Cardiopalmo: cos'è, sintomi e rimedi

Il cardiopalmo è una sensazione improvvisa e spesso sgradevole di variazione del battito cardiaco, percepito come accelerato, irregolare o particolarmente forte. Sebbene nella maggior parte dei casi sia innocuo, può generare ansia e richiedere attenzione se associato ad altri sintomi.

Cardiopalmo

Il cardiopalmo è una sensazione improvvisa e spesso sgradevole di variazione del battito cardiaco, percepito come accelerato, irregolare o particolarmente forte. Sebbene nella maggior parte dei casi sia innocuo, può generare ansia e richiedere attenzione se associato ad altri sintomi.

Cos'è il cardiopalmo

Il cardiopalmo, spesso chiamato anche palpitazione cardiaca, è la sensazione di avvertire il proprio battito cardiaco in modo anomalo. Si percepisce il cuore che batte troppo velocemente (o a volte più lentamente del normale), con un ritmo irregolare o particolarmente forte.

Questa sensazione può essere percepita al petto, in gola, al collo o, talvolta, alla bocca dello stomaco.

Spesso è legato a situazioni temporanee e tende a risolversi da sé; ma conoscere i suoi segnali e le possibili cause aiuta a gestirlo al meglio.

Alcune condizioni richiedono un’alimentazione mirata per stare meglio.

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Sintomi del cardiopalmo

Nel nostro corpo il cuore fa parte dell’apparato cardiocircolatorio, che distribuisce sangue, ossigeno e nutrienti in tutto l’organismo. Quando il ritmo cardiaco si altera improvvisamente, nasce la sensazione di cardiopalmo.

Chi prova un cardiopalmo può percepire il cuore che:

  • Batte improvvisamente troppo veloce o troppo lento rispetto al normale ritmo;
  • salta un battito, con un breve vuoto seguito da un battito più forte;
  • batte con ritmo irregolare, come un lieve sfarfallio o tremolio;
  • pulsa molto forte o prepotentemente nel torace.

Queste sensazioni si possono avvertire sia durante uno sforzo fisico intenso sia in situazioni di riposo. Questa esperienza può generare ansia o preoccupazione. Se il cardiopalmo dura a lungo o si ripete spesso, è opportuno parlarne con il medico.

Quando rivolgersi al medico?

In genere il cardiopalmo si risolve da solo in pochi secondi. È comunque consigliabile consultare il medico se:

  • gli episodi diventano frequenti o durano più a lungo del solito;
  • è accompagnato da dolore al petto persistente;
  • si avvertono svenimento, forte vertigine o debolezza;
  • compare fiato corto (affanno) o sensazione di soffocamento.

Annotare data, orario e durata degli episodi può essere utile per discuterne con il medico.

Se al cardiopalmo si aggiungono sintomi come quelli elencati sopra, è meglio procedere ad un controllo per verificare la corretta funzionalità cardiaca.

Cardiopalmo: quando preoccuparsi

Cause del cardiopalmo

Il cardiopalmo può essere scatenato da diversi fattori, tra le cause più comuni:

  • Stress ed emozioni forti: situazioni di ansia, paura o stress intenso possono attivare il rilascio di adrenalina e accelerare il battito cardiaco (fenomeno spesso definito cardiopalmo da stress).
  • Attività fisica o sforzo improvviso: esercizi intensi o movimenti improvvisi possono aumentare temporaneamente la frequenza cardiaca.
  • Sostanze stimolanti: un eccesso di caffeina, nicotina, l’assunzione di alcuni farmaci o altre sostanze stimolanti può indurre palpitazioni.
  • Squilibri ormonali o metabolici: ipertiroidismo o cambiamenti ormonali possono alterare il battito cardiaco.
  • Disturbi del ritmo cardiaco: alcune aritmie come la tachicardia (battito oltre 100 al minuto a riposo) o le extrasistoli (battiti anticipati) possono far percepire battiti irregolari o mancanti.
  • Fattori gastrointestinali: problemi allo stomaco (ad esempio un pasto molto abbondante o gonfiore di gas) possono esercitare una pressione sul diaframma. Questo disturbo, chiamato cardiopalmo allo stomaco, può indurre la sensazione di palpitazione anche in assenza di una causa cardiaca diretta.
  • Altre condizioni mediche: febbre alta, disidratazione, anemia o carenze di sali minerali possono influenzare il ritmo cardiaco.

