Afte in bocca: cosa mangiare e cosa evitare

Sapere cosa mangiare con le afte in bocca e quali alimenti evitare aiuta a ridurre il fastidio e non rallentare la guarigione.

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cosa mangiare con afte in bocca

Sapere cosa mangiare con le afte in bocca permette di limitare l’irritazione della mucosa, potenzialmente accelerando la guarigione, e affrontare i pasti con meno disagio. Le afte in bocca, infatti, possono andare a complicare i gesti quotidiani, come mangiare o parlare.

Cosa mangiare quando si hanno le afte in bocca?

Quando sono presenti afte in bocca, conviene scegliere cibi morbidi e poco “irritanti”, in modo da ridurre lo sfregamento sulla mucosa e il bruciore durante la masticazione. 
L’obiettivo, quando si cerca cosa mangiare con le afte in bocca, anche qualora siano i bambini ad essere interessati, è mantenere una dieta equilibrata riducendo dolore e fastidio.

Nelle fasi acute sono spesso più tollerati piatti soffici e facili da deglutire, anche in forma di crema o purea. In parallelo, ha senso curare l’apporto di ferro e vitamine, in particolare vitamine del gruppo B, vitamina E, folati (acido folico) e vitamina D. Questo perché in alcune persone le carenze possono essere associate alla comparsa più frequente di afte. 

Alcuni alimenti che possono essere adatti in caso di afte in bocca, sulle labbra o sulla lingua, comprendono:

  • Yogurt e latticini;
  • Budini;
  • Gelati;
  • Patate e verdure ben cotte, anche sotto forma di purea o vellutata;
  • Pasta e riso ben cotti, e condimenti “delicati”;
  • Frutta non acida, anche frullata o cotta, purché non bollente;
  • Legumi e cereali integrali, in preparazioni morbide;
  • Carne e pesce, in particolare tagli teneri e facili da masticare, senza condimenti irritanti;
  • Uova.

Quali sono le cause delle afte in bocca?

Le afte in bocca compaiono per motivi diversi e non sempre riconducibili a una singola causa certa

Tra le cause più comuni, comunque, rientrano:

  • Piccoli traumi locali, come il morso accidentale della guancia o della lingua,o causati dall’uso di apparecchi ortodontici, protesi non ben adattate, otturazioni irregolari o denti con margini taglienti;
  • Ustioni o tagli provocati da cibi molto duri o bevande troppo calde;
  • Fattori psicologici come stress, stanchezza e stati di ansia;
  • Cambiamenti ormonali, ad esempio in gravidanza;
  • Carenze nutrizionali. In particolare deficit prolungati di ferro, zinco, acido folico, vitamine del gruppo B e vitamina D sono associati a una maggiore frequenza di afte. 

In presenza di afte multiple, invece, la causa può essere legata a condizioni specifiche, come:

  • Malattie infiammatorie intestinali;
  • Celiachia;
  • Sistema immunitario indebolito.

cosa mangiare con afte in bocca

Afte in bocca e alimentazione: che legame esiste?

Tra afte in bocca e alimentazione esiste un legame sia nella fase di comparsa sia in quella di persistenza delle lesioni. 
Un’alimentazione “squilibrata” può infatti rendere la mucosa orale più vulnerabile, aumentando la probabilità di sviluppare afte o di prolungarne la durata.

In particolare, diete sbilanciate, ricche di zuccheri, possono alterare il pH della bocca, cioè il suo grado di acidità, creando un ambiente più irritante per i tessuti. Anche il consumo frequente di cioccolato, cibi molto speziati o piccanti viene spesso indicato come un fattore che può peggiorare le afte già presenti, aumentando bruciore e dolore a contatto con la lesione.

Anche le già citate carenze nutrizionali sono un punto di contatto importante tra alimentazione e afte. Un apporto insufficiente di ferro, acido folico e vitamine del gruppo B, in particolare vitamina B6 e B12, è, infatti, associato a una maggiore predisposizione alla formazione di ulcere. Questi micronutrienti sono infatti coinvolti (anche) nei processi di rinnovamento cellulare e nella riparazione dei tessuti danneggiati, compresi quelli della mucosa orale.

Quali sono i cibi da evitare se si hanno afte in bocca?

Quando sono presenti afte in bocca è importante sapere cosa mangiare anche perché alcuni alimenti aumentano dolore e irritazione entrando in contatto diretto con la mucosa lesionata. 
I cibi da evitare sono, in linea di massima, quelli che accentuano il bruciore, alterano il pH orale o provocano sfregamento “meccanico” sulla lesione.

Rientrano tra i principali alimenti sconsigliati in caso di afte in bocca o sulla lingua:

  • Alimenti molto acidi, come agrumi, kiwi, fragole e pomodori, compresi i derivati come succhi di frutta e salse a base di pomodoro;
  • Bevande gassate e alcoliche, che irritano ulteriormente la mucosa e aumentano la secchezza della bocca;
  • Cibi piccanti, ricchi di peperoncinospezie o molto salati, che possono provocare dolore immediato a contatto con l’afta e rendere più difficile mangiare. Un discorso simile vale per il caffè e per le bevande molto calde, che possono accentuare la sensibilità locale.

Dal punto di vista della consistenza, è preferibile evitare cibi duri e croccanti.

Cibi che aiutano per le afte in bocca

In presenza di afte in bocca o sulla lingua, così come quando ci si chiede cosa mangiare con la stomatite, risultano più adatti gli alimenti morbidi, non acidi e facili da masticare, che riducono il contatto con la mucosa e permettono di mantenere un’alimentazione adeguata. 

Tra gli alimenti generalmente meglio tollerati rientrano:

  • Yogurt e latticini;
  • Budini;
  • Creme;
  • Purea;
  • Verdure cotte e morbide;
  • Vellutate;
  • Minestre, purché tiepide;
  • Frutta non acida;
  • Gelati;
  • Legumi; 
  • Bevande e tisane “lenitive”, come la camomilla.

Afte in bocca: rimedi e consigli

rimedi e i consigli per alleviare il fastidio e favorire la guarigione delle afte in bocca comprendono:

  • Effettuare una corretta igiene orale, utilizzando uno spazzolino a setole morbide e lavandosi denti e lingua con delicatezza;
  • Bere bevande fresche, eventualmente con l’utilizzo di una cannuccia, per limitare il contatto diretto con l’afta;
  • Effettuare sciacqui di acqua e sale, per “disinfettare” la mucosa orale;
  • Utilizzare dei farmaci da banco appositi, oppure collutori o spray specifici;

In caso di afte particolarmente dolorose o persistenti, è necessario rivolgersi al proprio medico o dentista, soprattutto se il problema persiste per più settimane. 

Fonti:

  • Ison, J., & Windon, M. J. (2025). Mouth Ulcers. JAMA Otolaryngology–Head & Neck Surgery. https://doi.org/10.1001/jamaoto.2025.3753
  • Yogarajah, S., & Setterfield, J. (2021). Mouth ulcers and diseases of the oral cavity. Medicine, 49(7), 407–413. https://doi.org/10.1016/j.mpmed.2021.04.003
  • Scully, C., & Shotts, R. (2001). Mouth ulcers and other causes of orofacial soreness and pain. Western Journal of Medicine, 174(6), 421. https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC1071433/