L’iperfagia, anche chiamata polifagia, è un senso di fame estremo, apparentemente ingiustificato e che non si riesce a controllare o soddisfare. Di fatto, possiamo definirla il contrario dell’inappetenza.
Cos’è l’iperfagia
L’iperfagia, anche chiamata polifagia, è un senso di fame estremo, apparentemente ingiustificato e che non si riesce a controllare o soddisfare. Le cause possono essere diverse, ma la più comune è il diabete, soprattutto se non gestito in maniera adeguata o non diagnosticato. Il significato di polifagia deriva dal greco, e significa, letteralmente, “mangiare molto”.
Polifagia e altre tipologie
Come accennato, la polifagia è una sensazione di fame “fisica”, incontrollabile e insoddisfabile, e che spesso porta ad alimentarsi più di quanto sia necessario.
Altre tipologie, più specifiche, sono:
- Il binge-eating un disturbo del comportamento alimentare (DCA), spesso scollegato dal sentire o meno una sensazione di fame. Si tratta del bisogno di ingerire molto cibo in poco tempo, spesso collegato ad ulteriori disturbi come la bulimia;
- Sindrome da alimentazione notturna;
- Iperfagia edonica, ovvero il bisogno di mangiare unicamente per il piacere di farlo, senza la sensazione di fame (Berthoud et al., 2011).
Cause dell’iperfagia
Ora che sappiamo cos’è l’iperfagia, quali sono le cause che possono scatenarla? Come accennato, l’iperfagia può essere sintomo della presenza di diabete non trattato adeguatamente o non diagnosticato. Questo poiché senza insulina, l’organismo non riesce ad utilizzare il glucosio accumulato nel sangue per produrre energia. L’alzarsi della glicemia contribuisce a far sentire una sensazione di fame.
Ulteriori possibili cause sono:
- Infestazioni di parassiti, come la tenia;
- Condizioni legate a squilibri ormonali, ad esempio la sindrome premestruale, che talvolta può manifestarsi con polifagia temporanea oppure ipertiroidismo;
- Condizioni psicologiche, come la depressione, l’ansia o lo stress.
Si tratta, comunque, di un campanello d’allarme importante per condizioni potenzialmente serie.
Sintomi
Tra i sintomi dell’iperfagia vi è, ovviamente, un fortissimo senso di fame, estremo e che tende a non sparire neanche dopo aver mangiato a sufficienza. Si tende dunque a mangiare in maniera eccessiva, e talvolta a pensare ossessivamente al cibo. La sovralimentazione può causare aumento di peso.
Possibili complicazioni
Le varie complicazioni in cui si rischia di incorrere a causa dell’iperfagia sono diverse, e legate in primis al malessere psicologico o all’aumento di peso. Chi soffre di iperfagia, infatti, alimentandosi più del normale, e senza seguire una dieta adeguata, rischia di aumentare velocemente di peso, accumulando grasso addominale e ritrovandosi in condizioni di obesità o sovrappeso.
Altre complicazioni sono potenzialmente legate alle cause sottostanti l’iperfagia stessa: disturbi del comportamento alimentare o della sfera psicologica non trattati adeguatamente, diabete, malattie genetiche e così via. Per questo motivo, in caso di iperfagia è fondamentale parlare con il proprio medico, il quale andrà ad indagare su ciò che la sta causando.
Cura e trattamento per l’iperfagia
Per curare l’iperfagia è necessario trattarne le cause. Se l’origine del disturbo è legata a problematiche psicologiche, come disturbi del comportamento alimentare, depressione o ansia, è consigliabile intraprendere un percorso di terapia psicologica mirata.
In altri casi, quando l’iperfagia è correlata a condizioni mediche specifiche, come il diabete, sarà necessario ricorrere a terapie farmacologiche adeguate, come l’uso di insulina per gestire il controllo glicemico. Occorre, comunque, attenersi scrupolosamente alle indicazioni del proprio medico o di un professionista della nutrizione, ad esempio un biologo nutrizionista.
Fonti:
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Articolista e copywriter con oltre dieci anni di esperienza. Appassionata riguardo il settore della nutrizione.