Ipostenia: cos'è e come si cura
L'ipostenia è una condizione che può limitare lo svolgimento di svariate attività quotidiane, caratterizzata da una ridotta forza e debolezza muscolare. Scopriamo i sintomi, le cause e come gestire questa condizione.

Cos'è l'ipostenia
L’ipostenia è una condizione caratterizzata da debolezza o riduzione della forza muscolare che può riguardare l’intero corpo o singoli distretti muscolari.
Questa condizione comporta che il muscolo non riesca a contrarsi con la normale forza, limitando spesso le normali attività quotidiane.
A differenza dell’astenia, una condizione di stanchezza generalizzata, nell’ipostenia la diminuzione di forza muscolare è misurabile.
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Sintomi dell'ipostenia
I tra i sintomi tipici dell’ipostenia vi è la debolezza muscolare, che si manifesta quando le fibre del muscolo non mantengono il loro comportamento naturale di contrazione e rilassamento, soprattutto se vengono compiuti sforzi ripetuti o duraturi, e l'affaticabilità muscolare.
Questi due sintomi principali si possono tradurre in:
- Rigidità muscolare e lentezza nei movimenti: movimenti rapidi e che richiedono destrezza possono risultare difficoltosi.
- Difficoltà nelle attività quotidiane: salire le scale, sollevarsi dalla posizione seduta, spostare o sollevare oggetti, sono attività che possono portare la persona a provare la sensazione di “cedimento” dei muscoli.
- Facile affaticabilità generale: bisogno precoce di fermarsi o sedersi, con sensazione di debolezza crescente durante l’attività muscolare.
- Cambiamenti nel cammino o nella postura: anche nei casi di ipostenia lieve si può osservare una riduzione dell’oscillazione naturale delle braccia durante la deambulazione, l’extrarotazione della gamba e tendenza alla pronazione degli arti superiori estesi.
L’ipostenia può manifestarsi con sintomi differenti a seconda della causa sottostante, in alcuni casi ad esempio possono comparire formicolii o alterazioni della sensibilità in altri la debolezza può peggiorare con l’attività e migliorare col riposo, tuttavia, il segno principale di questa condizione rimane la riduzione reale della forza muscolare.
Diagnosi e come riconoscerla
La diagnosi di ipostenia inizia con un’attenta anamnesi e visita neurologica.
Il medico deve capire se il paziente con “debolezza” intende una reale perdita di forza, o invece affaticabilità e limitazioni di movimento dovute ad altre condizioni quali dolore, problemi articolari.
Vengono inoltre valutati il tempo di insorgenza (acuto o graduale), eventuali sintomi associati e i fattori scatenanti.
Durante l’esame obiettivo si valutano tono muscolare, riflessi e forza dei vari gruppi muscolari durante semplici attività come sollevare arti o fare movimenti come camminare in punta di piedi, alzarsi dalla sedia senza usare le mani.
La forza viene solitamente misurata con la Scala MRC con valori da 0 (assenza di movimento) a 5 (movimento possibile anche contro resistenza).
Per confermare il sospetto di ipostenia possono essere effettuati anche altri test come l’elettromiografia (EMG), l’esame dei potenziali evocati, esami del sangue per emocromo ed elettroliti, profilo tiroideo, enzimi muscolari e ricerca di autoanticorpi.
In base ai risultati il medico può indirizzare a consulenze specialistiche (neurologiche, reumatologiche, endocrinologiche, ecc.) e richiedere esami più specifici con l’obiettivo costante di distinguere una vera debolezza muscolare da una sensazione di stanchezza non correlata a perdita di forza.
Possibili cause dell'ipostenia
Le cause dell’ipostenia sono molto varie e possono riguardare sistemi diversi.
Di seguito alcune principali:
- Patologie neurologiche centrali: lesioni del cervello o del midollo spinale che danneggiano i motoneuroni superiori. In questi casi si osserva tipicamente ipostenia associata a spasticità o alterazioni dei riflessi.
- Patologie neurologiche periferiche: malattie dei nervi o delle radici nervose che danneggiano i motoneuroni inferiori. Queste cause producono debolezza più evidente a carico di mani e piedi con riflessi ridotti.
- Disturbi della giunzione neuromuscolare: in queste condizioni il segnale nervoso non raggiunge correttamente il muscolo. Esempi tipici sono la miastenia gravis o l’intossicazione da tossina botulinica. La miastenia ad esempio causa ipostenia fluttuante che peggiora con l’attività.
- Malattie del muscolo: i disturbi muscolari intrinseci riducono direttamente la forza. Tra queste ci sono le distrofie muscolari o le miopatie infiammatorie. In questi casi l’ipostenia può essere simmetrica e più marcata nelle spalle e nel bacino.
- Cause metaboliche ed endocrinologiche: squilibri ormonali o metabolici possono causare debolezza generalizzata. L’ipotiroidismo eccessivo, l’iperparatiroidismo o la malattia di Addison riducono il metabolismo muscolare, mentre carenze di minerali come sodio o potassio alterano la funzionalità muscolare. Anche il diabete avanzato con neuropatia può provocare debolezza.
- Farmaci e tossine: alcuni farmaci possono indebolire i muscoli come effetto collaterale. Tra questi figurano alcuni antidepressivi, statine, cortisonici a dosaggi elevati o sedativi che provocano rilassamento eccessivo.
- Altre condizioni: l’anemia grave può dare una sensazione di debolezza generalizzata; le malattie autoimmuni sistemiche o infettive possono coinvolgere i muscoli. Nell’invecchiamento, la sarcopenia favorisce l’ipostenia soprattutto se combinata a inattività.
In sintesi, l’ipostenia è un sintomo comune a molte malattie.
La valutazione clinica puntuale e gli esami specifici permettono di identificare la causa sottostante.
Come si cura l'ipostenia?
L’approccio terapeutico all’ipostenia dipende principalmente dalla causa identificata.
Non esiste una terapia “unica” per l’ipostenia in quanto tale, bensì si interviene sul disturbo di base, ad esempio:
- Se la debolezza è dovuta a una miastenia gravis, si usano farmaci in grado di potenziare la trasmissione neuromuscolare (inibitori dell’acetilcolinesterasi) e trattamenti immunosoppressori.
- Se è causata da squilibri ormonali, si correggono con terapia sostitutiva (es. ormone tiroideo nell’ipotiroidismo, corticosteroidi nel morbo di Addison).
- Se la causa è una malattia neuromuscolare infiammatoria, si utilizzano farmaci immunosoppressori o immunoterapie. Nel caso di neuropatie, possono essere indicate immunoglobuline endovena o plasmaferesi.
- In caso di anemia o carenze nutrizionali, la correzione tramite integratori o dieta mirata è essenziale. Se ci sono farmaci in gioco, va valutata la sospensione o la sostituzione del farmaco responsabile.
Accanto al trattamento specifico, fisioterapia e riabilitazione motoria con focus sull’ipertrofia muscolare giocano un ruolo fondamentale.
Al fine di un adeguato recupero, la riabilitazione e un eventuale supporto professionale all’alimentazione/integrazione riducono l’entità dei sintomi con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita.
Fonti:
- Newman, G. (2023, August 4). Come valutare la forza muscolare. Manuali MSD Edizione Professionisti. https://www.msdmanuals.com/it/professionale/malattie-neurologiche/esame-neurologico/come-valutare-la-forza-muscolare
- Weakness: MedlinePlus Medical Encyclopedia. (n.d.).