Come leggere il codice delle uova?

Impara a leggere il codice sul guscio delle uova: dal tipo di allevamento (biologico, all'aperto, a terra o in gabbia) alla provincia di origine. Questo articolo è una guida pratica alle categorie e alle taglie per una spesa consapevole.

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Come leggere il codice delle uova

Su tutte le uova che si comprano nei negozi e supermercati italiani si trova un codice che alterna numeri e lettere: vi siete mai chiesti che cosa significa e perché viene sempre applicato sul guscio dell’uovo? 

In Italia, dal 2004, è obbligatorio stampare sul guscio delle uova in commercio un codice per fornire informazioni utili ai consumatori: questi numeri e queste lettere, infatti, possono raccontarci moltissimo sull’origine delle uova, sulla provenienza e sulla tipologia di allevamento da cui proviene la gallina che le ha deposte.

Cerchiamo di capire come leggere il codice delle uova e qual è il significato di ciascun numero e ciascuna lettera riportata sul guscio. Quali sono i migliori da acquistare al supermercato?

Come si leggono i codici delle uova?

Le uova sono uno dei prodotti alimentari che non può mai mancare in casa: ottima fonte di proteine, si possono consumare per colazione o anche per pranzo eccetto per coloro che presentano forme di intolleranza. Alcuni ritengono che vadano conservate al fresco, mentre altre persone le tengono fuori dal frigorifero per non fargli prendere alcuno sbalzo di temperatura. D’altronde quando le acquistiamo nei supermercati, le uova sono tra gli scaffali piuttosto che nei frigoriferi.

Saper leggere i codici delle uova è fondamentale per comprendere l’origine, la provenienza e altre informazioni che possono tornare utili. Quel codice formato da numeri e lettere che si vede sul guscio, infatti, è una sorta di “carta di identità” dell’uovo e permette a chiunque di risalire a informazioni importanti.

Facciamo un esempio: consideriamo il codice 1 IT 088 RG 041. A primo impatto notiamo che si tratta di un uovo prodotto in Italia (come denota la sigla “IT”) e che la gallina che lo ha deposto è stata allevata a Ragusa (sigla “RG”). Possiamo inoltre notare che si tratta di una gallina allevata all’aperto (codice 1). Oltre al codice dovrebbe essere riportata anche la data di scadenza, che solitamente coincide con il 28esimo giorno dopo la deposizione dell’uovo stesso.

codici uova 0 1 2 3

Cosa significano i diversi numeri nel codice?

In linea generale, i codici delle uova sono composti inizialmente da un numero (da da 0 a 3) che indica il tipo di allevamento da cui proviene la gallina che ha deposto quell’uovo, ovvero se è stata allevata a terra, all’aperto oppure se l’allevamento è biologico. 

Subito dopo è riportata una sigla che indica la provenienza delle uova o la nazione di produzione: se vuoi acquistare uova italiane dovrai verificare la presenza della sigla “IT”

A seguire si trova un ulteriore codice composto da tre numeri che indicano il Comune dove è situato l’allevamento (non si tratta di un codice intuitivo come quello che indica la nazione, ma è un riferimento al codice Istat del Comune). Infine, si trova la sigla della provincia di provenienza dell’uovo.

L’ultimo numero che si trova in fondo fornisce al consumatore il codice preciso dell’allevamento: non si tratta di un’indicazione particolarmente utile, ma è fondamentale conoscerla in caso di problemi molto specifici.

I codici allevamento

Il primo codice che viene riportato sul guscio delle uova, come abbiamo visto, indica la tipologia di allevamento in cui si trova la gallina che ha deposto quell’uovo. Questa informazione può essere utile per scegliere il prodotto da acquistare, in quanto l’allevamento influisce sulla qualità dell’uovo deposto.

Il codice delle uova può iniziare con quattro numeri diversi (0, 1, 2 e 3), ognuno dei quali è associato a una diversa tipologia di allevamento. Vediamo un elenco dei codici allevamento e cosa rappresentano.

Uova con codice 0: allevamento biologico

Se il codice uova inizia con “0” significa che siamo di fronte a un allevamento biologico, ovvero con uno spazio all’aperto per le galline e con al massimo 6 animali per metro quadro (quando sono al coperto).

Nell’allevamento biologico, le galline devono disporre di un’ampia zona di pascolo e di stagni. Il mangime somministrato deve essere esclusivamente di origine biologica. In questo allevamento, inoltre, l’uso di additivi per favorire la crescita, amminoacidi sintetici, mangimi modificati geneticamente e farine di pesce è severamente vietato.

