Come affrontare le feste natalizie? I consigli degli esperti

In molti di chiedono come gestire l'alimentazione durante le feste natalizie, quando le occasioni di convivialità aumentano e con loro anche le possibili preoccupazioni riguardo al cibo.

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Come affrontare le feste natalizie?

Gestire l'alimentazione durante le feste natalizie: le difficoltà nascoste

Il periodo delle feste natalizie è un momento di gioia per molti, ma è spesso accompagnato anche da stress e ansia, in particolare per chi ha un rapporto complesso con il cibo o sta affrontando un percorso nutrizionale.

La maggiore frequenza delle occasioni conviviali e delle cene in compagnia può infatti portare alla sensazione di perdere il controllo su ciò che si mangia e quindi la paura di perdere il controllo sul cibo o di annullare gli sforzi fatti nei mesi precedenti. 

Vediamo quindi, grazie all'aiuto di alcuni professionisti, come affrontare questo periodo.

Cene di Natale

Come affrontare le feste natalizie? Le opinioni degli esperti

Nei prossimi paragrafi abbiamo raccolto le opinioni di alcuni professionisti del settore che hanno dato risposte chiare alle domande più frequenti e consigli pratici e utili per affrontare i momenti di convivialità con più serenità riguardo al cibo. 

L'opinione della Dott.ssa Raffaella Fabozzi

Nel periodo natalizio molti pazienti mi confidano di vivere le feste con un misto di gioia e ansia. C’è chi teme di “rovinare tutto”, chi vive la tavola come una prova di autocontrollo e chi, semplicemente, ha paura del giudizio degli altri. Spesso mi raccontano che basta concedersi una fetta di dolce o un piatto tipico per sentirsi dire: “Ma non eri a dieta?”.

Queste frasi, dette con leggerezza, possono pesare tantissimo su chi sta lavorando su un rapporto complesso con il cibo.

Io ricordo sempre ai miei pazienti che la dieta non è rinuncia, ma equilibrio, flessibilità e personalizzazione. Le feste non sono un nemico: sono una parte della vita reale, fatta di emozioni, tradizioni e convivialità. Un percorso nutrizionale deve saperci convivere, non evitarle.

Le preoccupazioni più comuni riguardano proprio la paura di perdere il controllo o di “deludere” qualcuno, il nutrizionista, la famiglia, o loro stessi. Per questo insisto molto sull’ascolto: scegliere cosa mangiare con calma, chiedersi cosa si desidera davvero, e darsi il permesso di godersi ciò che fa parte della propria storia familiare.

Il messaggio che cerco sempre di trasmettere è semplice: non è una fetta di panettone a compromettere un percorso, ma il modo in cui ci si sente e ci si tratta. Le feste passano, il percorso resta. E tornare alla routine con serenità è già un enorme atto di cura verso sé stessi.

Dott.ssa Raffaella Fabozzi
Instagram @carpediet_nutrizionistafabozzi
Biologa Nutrizionista – Ideatrice del metodo Carpe dieT

L'opinione della Dott.ssa Elena Massa

Consigli pratici per affrontare pranzi e cene in serenità 

Le feste natalizie sono un momento di convivialità, tradizioni e ricordi. Per molti, però, rappresentano anche una fonte di stress: tavole imbandite,  numerose portate, commenti indesiderati sul cibo o sul peso e sensi di colpa  dopo i pasti. 

È possibile, con un approccio più consapevole, riuscire a vivere i pranzi e le cene di Natale in equilibrio, senza rinunce estreme e ansia. 

Alcuni consigli pratici:  

  1. Non saltare i pasti: non conviene arrivare affamati al pranzo di Natale perché così facendo è facile perdere il controllo sulle quantità. Va bene una colazione o  un pranzo leggero ma completo.
  2. Piccoli assaggi di tutto: la strategia vincente è assaggiare, gustare e fermarsi quando si raggiunge la soddisfazione.
  3. Ascoltare i segnali del corpo. Durante un pasto festivo, di tanto in tanto, è bene fermarsi e provare a riportare l’attenzione sulle sensazioni corporee e chiedersi se si sta continuando a mangiare perché si ha fame veramente.  Questo dovrebbe aiutare a evitare eccessi non desiderati.
  4. Muoversi: ogni giorno si potrebbe fare una camminata dopo i pasti, giocare con i bambini e uscire all’aria aperta.
  5. Infine nessun senso di colpa: il Natale è un’occasione, non una routine dunque un pasto più ricco non comprometterà sicuramente né la salute né il percorso nutrizionale. La salute si costruisce nella quotidianità, non in un paio  di giorni all’anno. 

Dr.ssa Elena Massa
Biologa Nutrizionista

L'opinione del Dott. Antonio De Giglio

Alle porte di Dicembre molti pazienti temono di dover scegliere tra rigidità assoluta e “lasciarsi andare”.
Il rischio è di entrare nel tipico ciclo abbuffata – senso di colpa – compensazione.

Un nutrizionista può aiutare a costruire una terza via, fondata su flessibilità e consapevolezza.

Va spostato il focus: non il controllo delle calorie, ma il valore relazionale del pasto condiviso. Quando l’evento è importante, bisogna dare valore all’evento.

Nella pratica, si lavora su tre pilastri:

  • Pianificare: decidere in anticipo in quali occasioni concedersi più libertà
  • Strutturare: non saltare i pasti precedenti e mantenere una base di alimenti leggeri e ricchi in nutrienti
  • Rallentare: mangiare con calma, ascoltando fame e sazietà. C’è sempre un punto in cui si continua a mangiare nonostante si è già soddisfatti. Solo perché “tanto ormai il danno è fatto”. Ma non è così. Per il corpo non cambia, la fisiologia umana non cambia. Un bis in più, un dolce in più rimane tale. E nel momento in cui mangiare è un automatismo e non si sta più davvero apprezzando il cibo bisogna essere bravi a saperlo riconoscere!

È utile anche riconoscere insieme le regole rigide interiorizzate sul cibo e proporre una narrativa diversa: non esistono alimenti “buoni” o “cattivi”, ci sono contesti giusti, occasioni ideali e a contare sono sempre le quantità!

Il bravo nutrizionista non deve imporre dei divieti o bacchettare durante questo periodo di festa.

Deve aiutare a bilanciare un “Natale senza perfezionismo” insieme al percorso nutrizionale di cura e benessere sostenibile negli anni!

Dott. Antonio De Giglio - Dietista

L'opinione della Dott.ssa Sara Gentile

Non ingrassare a Natale sembra una missione impossibile e tra pranzi, buffet e cenoni, il rischio di fare il pieno di calorie è sempre dietro l’angolo.

Badate bene però, se si considerano solamente gli stravizi dei pasti delle feste tradizionali, ovvero il 24, il 25, il 31 e il 6 gennaio (ogni famiglia secondo le proprie tradizioni), l'organismo è in grado di autoregolarsi e di mantenere il peso di partenza. Il discorso cambia invece quando le esagerazioni durano da Natale alla Befana: in questo caso la bilancia potrà segnare anche qualche chilo in più alla fine delle festività.

I buoni propositi sono tanti ma come fare perché le buone intenzioni della Vigilia diventino realtà? Ecco allora 3 consigli per godersi le feste natalizie, con consapevolezza e buon senso. 

1. non farti prendere dall'ansia: c'è cibo per tutti e in quantità

Il buon senso ci dice che possiamo consumare tutte le portate che ci vanno, ma di consumarle senza fretta, facendo delle piccole pause per ascoltarci e capire se siamo sazi o meno.

2. la porzione: non è detto che sia giusta

Non è tassativo consumare la portata completa se non vi va: siamo talmente poco abituati ad ascoltarci che non riusciamo a darci noi lo stop da soli. Dobbiamo necessariamente vedere il piatto vuoto per fermarci.

Non è così: rallentiamo un attimo e cerchiamo di capire qual è l’ultimo boccone, indipendentemente da quanto è stato riempito il piatto.

3. la scelta

Come per i soldi, quando si tratta di molte portate (e noi non abbiamo uno stomaco infinito), dobbiamo agire come se stessimo investendo i nostri risparmi: cosa ne vale la pena?

Il criterio per capire su cosa dobbiamo investire non c’entra nulla con le calorie: c’entra con l’appagamento, c’entra con ciò che è già stato consumato e cosa no, c’entra con i propri gusti personali.

Ecco, non c’è una risposta più corretta di un’altra, non c’è da scegliere un alimento “più light” dell’altro “ perché almeno contengo i danni”: questo non fa altro che lasciarvi inappagati a spiluccare qualsiasi cosa vi passi davanti.

Bisogna invece scegliere con buon senso per non riempirci di cibo che ci lascia un po’ così, non troppo soddisfatti ma sicuramente troppo pieni.

Cerchiamo di prediligere ciò che più ci piace e ci soddisfa.

Insomma, diamo al cibo la giusta importanza e il giusto tempo, senza esasperarlo.