È importante ricordare che solo in rari casi il cardiopalmo può indicare malattie cardiovascolari o patologie cardiache più gravi.

In caso però i sintomi compaiano in maniera ricorrente è consigliabile rivolgersi al proprio medico.

Diagnosi del cardiopalmo

Durante la visita il medico inizia con un esame obiettivo ascoltando il cuore con lo stetoscopio e controllando eventuali segni di altri disturbi. Verrà chiesto di descrivere i sintomi, la loro durata e le situazioni in cui si sono presentati.

Di solito si esegue anche un elettrocardiogramma (ECG) a riposo per verificare il ritmo cardiaco nel momento della visita.

Il medico attraverso l’anamnesi e test diagnostici, valuta se il cardiopalmo dipende da cause esterne (emotive, alimentari, ecc.) o da un vero problema cardiaco. In base ai risultati, potrà suggerire eventuali cure o ulteriori controlli specialistici, ad esempio:

  • Holter cardiaco: monitoraggio prolungato del battito attraverso un dispositivo portatile collegato al torace che registra l’attività elettrica del cuore per 24-48 ore o più, utile per catturare eventuali aritmie non rilevate da un singolo ECG.
  • Ecocardiogramma: ecografia del cuore che controlla la struttura e la funzione di pompaggio, per escludere problemi meccanici o lesioni del muscolo cardiaco.

Cardiopalmo: sintomi e rimedi

Cure e rimedi per il cardiopalmo

Nella maggioranza dei casi il cardiopalmo non richiede terapie mirate: basta eliminare gli stimoli scatenanti e seguire uno stile di vita sano.

Alcuni consigli utili per controllare i sintomi includono:

  • praticare tecniche di rilassamento per ridurre l’ansia e calmare il battito. Ad esempio praticando respirazione profonda, meditazione o yoga;
  • limitare bevande contenenti caffeina come caffè, tè, e bevande energetiche, ed evitando l’assunzione di nicotina o altre sostanze eccitanti che possono far accelerare il cuore;
  • fare pasti equilibrati e non eccessivamente abbondanti, evitando cibi molto grassi o che gonfiano lo stomaco con il rischio di generare una pressione sul diaframma;
  • bere acqua a sufficienza e assicurarsi un buon apporto di potassio e magnesio (attraverso il consumo di frutta e verdura) per mantenere il cuore in salute;
  • praticare esercizio aerobico moderato: camminare, nuotare, pedalare con regolarità e aumentando gradualmente l’intensità degli sforzi;
  • fare attenzione a farmaci o integratori nuovi che potrebbero avere tra gli effetti collaterali la tachicardia.

Se il cardiopalmo dipende invece da una vera aritmia o da un’altra patologia sottostante, sarà il medico ad indicare il trattamento più adatto al paziente.

Alcune aritmie possono richiedere ad esempio farmaci specifici o procedure cardiologiche. In ogni caso, mantenere abitudini salutari come una dieta equilibrata, un’attività fisica regolare ed allenare la gestione dello stress possono risultare utili anche durante l’eventuale terapia medica.

Il cardiopalmo occasionale non è, di norma, pericoloso se si manifesta isolatamente e per un lasso di tempo molto breve.

Spesso risulta essere collegato a fattori transitori come lo stress o un pasto abbondante. Tuttavia, osservare quando succede e segnalarlo al medico in caso di episodi più gravi, aiuta ad escludere tempestivamente eventuali situazioni a rischio.

La sensazione di cardiopalmo è un segnale del nostro corpo da ascoltare attentamente, ma senza allarmarsi: nella maggior parte dei casi le palpitazioni sono innocue e  si risolvono nel giro di poco tempo, tuttavia, possono indicare che si sta vivendo una situazione dove lo stress è troppo o dove non si sta seguendo uno stile di vita equilibrato.

 

Fonti: