbre. 

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La minzione frequente nella donna

Nelle donne, la minzione frequente è spesso associata invece alle infezioni delle vie urinarie, come la cistite. In questi casi compaiono bruciore, dolore sovrapubico, urina torbida e maleodorante, e talvolta febbre. 

Un’altra possibile causa è il cistocele, ovvero la discesa della vescica nella vagina, che può alterare la dinamica minzionale. L’esplorazione vaginale permette di rilevare questa condizione, eventualmente insieme ad altri test per valutare la salute dell’apparato riproduttore femminile.

In età fertile, la minzione frequente può essere uno dei primi segni che può far sospettare una gravidanza, soprattutto se accompagnata da nausea e tensione mammaria. Durante la menopausa, invece, la riduzione degli estrogeni può favorire l’irritabilità della vescica e l’incontinenza.

Le cause della pollachiuria, o minzione frequente

La minzione frequente può dipendere da numerose condizioni, sia transitorie, sia legate a patologie dell’apparato urinario, endocrino, neurologico o riproduttivo. 
Le cause più frequenti della minzione frequente includono:

  • Infezioni delle vie urinarie, come la cistite o l’uretrite, che irritano la mucosa e aumentano lo stimolo a urinare;
  • Ipertrofia prostatica benigna, che nei soggetti maschili riduce il flusso urinario e provoca pollachiuria, soprattutto durante le ore notturne;
  • Tumori delle vie urinarie, in particolare a carico di prostata, vescica, ovaie o utero, che possono causare urgenza minzionale o sangue nelle urine;
  • Calcoli urinari, che se localizzati nel tratto inferiore tendono a irritare le pareti vescicali o uretrali, inducendo lo stimolo continuo a urinare;
  • Gravidanza, in particolare per effetto “meccanico” sull’apparato urinario (che viene talvolta “schiacciato” dal bambino) e dalle modificazioni nell’assetto ormonale;
    Menopausa, che può provocare instabilità vescicale o incontinenza;
  • Patologie neurologiche, che alterano il controllo dei muscoli della minzione, portando a svuotamenti frequenti e incompleti;
  • Fattori psicologici, come stress e ansia, che possono aumentare la sensibilità alla distensione vescicale;
  • Assunzione di sostanze stimolanti, come alcol o caffeina, o diuretiche, che aumentano l’idratazione e/o la produzione di urina anche senza patologie sottostanti.

La diagnosi: come riconoscerla?

La diagnosi di minzione frequente inizia con l’anamnesi, necessaria per distinguere la pollachiuria da altri disturbi urinari come la poliuria o l’incontinenza.
In genere il medico raccoglie tutte le informazioni necessarie, in particolare sul numero di minzioni giornaliere, sulla loro distribuzione tra giorno e notte, sul volume urinato, sull’eventuale presenza di sintomi associati e sull’assunzione di liquidi che possono stimolare la diuresi.

L’esame obiettivo varia in base al sesso. Negli uomini si valuta in genere la salute della prostata tramite esplorazione rettale, per identificare la presenza di eventuali ingrossamenti o anomalie. 
Nelle donne, l’esame vaginale può essere necessario per escludere la presenza di un prolasso della vescica. 

Quali esami fare

Gli esami da eseguire in caso di minzione frequente dipendono dal quadro clinico, ma in genere si inizia con dei test generali e si prosegue, se necessario, con indagini più specifiche. I test che vengono solitamente prescritti in presenza di minzione frequente comprendono:

  • Esame delle urine, che consente di identificare l’eventuale presenza di infezioni o alterazioni chimiche che possono indicare la presenza di patologie renali, metaboliche o infiammatorie;
  • Esami del sangue, in particolare per valutare la funzionalità renale, escludere la presenza di diabete o alterazioni metaboliche;
  • Ecografia dell’apparato urinario, che permette di visualizzare eventuali calcoli, masse, residui urinari post-minzionali o alterazioni morfologiche di vescica, reni e prostata.
    Tamponi uretrali o vaginali, che vengono in genere richiesti se si sospetta la presenza di infezioni o malattie sessualmente trasmissibili.

I rimedi e il trattamento

Il trattamento della minzione frequente dipende esclusivamente dalla causa identificata attraverso gli esami medici. Purtroppo non esiste un rimedio universale, ma piuttosto è necessario intervenire in modo mirato a seconda della causa.

In presenza di infezioni delle vie urinarie, il trattamento prevede in genere l’uso di alcuni antibiotici specifici dopo aver effettuato una urinocoltura. 
Se la pollachiuria è invece dovuta alla presenza di calcoli, può essere necessario un intervento urologico o farmacologico per facilitarne l’espulsione.

Nei soggetti con ipertrofia prostatica benigna, si può intervenire con farmaci che riducono il volume prostatico o migliorano il flusso urinario, mentre nei casi più gravi si ricorre alla chirurgia. 

Ad ogni modo, è assolutamente necessario evitare l’autodiagnosi. In presenza di minzione frequente, soprattutto se associata a sintomi, è fondamentale consultare il proprio medico e sottoporsi agli esami di rito.

Alcune domande che potresti avere