Uova con codice 1: allevamento all'aperto

Il numero “1” indica un allevamento con spazio all’aperto che deve essere protetto e controllato, nonostante la superficie a disposizione di ogni gallina sia pari a circa la metà rispetto a quello biologico.

Le galline di questi allevamenti hanno a disposizione un ricovero coperto e un’area di pascolo. Per ogni ettaro a cielo aperto possono essere tenuti un massimo di 2.500 polli: si ha cioè una superficie per singolo animale che tocca i 4 m². Non vi sono vincoli sulla tipologia di mangimi, pertanto queste galline possono essere alimentate con sostanze chimiche per favorire la deposizione delle uova, farine di pesce e altro.

Uova con codice 2: allevamento a terra

Il numero “2” indica che si tratta di un allevamento a terra, ovvero le galline vengono allevate in capannoni al chiuso dove possono muoversi con una stima sette galline per metro quadro, ma non in gabbie chiuse.  La deposizione delle uova avviene in nidi comuni e non ci sono vincoli sul tipo di mangime da somministrare.

Uova con codice 3: allevamento in gabbie

Il numero “3”, infine, indica un allevamento in gabbie dove le galline non vengono allevate a terra ma sono tenute in gabbie impilate l’una sull’altra.

Stando alla normativa attuale, un allevamento intensivo garantisce comunque le condizioni minime di benessere di un animale avicolo: le gabbie sono realizzate con fili di ferro, alte 40 cm e dispongono di una superficie di 750 cm². Le galline sono chiuse in gabbia, in grossi capanni dove viene usata luce artificiale per stimolare la deposizione delle uova.

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Categorie delle uova: A, B, C ed extra

Mentre il codice uova è riportato sul guscio dell’uovo stesso, la categoria viene invece riportata sulla confezione e indica la destinazione del prodotto. La Categoria A, per esempio, indica che l’uovo in questione è fresco e destinato alla vendita al pubblico piuttosto che alla vendita industriale. Si tratta, in realtà, di un’informazione poco utile al consumatore, in quanto tutte le uova che troviamo al supermercato rientrano in questa categoria

La Categoria B indica invece uova di seconda scelta o conservate, non cedibili direttamente al consumatore ma soltanto alle imprese industriali del settore alimentare per essere trasformate in ovoprodotti (come le tagliatelle all’uovo), mentre la categoria C indica uova declassate e destinate all’industria alimentare.

Più interessante è invece la scritta "Extra" a specificare che si tratta di uova molto fresche, ovvero che sono state deposte al massimo da 9 giorni (sulla confezione di queste uova si trova anche la data di deposizione). Non bisogna dimenticare che la scadenza delle uova è fissata per legge a 28 giorni di distanza dalla data di deposizione.

Misure delle uova: dalla S alla XL

Bisogna poi tenere in considerazione anche le misure delle uova che si acquistano al supermercato: come avviene per le taglie dei capi di abbigliamento, anche per le uova si possono distinguere misure dalla S alla XL in base al peso del prodotto.

La classificazione delle uova per peso è la seguente:

  • S (piccole), meno di 53 grammi;
  • M (medie), da 53 grammi a meno di 63 grammi;
  • L (grandi), da 63 grammi a meno di 73 grammi;
  • XL (molto grandi), da 73 grammi in sù. 

elenco codici allevamento uova

Quali uova scegliere?

Spesso le persone si fermano davanti agli scaffali del supermercato per chiedersi quali uova scegliere: non esiste una risposta univoca, ma sicuramente imparare a leggere i codici allevamento e le categorie può essere utile per effettuare la scelta in modo consapevole.

Secondo gli esperti, la scelta migliore è acquistare uova con codice 0 e categoria A, ovvero provenienti da allevamenti biologici dove le galline razzolano libere a terra, vengono alimentate con mangimi biologici, non soffrono di sovrappopolazione o di altri problemi simili. Purtroppo però, come dimostrano alcune inchieste, anche gli allevamenti biologici presentano lati positivi e negativi.

La cosa più importante è controllare sempre la data di scadenza, che il guscio integro e pulito e scegliere la dimensione (S, M, L) più adatta alla ricetta, privilegiando M o L per cotture più elaborate, ed evitando le uova provenienti da allevamenti in gabbia (codice 3).