Dottoressa dietista nutrizionista
Sara Gentile 

L'opinione della dott.ssa Alice Viani

Il periodo natalizio porta con sé convivialità e tradizioni culinarie che molti vivono con gioia, ma che per chi ha un rapporto complesso con il cibo possono diventare fonte di preoccupazione. Le paure più frequenti riguardano il “perdere il controllo”, l’ansia per i commenti dei familiari, il timore di “vanificare” i progressi ottenuti o di non riuscire a gestire la varietà e l’abbondanza dei pasti festivi.

Come professionisti, è importante ricordare ai pazienti che non si ingrassa in un giorno e che le feste non rappresentano una maratona alimentare ininterrotta. Lavorare sulla flessibilità può essere un alleato prezioso: riconoscere che alcuni pasti saranno più ricchi, e che va bene così, permette di vivere la tavola con maggiore serenità.

Consigli pratici? Porzioni piccole per poter assaggiare tutto senza sensi di colpa, mantenere i pasti regolari per evitare il “digiuno compensatorio”, masticare lentamente per favorire la consapevolezza, idratarsi e trovare momenti di movimento piacevole, come una passeggiata. Tra un’occasione e l’altra, tornare a un’alimentazione bilanciata aiuta a ristabilire il ritmo.

L’obiettivo non è la perfezione, ma trovare un equilibrio che permetta di godersi la convivialità, rispettando allo stesso tempo il proprio corpo e il percorso intrapreso. Perché la salute non è rinuncia: è vivere la socialità con serenità, ascolto e gentilezza verso se stessi.

Dott.ssa Alice Viani
Dietista

L'opinione della Dott.ssa Rita Teglia

Come dietista, noto spesso che in vista del Natale molti pazienti temono l’abbondanza di cibo, la perdita di controllo, il giudizio degli altri e il timore di “vanificare i progressi” fatti durante l’anno. Preoccupa anche la presenza di alimenti “proibiti” e la difficoltà nel gestire pranzi consecutivi.

Un professionista può aiutare ricordando che la flessibilità non compromette il percorso, anzi: fa parte di un rapporto sano con il cibo. È importante lavorare sull’ascolto dei segnali di fame e sazietà, e sull’idea che un singolo pasto non definisce l’intero stile di vita.

Consiglio ai pazienti di arrivare agli appuntamenti a tavola senza saltare pasti, così da non sedersi affamati. Durante il pranzo, scegliere ciò che piace davvero, mangiare con calma e fare una pausa a metà piatto aiuta a percepire meglio la sazietà.

Utile anche concedersi momenti di movimento piacevole, non come compensazione, ma per benessere. Ricordiamo poi il valore della convivialità: parlare, ridere, condividere tempo con gli altri ha un impatto positivo tanto quanto la qualità del cibo.

Infine, invito sempre a vedere le feste come un periodo da vivere, non da temere: con consapevolezza e gentilezza verso sé stessi, anche i pranzi natalizi diventano un’occasione di equilibrio.

Dottoressa Rita Teglia
Dietista Nutrizionista

L'opinione della Dott.ssa Ilaria Basile

In vista del Natale, le preoccupazioni principali dei pazienti riguardano la paura di vanificare i risultati raggiunti con pochi pasti liberi ("effetto tutto o niente"), l'ansia del giudizio sociale e la difficoltà nel gestire la sazietà davanti all'abbondanza

Il compito del nutrizionista è trasformarsi in un "allenatore della flessibilità", spostando il focus dal calcolo calorico al valore relazionale del cibo. È fondamentale spiegare che la salute è bio-psico-sociale: privarsi della convivialità genera uno stress spesso più dannoso dell'eccesso calorico stesso. 

L'approccio vincente si basa sul ricontestualizzare il tempo (pochi pasti non cancellano un anno di lavoro) e sul fornire strategie pratiche di "navigazione consapevole": niente digiuni preventivi, che favoriscono le abbuffate, e sì a una selezione delle pietanze preferite, gustate con lentezza. Infine, bisogna bandire il concetto di punizione o "detox" post-feste: la vera salute sta nel tornare alla routine con serenità, vivendo il Natale come un nutrimento per l'anima, non come un nemico della linea.

Dr.ssa Ilaria Basile
Biologa Nutrizionista - Esperta in Patologie Autoimmuni 

Dieta dopo Natale

Affrontare le feste natalizie: il supporto del nutrizionista

La figura del nutrizionista può essere fondamentale per aiutarci a trovare la serenità anche nei periodi in cui sappiamo che ci saranno più occasioni al di fuori della routine. 

Avere un piano alimentare bilanciato ed equilibrato a cui tornare dopo le feste può darci la consapevolezza che non saranno quei pasti in più e diversi dal solito a "rovinare" i risultati raggiunti. 

Se vuoi provare il nostro percorso di nutrizione con incontri online, puoi compilare il questionario e prenotare il primo colloquio gratuito.